Luglio-Settembre
2006
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Contro la confisca del veicolo un disegno di legge
propone...
26/09/06 - In Italia
la 'fantasia' dei politici non ha veramente limiti:
circa un anno fa il senatore Bobbio ha pensato di
combattere la microcriminalità, ed in particolare
gli scippi a bordo di motorini, proponendo un Decreto,
poi trasformato in Legge dall'unanimità di
Camera e Senato del precedente Governo. La soluzione
escogitata da Bobbio è semplice: basta obbligare
tutti gli utenti di due ruote a viaggiare in 'posizione
composta', con entrambe le mani sul manubrio, con
il casco e senza impennare, pena la confisca del
motoveicolo! Sì, perché Bobbio deve
aver pensato che gli scippatori utilizzano la propria
motocicletta fresca di concessionario e non 'magari'
un veicolo rubato la cui confisca li lascia del
tutto indifferenti! Risultato: da oltre un anno
le forze dell'ordine sono costrette, spesso a malincuore,
a togliere la proprietà del veicolo a chi
commette gravi reati come togliere le mani dal manubrio,
sporgere un ginocchio all'interno di una curva,
trainare un amico in panne etc. mentre gli scippatori
continuano a fare il loro lavoro pressoché
indisturbati!
Cambia il Governo e la nuova coalizione inizia a
modificare il lavoro svolto dagli 'avversari', fra
cui la micidiale legge 168 sulla confisca. Il senatore
Mazzarello presenta un disegno di legge in cui sottolinea
l'incostituzionalità della norma, l'iniquità
fra l'entità della sanzione e la violazione
commessa, la disparità di trattamento fra
motociclisti e altre categorie di cittadini, e prende
anche atto delle proteste di utenti ed associazioni.
La proposta prevede quindi l'abolizione della confisca
(con valore retroattivo) ad esclusione dei casi
relativi a reati penali. Viene però sostituita
dal fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni
per gli stessi 'reati'! Rimangono pertanto punibili
in modo oltremodo severo le seguenti infrazioni:
- trasportare passeggeri oltre quanto previsto dall'omologazione
del veicolo
- viaggiare seduti in posizione scorretta e senza
tenere entrambe le mani sul manubrio, (è
concessa una mano solo per manovre o segnalazioni),
norma che vale anche per il passeggero e relativi
sostegni.
- sollevare la ruota anteriore
- trainare o farsi trainare
- trasportare oggetti non fissati correttamente
o che sporgono dalla sagoma del veicolo o che limitano
la visibilità
In più chi viene colto ad infrangere le norme
citate per due volte nel corso di un biennio incorre
nel fermo del veicolo per 180 giorni!
Ma non si era detto che la legge andava cambiata
per la disparità fra violazione e sanzione?
E allora è possibile che se il passeggero
toglie le mani dalle maniglie, al conducente viene
sequestrato il veicolo per 3 mesi?!
Dovremo aspettare un terzo 'nuovo Governo' per risolvere
questa situazione fantozziana?
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Edizione commemorativa per i 20 anni di Honda Fusion 250
21/09/06 - Dal 15
settembre al 10 ottobre, sono aperte in Giappone
le prenotazioni per la versione commemorativa dei
(primi) vent'anni dell'Honda Fusion 250 SE, il primo
e uno fra i più originali scooter moderni
mai prodotti. Introdotto sul mercato nel lontano
1996 e via via leggermente affinato, ma mai stravolto
è da molti considerato un modello 'di culto'.
È di questi giorni l'annuncio che ne è
stata approntata una serie numerata di non più
di 999 esemplari, con finiture e grafiche particolari,
disponibile in tre colori: cyber gold, pearl cosmic
black e pearl sun beam white, al prezzo di 588.000
Yen, purtroppo solo per il mercato interno. Prodotto
in oltre 58.600 unità ed è tutt'ora
in vendita in Giappone e Stati Uniti (col nome di
Reflex). Conosciuto anche da noi con il nome di
Spazio o CN, non è più distribuito
dal 1999 perché non conforme alle recenti
normative antinquinamento, peccato!
Per saperne di più collegativi al sito giapponese:
www.honda.co.jp/Fusion
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L'Altra Via, il periodico della sicurezza stradale
19/09/06 - È
disponibile il numero 8, settembre 2006 del periodico
dedicato alla sicurezza stradale edito dalla Fondazione
Luigi Guccione.
Questo il sommario:
- Verso la Conferenza Sanitaria Nazionale sull'incidentalità
stradale
- L'anno zero sulle strade italiane
- Percorrendo il Sud Africa
- GIOSSTRA ad Orvieto: verso la costituzione di
un Gruppo Interparlamentare Operante per la Sicurezza
Stradale
- La sicurezzasulle strade del turismo itinerante
- La sicurezza stradale per i motociclisti
- Meeting delle due ruote sulle strade toscana
- L’asfalto e buche: cause d’incidente
- NO DRINK, gratis party
Questo l'editoriale:
Sicurezza stradale: serve
coraggio e innovazione
Una Legge Finanziaria da 30
milioni di euro. Tempi di rigore finanziari: nemmeno
nella finanziaria 2007 si prevedono fondi per la
sicurezza stradale? Dalle anticipazioni sembra proprio
che neanche questa volta si finanzieranno le politiche
di sicurezza stradale per porre argine alla strage
e al fiume di denaro pubblico che se ne va con i
morti, gli invalidi e i feriti che l’incidentalità
stradale si porta dietro. In tutti i Paesi avanzati
si sa che 1 euro investito in sicurezza stradale
ne fa risparmiare, alla casse pubbliche, dai 6 ai
10 (sono i Paesi più virtuosi che hanno affinato
le loro strategie).
Il presidente del Consiglio dei Ministri, Romano
Prodi, in campagna elettorale ci aveva inviato una
lettera nella quale condivideva molte delle proposte
che le organizzazioni economico-sociali avevano
avanzato alle diverse coalizioni politiche.
Ora occorre coraggio e innovazione e rompere il
circolo perverso innescato dal precedente Governo
che nelle ultime 3 Leggi di bilancio non ha mai
indicato nessun investimento per la sicurezza stradale.
Il Governo conosce tutte le proposte che in sintesi
riportiamo in altra parte del giornale. Occorre
aprire un capitolo SICUREZZA STRADALE nella Legge
Finanziaria e trovare le risorse necessarie seppur
minime. I morti e feriti continuano a crescere perché
manca un governo della sicurezza stradale: mancano
risorse, persone e strumenti per un’efficace
azione di contrasto. E’ un problema di strategia.
Ed appare risibile “l’uscita”
del Ministro dei Trasporti, Prof. Alessandro Bianchi,
sull’abbassamento dei limiti di velocità
a 120 km/h in autostrada. Non che la velocità
non sia importante come causa di incidentalità
(e non solo in autostrada). Ma è come vedere
la pagliuzza nell’occhio e non intravedere
la trave! è questa la priorità più
importante che viene individuata dal Governo?
Il presidente del Consiglio, lo dice il termine
stesso, presiede, coordina e supplisce in caso di
necessità, perché ne porta la responsabilità.
E’ lui che deve dare risposte efficaci alle
richieste che decine di organizzazioni e rappresentanze
sociali importanti del settore da tempo le rivolgono.
Dalla Finanziaria, signor Presidente Prodi, dovrebbe
almeno uscire il finanziamento di 100 milioni di
euro per istituire l’Agenzia Nazionale per
la sicurezza stradale e per costituire l’Istituto
di Ricerca per l’Innovazione e la Sicurezza
che esistono in molti Paesi dell’Europa a
25.
Sul versante del parlamento, invece, è matura
l’idea di costituire un Gruppo Interparlamentare
per promuovere proposte di legge per la sicurezza
stradale, per spingere il Governo sulla via di una
coraggiosa e innovativa politica di messa in sicurezza
delle infrastrutture, di maggiore controlli per
rendere efficaci le norme, per proporre una riforma
e semplificazione dello stesso Codice della strada.
GIOSSTRA (Gruppo Interparlamentare Operante per
la Sicurezza Stradale) - può partire ad Orvieto
il 29 settembre prossimo - come luogo d’incontro
tra le competenze tecniche e sociali dell’associazionismo
civile e quelle di deputati e senatori. Un laboratorio
socio-politico-culturale per far nascere e sviluppare
una nuova stagione per le politiche di sicurezza
stradale in Italia.
La sicurezza stradale deve divenire veramente motivo
di impegno comune per i Parlamentari dei diversi
schieramenti. Per far crescere una “nuova
visione” della sicurezza stradale nonchè
azioni coordinate e decise, sulla scia di quanto
già fatto, per esempio, in Francia e in Gran
Bretagna: in questa ottica il Parlamento italiano
può svolgere un ruolo fondamentale.
Il periodico è
scaricabile gratuitamente in formato PDF a partire
dal sito dell'Associazione:
www.flg.it
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Nuove proposte per il Piaggio Beverly 250-400
14/09/06 - Anche se
gode di un ottimo successo di vendite e il terzo
posto nella classifica di questi primi otto mesi
del 2006 è lì a testimoniarlo, il
design di Beverly 250 e 400 risale ormai al 2001.
I tempi sono quindi maturi per un restyling, visti
anche i competitor sempre numerosi che si affacciano
al mercato. E Piaggio sonda i gusti degli appassionati,
lo fa in modo timido e con dettagli piuttosto marginali,
quelli che vi mostriamo, ma sono un sicuro indizio
che la gamma sta per rinnovarsi. Se accadrà
già al prossimo salone di Milano non lo sappiamo,
ma se volete curiosare su ScooterLab Piaggio e magari
dare il vostro parere, questo è l'indirizzo:
http://scooterlab.piaggio.com
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Rapporto MAIDS sugli incidenti motociclistici in
Europa
12/09/06 - PERCHÉ
UNA RICERCA SULLA NATURA E LE CAUSE DEGLI INCIDENTI
DELLE DUE RUOTE?
In questo periodo di continuo aumento della congestione
stradale, i veicoli a due ruote svolgono un ruolo
fondamentale per la mobilità, non soltanto
in Italia, ma in tutta Europa. La dimensione relativamente
piccola e i costi di gestione contenuti, permettono
a ciclomotori, scooter e moto di inserirsi agilmente
nel fl usso del traffi co e in spazi ridotti rispetto
agli altri veicoli. Tuttavia i motociclisti, al
pari di ciclisti e pedoni sono tra i più
vulnerabili utenti della strada e gli incidenti
che li vedono coinvolti rappresentano un’importante
questione sociale. É perciò essenziale
che tutti i soggetti interessati – Istituzioni,
Industria, mondo dei media, società civile
– collaborino al fi ne di migliorare ulteriormente
la sicurezza di questo indispensabile mezzo di trasporto.
A tale proposito, l’Associazione Europea di
Costruttori di Motocicli (ACEM) con il supporto
della Commissione Europea ed altri partners ha condotto
un ampio ed approfondito studio sugli incidenti
che hanno coinvolto motocicli e ciclomotori nel
periodo 1999-2000 riferendosi a 5 aree campione
europee (Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna).
La metodologia elaborata dall’Organizzazione
per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OECD)
per l’indagine approfondita degli incidenti
motociclistici è stata utilizzata da tutti
e cinque i gruppi di ricerca al fi ne di garantire
coerenza e omogeneità fra i dati raccolti
in ciascuna area campione.
LA RICERCA MAIDS HA ANALIZZATO
921 CASI DI INCIDENTE E 923 CASI DI CONTROLLO
05 06 08 09 Sono stati esaminati in dettaglio un
totale di 921 casi e sono state codifi cate circa
2000 variabili per ciascun incidente. Le indagini
comprendono una completa ricostruzione dell’incidente
a partire dal luogo in cui esso si è verifi
cato: ispezione dei veicoli, interviste ai testimoni,
referti medici raccolti in conformità con
le varie leggi sulla privacy e con la collaborazione
e il consenso sia dei feriti che delle autorità
competenti. Da queste informazioni sono stati identifi
cati tutti i fattori che hanno contribuito all’esito
dell’incidente: “fattori umani“
(comportamentali), “ambientali” (infrastrutture)
e “meccanici” (del veicolo). Per l’identifi
cazione dei potenziali fattori di rischio associati
all’utilizzo del mezzo a Due Ruote è
stato necessario comparare i dati degli incidenti
con le caratteristiche della popolazione di utenti
e mezzi a Due Ruote circolante in ciascun’area
di campionamento, detta “popolazione a rischio”
o campione di controllo. La comparazione statistica
tra popolazione di incidenti e popolazione esposta
al rischio permette di stimare se e quanto un fattore
di rischio sia sovra o sotto-rappresentato nel database
di incidenti. Per esempio: se nel 20% degli incidenti
studiati la moto è di colore rosso, mentre
il dato di controllo indica che le moto di questo
colore sono il 50% di tutte quelle in circolazione,
allora si può concludere che le moto rosse
hanno una minore probabilità di essere coinvolte
in un incidente (sono sottorappresentate); se, al
contrario, le moto rosse coinvolte in incidenti
fossero sempre il 20%, mentre quelle complessivamente
in circolazione fossero il 10% del totale, allora
si potrebbe concludere che la probabilità
di incidente per queste moto sarebbe certamente
maggiore (sovra-rappresentazione).
I PRIMI RISULTATI
I dati degli incidenti dei veicoli a 2 ruote raccolti
in questa Ricerca hanno evidenziato che il veicolo
con il quale più frequentemente avviene la
collisione è l’automobile. Il secondo
caso più frequente risulta essere l’impatto
con la sede stradale: sia come conseguenza di una
caduta dal motociclo che nel tentativo di evitare
una collisione con altri veicoli. É emerso
inoltre che sebbene le aree campione siano caratterizzate
sia da zone urbane che rurali, la maggior parte
degli incidenti avviene in area urbana. Per tutte
le categorie dei veicoli a 2 ruote è risultato
che le velocità di crociera e d’impatto
erano piuttosto basse, solitamente al di sotto dei
50 km/h. Sono stati riscontrati davvero pochi casi
in cui l’alta velocità ha costituito
una delle cause primarie dell’ incidente.
La prima causa di incidente che si ricava dal presente
studio è da ascriversi all’errore umano.
Il più frequente errore è la mancata
percezione del veicolo a due ruote nel traffi co,
dovuta alla mancanza d’attenzione da parte
del guidatore del veicolo opposto, alla temporanea
ostruzione della visuale o alla scarsa visibilità
del veicolo a 2 ruote.
ANALISI STATISTICA E FATTORI
DI RISCHIO
Tutti i dati rilevati sono stati inseriti in una
banca dati, suddivisa per ciascuna area campione;
successivamente, tutti gli incidenti (921 casi)
sono stati messi a confronto con il campione di
controllo (923 casi). L’analisi statistica
comparativa ha evidenziato i fattori di rischio
degli incidenti. Per esempio è emerso che
gli scooter sono i veicoli a due ruote maggiormente
coinvolti in incidenti: ma poiché essi costituiscono
anche la tipologia di veicolo a due ruote più
numerosa in circolazione, va escluso che ad essi
possa essere associato un maggior rischio di essere
coinvolti in incidenti stradali rispetto agli altri
veicoli a Due Ruote. Dalla comparazione tra i dati
degli incidenti e i casi di controllo si dimostra
come l’uso di alcool aumenta il rischio di
incidente, sebbene la percentuale di incidenti in
cui tale uso è stato riscontrato risulti
minore rispetto ad altri studi.
IL PIÙ RECENTE, APPROFONDITO
ED ESTESO STUDIO EUROPEO
Le informazioni rilevate rappresentano il più
esteso ed approfondito studio attualmente disponibile
sul tema dell’incidentalità in Europa.
Questi dati costituiscono un punto di partenza essenziale
per lo sviluppo di ulteriori ricerche di pubblica
utilità sugli incidenti motociclistici.
I PARTNERS
• Commissione Europea
• Federazione delle Associazioni Europee di
Motociclisti
• Federazione Internazionale di Motociclismo
• Commissione Internazionale degli Esaminatori
LE PRINCIPALI CONCLUSIONI
DELLA RICERCA MAIDS
Lo studio dei 921 casi in loco ha fornito una grande
quantità di dati legati alle caratteristiche
generali degli incidenti delle 2 ruote, che comprendono
le cause degli incidenti e le loro conseguenze,
come le lesioni a conducente e passeggeri. Su queste
basi sarà possibile identifi care, sviluppare
ed introdurre contromisure realmente effi caci per
ridurre gli incidenti stradali.
- Circa il 60% degli incidenti moto vede coinvolta
un’automobile. La percentuale sale se si considerano
anche autobus e camion.
- La maggior parte degli incidenti avviene in area
urbana (72.3%), con bassa densità di traffi
co ed in buone condizioni di visibilità.
- Nel 90% dei casi, i rischi relativi al motociclista
derivanti dal traffi co o dall’ambiente rientrano
nella sua sfera visuale prima dell’incidente.
- La responsabilità primaria dell’incidente
è suddivisa tra conducente dell’altro
veicolo (50%) e conducente del veicolo a due ruote
(37%).
- Nel 70% dei casi in cui la causa primaria è
l’errore umano da parte del conducente dell’altro
veicolo, questo è dovuto a mancanza di percezione
del veicolo a due ruote.
- Il 73.1% di tutti i conducenti moto ha tentato
una qualche forma di manovra per evitare la collisione
immediatamente prima dell’impatto. Il 32%
di questi ha perso il controllo del veicolo durante
questa manovra.
- Tra i conducenti moto, la fascia di età
41-55 è sottorappresentata (minor rischio);
la fascia fi no a 15 è leggermente sottorappresentata,
mentre quella 18-25 risulta invece sovra-rappresentata.
- Sono state rilevate diverse violazioni al Codice
della Strada, sia da parte del motociclista (8%)
che da parte dei conducenti dell’altro veicolo
(18%).
- I conducenti d’auto con esperienza di guida
anche sulle moto hanno una migliore capacità
di accorgersi delle moto nel traffi co, rispetto
a quelli che non hanno un’esperienza su 2
ruote.
- La percentuale dei casi relativi all’uso
di alcool o droga è inferiore al 5%. Tuttavia,
si osserva una sovra-rappresentazione di tali casi
rispetto al campione di controllo.
- I comportamenti illegali, come la guida senza
patente di veicoli per i quali è richiesta,
aumentano signifi cativamente il rischio di coinvolgimento
in incidenti.
- La velocità non è uno dei fattori
contributivi per il rischio di incidenti, specialmente
quando vi è coinvolto un altro veicolo.
- In circa il 70% dei casi la velocità di
impatto del due ruote è minore di 50 km/h.
Tale percentuale sale al 90% nel caso dei ciclomotori.
- Nel 18% dei casi la velocità di crociera
prima dell’incidente è sensibilmente
maggiore o minore di quella del traffi co circostante;
tale differenziale di velocità è stato
individuato come un fattore che ha contribuito al
verifi carsi dell’incidente.
- Il 90% dei ciclomotori avevano una velocità
di crociera prima dell’incidente inferiore
ai 50 km/ h.
- I fattori meccanici sono stati la causa primaria
dell’incidente in meno dell’1% di tutti
gli incidenti. Problemi meccanici sono stati registrati
nel 5.1% dei casi, la maggior parte dei quali relativi
ai pneumatici e alla loro manutenzione (3.7%).
- Da ispezioni visive sono state rilevate manomissioni
sul veicolo per incrementare le prestazioni nel
17.8% dei veicoli coinvolti in incidenti, mentre
il. campione di controllo mostra solo il 12.3% di
manomissione. Tali valori sono inferiori a quelli
riportati da altri studi.
- La percentuale di incidenti a causa di difetti
del manto stradale (bitume, buche, etc.) è
relativamente bassa (3.6%) - Il 90.4% dei conducenti
Due Ruote coinvolti in incidenti indossava il casco.
Tuttavia nel 9.1% dei casi il casco è volato
via nella dinamica dell’incidente perché
allacciato male o danneggiato durante l’incidente
stesso. Complessivamente i caschi risultano essere
un dispositivo effi cace per la riduzione della
gravità delle lesioni alla testa.
- Le infrastrutture (guardrail, jersey, etc.) sono
un pericolo non molto frequente ma sostanziale,
in quanto causano lesioni molto serie agli arti
inferiori, alla colonna vertebrale e alla testa.
Lo studio completo è disponibile su http://maids.acembike.org
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1 vespa raduno Internazionale, cittù di Treviso
31/08/06 - Dopo i
successi delle passate edizioni a livello nazionale,
Vespa Club Treviso ha organizzato il 1° Vespa
Raduno Internazionale, città di Treviso che
si terrà sabato 9 e domenica 10 settembre
‘06 nel bellissimo centro storico di Treviso.
Certi che la passione per l’insetto metallico
sia più viva che mai, invitiamo a partecipare
al raduno un congruo numero di appassionati. Vespa
Club Treviso desidera richiamare oltre 1500 Vespa
provenienti da tutta Europa.
Si informa inoltre che, per i vespa club che desiderano
raggiungerci il sabato siamo in grado di predisporre
un luogo attrezzato per il campeggio presso la pro
loco di Povegliano (Tv), in alternativa possiamo
offrire anche delle ottime opportunità per
il pernottamento presso i più rinomati Bed
& Breakfast e agriturismi della provincia.
Con la speranza portare a termine con successo una
delle concentrazioni vespistiche che ha fatto storia,
informiamo che abbiamo predisposto una via preferenziale
e comoda per l’iscrizione riservata ai soli
Vespa Clubs.
Vespa Club Treviso resta a tua completa disposizione
e ti inviata a visitare il nostro sito internet
dove trovate la locandina e il regolamento di partecipazione.
Con la speranza di averti nostro ospite al raduno
internazionale più atteso dell’anno
2006, ti auguriamo di trascorrere una buona stagione
vespistica e nell’attesa porgiamo cordiali
saluti,
Enrico Martini, Presidente Vespa
Club Treviso |
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Trofeo Nazionale Maxiscooter: 2^ prova - "Grande
“silver wing”!!!
29/08/06 - Autodromo
di Magione (PG).
Domenica 09 Luglio si è svolta a Magione
(PG) la seconda prova del Trofeo Nazionale Maxi
Scooter inserita nella meravigliosa cornice sportiva
della Coppa Italia e del Campionato Italiano Motocicliste
F.M.I..
Il risultato della gara è stato un’ennesima
conferma dell’equilibrio tecnico che anima
l’Honda Siver Wing 600cc. Per la seconda volta
consecutiva la “testa d’ariete”
della Honda si mette dietro i rivali T-Max e Nexus.
Incredibile! La bravura di Beraldo Emanuele, cresciuto
tantissimo come pilota nell’ultimo anno, associata
alla ciclistica e al motore del suo maxi scooter
hanno regalato al triestino il gradino più
alto del podio. Casa Honda deve essere orgogliosa
di questo mezzo!!! Ma vediamo di analizzare nel
merito il week-end.
Le prove cronometrate svolte il venerdì hanno
assegnato la pole-position a Sollevanti Simone alla
guida del Gilera Nexus 500 con il tempo di 1.33.505
relegando Beraldo alla seconda posizione con il
tempo di 1.33.679 a seguire Fiorini Davide, 1.33.758,
Di Cosmo Rocco , 1.33.762 e Pratali Matteo, 1.33.991,
tutti raccolti in un secondo. La fine delle prove
assegnava la parte rimanente della seconda fila
ad Andreazzoli M. e Cipriani Stefano, new entry
con un T-max 500 mod. 2001, e la terza Boiani Davide,
a bordo del suo DNA 180cc, Federico Garzella, con
Gilera Runner 180cc, Carlo Fassorra, piaggio zip
180cc, e Luperini C. a cui diamo il ben venuto in
questo trofeo con il suo piaggio zip 180cc.
Domenica la campagna perugina si è svegliata
sotto un sole caldo facendo presagire una gara impegnativa
anche dal punto di vista fisico non dimenticando
che i primi cinque partenti erano lì…….
raccolti in un secondo. La partenza vedeva scattare
bene tutta la prima fila inseguita da Pratali e
dal solito Boiani, con il suo missile rosso chiamato
DNA 180cc. Luperini C. con il suo piaggio zip 180cc
rimaneva fermo in griglia a causa del distacco del
filo dell’acceleratore dunque un esordio difficile
simile a quello di Pratali Matteo alla prima gara
del 2005 ma visti poi i risultati successivi sembra
che sia di buon auspicio. Pertanto non ti scoraggiare
Luperini!!!!. Al termine del primo giro i concorrenti
si sono presentati sulla linea del traguardo raccolti
in un margine di due secondi e hanno continuato
con un ritmo elevatissimo fino al termine della
gara. Cambi continui di posizione ad ogni staccata,
sorpassi in curva in traiettoria esterna….ragazzi!!...che
gara. Davide Fiorini, con il suo t-max che finalmente
sembra aver risolto i problemi di trasmissione,
ha tenuto la posizione di testa per ben quattro
giri prima di cederla a Beraldo con il suo Silver
Wing rimontato dalla sesta posizione del primo giro
grazie anche alla perfetta regolazione delle sospensioni
Bitubo messe a punto dall’esperienza di Giuseppe
Argiolas, preparatore triestino di grande esperienza.
Fiorini, romano di Bracciano (RM), ha finalmente
migliorato i problemi di impostazione di guida che
ne avevano limitato l’espressione nella scorsa
stagione. Complimenti per la terza posizione!!!
Rocco di Cosmo, di Sora (FR), è stato il
più costante durante tutta la gara, con il
suo t-max ha ceduto la seconda posizione solo per
tre giri, lottando con i denti negli ultimi cinque
giri con Beraldo e portando a casa la seconda posizione
e il giro veloce.
Non ci crederete ma la velocità più
elevata, rilevata sul traguardo, appartiene allo
zip motore runner 180cc di Matteo Pratali che segna
ben 149.50 km/h. Anche se non è stata sufficiente
per battere l’esperienza di Boiani Davide,
pilota-preparatore del gilera DNA 180cc e titolare
dell’omonimo team che nella prima prova portò
in pista il pilota Bruciaferri, che per 63 centesimi
gli ha strappato il primo posto. Terzo nella cat.
Dragster Federico Garzellaa bordo di un Gilera runner
180cc. Chiude la classifica interna del trofeo Andreazzoli,
con il suo Piaggio Zip 70cc, con la prima posizione
ed al quale vanno i complimenti dei presenti per
essersi difeso dagli attacchi di Boiani e Pratali
praticamente per tutta la gara. Insomma un confronto
affascinante che ha messo in luce il netto miglioramento
di guida di questi maxi scooteristi che da una realtà
urbana sono passati alla realtà della pista
con gli stessi mezzi con i quali il lunedì
si ripresentano al lavoro. Bene ragazzi!!!!
Prossimo appuntamento ancora da definire, le date
saranno pubblicate sul sito del trofeo a breve termine.
Fonte: www.trofeomaxiscooter.it
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Blocco dei motoveicoli due tempi pre-Euro 1 nell'inverno
2006-2007 in Lombardia.
01/08/06 - Sono stati
illustrati il 27 luglio scorso dal presidente della
Regione Lombardia Roberto Formigoni, i principali
provvedimenti antinquinamento approvati dalla Giunta
regionale per l'inverno 2006-2007.
Ecco alcuni stralci del comunicato
stampa, con particolare riferimento alla circolazione
di motocicli e ciclomotori:
<<... Il provvedimento
si applica alle cosiddette zone critiche della Lombardia:
Milano - Como - Sempione, Bergamo e Brescia. Complessivamente
si tratta di 135 Comuni, nei quali vivono circa
4 milioni di persone. Il Piano può essere
adottato anche da altri Comuni che decidessero di
aderire ai provvedimenti della Regione. Con successivi
provvedimenti la Giunta stabilirà le modalità
attuative di dettaglio della diverse misure individuate
con la delibera approvata oggi."
"Formigoni ha ribadito che una efficace lotta
all'inquinamento si basa su tre fattori: la misure
strutturali, quelle congiunturali e un cambiamento
di mentalità da parte di tutti per comprendere
che "la qualità dell'aria è un
bene prezioso per ottenere il quale sono necessari
comportamenti più razionali e virtuosi."
"E' previsto il fermo programmato dei mezzi
più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel
pre Euro 1 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a
due tempi pre Euro 1) dal 1 novembre 2006 al 31
marzo 2007, dal lunedì al venerdì
(escluse anche le giornate festive infrasettimanali)
dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20. Si tratta di
un provvedimento in parte già sperimentato
nelle passate stagioni invernali, ma che viene esteso
come durata (da 5 a 8 ore al giorno) e come categorie
di veicoli coinvolti (si fermeranno anche le auto
diesel Euro1). Questo provvedimento coinvolgerà
circa 1 milione di veicoli pre Euro 1 e diesel Euro
1 e circa 700 mila ciclomotori e motocicli a 2 tempi
pre Euro 1. La duplice "estensione" di
questa misura ne raddoppierà l'efficacia.
Ogni giorno saranno immesse in atmosfera 2 tonnellate
in meno di polveri sottili (a fronte della stima
dello scorso anno di 1 tonnellata) portando il totale
complessivo da 100 a 200 tonnellate di PM10 "risparmiato."
"Con un successivo provvedimento verrà
stabilita una domenica di fermo totale del traffico
dalle 8 alle 20, proposta da concordare con le altre
Regioni e Province Autonome del bacino padano (Emilia
Romagna, Piemonte, veneto, Province Autonome di
Trento e Bolzano), in coerenza con il Protocollo
d'Intesa sottoscritto il 25 ottobre 2005.
"Questa sarà l'unica domenica di fermo
totale del traffico programmata - ha chiarito Formigoni
- Riteniamo infatti che le misure strutturali e
temporanee già decise siano sufficienti a
mantenere i livelli di inquinamento entro i limiti.
Se così non fosse, siamo comunque pronti
ad assumere altri provvedimenti di limitazione al
traffico". A questa giornata che coinvolgerà
l'intero bacino padano potranno dunque essere aggiunte
ulteriori domeniche di fermo totale del traffico
da stabilire in base ai livelli di inquinamento
e alle condizioni meteorologiche. ...>>
Si è
quindi fortunatamente rivelata infondata la voce
che voleva il blocco indiscriminato di tutti i motoveicoli
pre Euro 1, limitato invece ai soli due tempi.
Per quanto attiene ai maxiscooter si parla prevalentemente
di Aprilia SR 125/150, Gilera Runner 125/180, Honda
SH 100, Honda Bali 100, Honda pantheon 125/150,
Italjet Formula 125, Italjet Dragster 125/180, Malaguti
Ciak 100, Malaguti Phantom 100, MBK ovetto 100,
MBK Booster 100, Peugeot Trekker 100, Peugeot Vivacity
100, Peugeot Speedfight 100, Peugeot Elyseo 100,
Piaggio Skipper 125/150, Piaggio Exagon 125/180,
Piaggio Vespa PX 125/150/200, Yamaha B&W 100,
generalmente immatricolati prima del 2000 o che
comunque non riportino sul
libretto di circolazione la dicitura: "conforme
alla direttiva 97/24 CE cap.5".
Tempi duri quindi per 'vespisti' e 'duetempisti',
a tal proposito Formigoni un suggerimento sembra
averlo fornito, sepur indirettamente, testando
proprio in questi giorni il Piaggio MP3 e
giudicandolo "Un esempio
di modernità e tecnologia..."
Fra gli altri
provvedimenti, l'obbligo di spegnimento dei
motori degli autobus quando sono fermi ai capolinea
e il divieto dell'utilizzo di legna da ardere per
il riscaldamento domestico, degli edifici, in camini
e stufe di vecchio tipo.
E poi le 'esortazioni':
<<... La prevenzione
dell'inquinamento atmosferico e la sua riduzione
dipendono anche in buona misura dai comportamenti
individuali. In questo senso, il Piano d'azione
approvato dalla Giunta regionale, indica alcuni
"comportamenti virtuosi" che possono contribuire
a migliorare la qualità dell'aria.
Tra le altre raccomandazioni, particolarmente importanti
sono quelle che riguardano la limitazione delle
temperature nelle abitazioni e negli uffici fino
ad un massimo di 20° (il consiglio è
di non superare i 18° nelle camere da letto
e i 20° negli altri locali) e il rispetto degli
orari di accensione degli impianti, il maggior utilizzo
dei trasporti pubblici e l'uso condiviso dei veicoli
privati (car-sharing, car-pooling), l'effettuazione
di verifiche periodiche agli scarichi dei veicoli
(aggiuntive a quella obbligatoria del bollino blu)
e agli impianti termici. ...>>
Potete scaricare il testo integrale
della delibera dal sito Ambiente
della Regione Lombardia >>>
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Formigoni annuncia
i provvedimenti e testa il Piaggio MP3.
Peccato che guidi con il casco slacciato e, oltre a dare il cattivo esempio, rischi di perdere 5 punti dalla patente e che gli venga confiscato lo scooter!
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STRADE MALTENUTE: LINSIDIA E NELLE CITTA
27/07/06 - Si è
tenuta oggi (5 luglio)
la Conferenza Stampa “Strade Maltenute”,
presso la Sala delle Colonne alla Camera dei Deputati,
organizzata dall’Associazione Italiana per
l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti
e dalla Fondazione Luigi Guccione, Ente Morale Vittime
della strada. Per il secondo anno viene presentata
questa indagine cercando di porre l’attenzione
sulla sicurezza in ambito urbano.
La spesa per la manutenzione costituisce di fatto
un indicatore attraverso cui comprendere quanto
la sicurezza venga considerata obiettivo primario
dalle amministrazioni comunali.
Troppo spesso infatti ci si dimentica che proprio
in ambito urbano avvengono il maggior numero di
incidenti stradali e si determina il maggior costo
sociale dovuto all’incidentalità.
Nel 2004 sulle strade urbane sono avvenuti 169.893
incidenti (dati ISTAT) che rappresentano quasi il
76% del totale degli incidenti, e sono morte 2.310
persone e 227.545 sono rimaste ferite contribuendo
rispettivamente il 41% dei morti e il 72% dei feriti
totali.
Nella terza relazione al Parlamento sullo stato
della sicurezza stradale viene attribuito nell’anno
2003 alle strade urbane oltre il 63% del costo dovuto
all’incidentalità, nel 2004 tale valore
risulta anche superiore essendo aumentata sia l’incidenza
percentuale degli incidenti (dal 75,6% al 75,7%)
che quella dei morti (dal 40,8% al 41,15).
Le 14 città metropolitane (Bari, Bologna,
Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano,
Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Trieste),
oggetto dell’indagine nel 2004, hanno contribuito
al 30% degli incidenti nazionali con oltre l’11%
dei morti ed il 28 % dei feriti, con una riduzione
rispetto al 2003 del solo 3% degli incidenti a cui
ha corrisposto, però, un inaccettabile incremento
del 4% del numero di morti.
Dati drammatici più che sufficienti a dimostrare
le ragioni che debbono indurre a porre al centro
dell’attenzione la sicurezza sulle strade
urbane, sulle quali i comuni con bilanci sempre
più magri sono lasciati da soli ad operare.
Molto si può fare con gli interventi di manutenzione
delle strade e della segnaletica, che non debbono
però limitarsi al semplice rifacimento di
ciò che c’è, ma che debbono
costituire l’occasione per una continua verifica
dell’adeguatezza dell’organizzazione
della strada e delle sue intersezioni: il 50% degli
incidenti avviene proprio in corrispondenza delle
intersezioni ove la segnaletica stradale, sia di
tipo tradizionale che luminosa, costituisce un elemento
decisivo per assicurare una corretta percezione
del pericolo ed un adeguato comportamento dei conducenti.
Nell’anno 2004 si è speso per la manutenzione
delle strade e della segnaletica, nelle realtà
considerate, solo il 3% in più dell’anno
precedente ma il 6% in meno del 2002. Se poi si
considerano separatamente la manutenzione delle
strade e quella della segnaletica si può
osservare come per la prima vi sia stata una riduzione
del 4% rispetto al 2003 e del 16% rispetto al 2002,
mentre per la seconda si è assistito ad un
rilevante incremento 15% sul 2003 e 28% sul 2002.
Nelle spese per la segnaletica assume un rilevante
peso quelle per gli impianti semaforici e la loro
evoluzione ed integrazione con le tecnologie ITS
(Intelligent Traffic System) in cui eccellono le
realtà di Roma e Milano (rispettivamente
10 e 9,5 milioni di euro) seguite da Torino (con
circa la metà dell’importo).
Nel 2004 è Milano la città che impegna
in assoluto le cifre più consistenti, 62
milioni di euro che la collocano in cima alla classifica
di spesa sia per abitante, 49€ pro capite,
che per km di strada, 41€. Roma è la
seconda città per valore di spesa in assoluto,
circa 37 milioni di euro valore che a causa delle
grandi dimensioni della capitale la colloca al quarto
posto nella classifica per km di rete e al settimo
posto in quella pro capite.
Va evidenziata la buona performance di Trieste che
si colloca al secondo posto nella graduatoria di
spesa per km di rete e per abitante. Mentre è
Palermo, seguita da Trieste e Venezia (Mestre),
la città che spende maggiormente in rapporto
al numero di incidenti.
Un’ultima considerazione merita la difficoltà
incontrata anche quest’anno nella raccolta
delle informazioni: gli uffici che si occupano di
sicurezza stradale fanno in genere riferimento agli
Assessorati al Traffico, mentre chi si occupa di
manutenzione stradale fa riferimento agli Assessorati
ai Lavori Pubblici. Tra le due competenze si evidenzia
in generale una scarsa comunicazione. Inoltre i
dati sono, spesso, forniti dall’assessorato
al Bilancio. E’ davvero singolare che a chi
dovrebbe occuparsi di migliorare le condizioni di
sicurezza non interessi sapere dove, come e quanto
si spende per mantenere efficienti le strade.
La sicurezza stradale passa per le città.
Come abbiamo visto oltre il 70% degli incidenti
avvengono nelle aree urbane con quasi il 50% dei
morti. E da li che bisogna partire se vogliamo centrare
l’obiettivo del dimezzamento dei morti entro
il 2010. E per farlo occorre coraggio e innovazione:
le vecchie ricette non hanno funzionato e non funzioneranno.
Primo. Bisogna introdurre
una più incisiva regolamentazione di accesso
nel centro delle città al traffico privato.
Secondo. Contestualmente
occorre una cura forte di “ferro”: metropolitane
sotterranee e di superficie, potenziamento dei servizi
urbani dei passanti e delle linee ferroviarie (occorre
fare impegnare RFI e Trenitalia), parcheggi di scambio
gratuiti per i pendolari delle periferie.
Terzo. Sviluppo delle
linee urbane del TPL grazie alla liberazione di
spazi del traffico privato, trasporto gratuito per
anziani e giovani (over 65 e under 18), abbonamenti
individuali e familiari (da incentivare).
Una proposta in ultimo che lanciamo ad ANCI, UPI,
Conferenza Stato-Regioni: Comuni e Province e Regioni
aprano – con il Governo – una “trattativa”
per il finanziamento della sicurezza stradale (certezze
per il Piano Nazionale per la sicurezza stradale,
per la manutenzione delle strade), per un piano
straordinario di sviluppo del trasporto pubblico
locale e per l’istituzione
di un’Agenzia nazionale per la sicurezza stradale.
- Stefano Giovenali
Presidente AIIT Associazione
Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei
Trasporti
- Giuseppe Guccione
Presidente FLG Ente Morale
Vittimestrada Fondazione Luigi Guccione Onlus
Fonte: www.flg.it
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Foto tratta da:
Le
vergogne di Aversa.
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øNo CreditÓ ¨ La campagna contro gli incidenti motociclistici
25/07/06 - L’Alto
Adige è un paradiso per i motociclisti. Purtroppo
il numero di incidenti motociclistici
gravi e mortali è molto alto –
con tendenza all’aumento ormai da anni. Il
2005 ha registrato 28 morti di motociclisti sulla
strada. L’introduzione del nuovo Codice della
strada e della patente a punti ha determinato complessivamente
una riduzione del numero di incidenti, ma questo
risultato positivo non riguarda purtroppo i motocicli.
L’anno scorso quasi il 40% di tutti i morti
sulla strada erano centauri, di cui la metà
turisti.
La Provincia Autonoma di Bolzano è fermamente
decisa a combattere questa tendenza: per questo
ha messo a punto un pacchetto
di misure destinate a migliorare la sicurezza
sulle strade articolato in
tre punti, il cui obiettivo è quello
di diminuire nei prossimi anni il numero degli incidenti
motociclistici.
Una delle cause principali degli incidenti motociclistici
con esito mortale è l’alta velocità.
Con la campagna di prevenzione
“No Credit”, la Provincia Autonoma
di Bolzano vuole sensibilizzare i motociclisti esperti
e principianti – turisti e locali –
sulla problematica, renderli consapevoli e indurli
a cambiare il proprio comportamento sulle strade.
Intendiamo raggiungere efficacemente il gruppo target
avvalendoci contemporaneamente di vari mezzi di
comunicazione: a bordo strada, in corrispondenza
dei tratti di strada più a rischio, sono
stati posizionati cartelloni con motivi che invitano
i motociclisti a adottare una guida più responsabile.
Nelle scuole guida, presso le concessionarie di
moto e motocicli, presso valichi di frontiera e
caselli autostradali sono stati distribuiti opuscoli
informativi incentrati sulle conseguenze della guida
ad alta velocità. A quotidiani e riviste
del settore sono allegati opuscoli informativi in
cui la problematica viene trattata in modo da sensibilizzare
un pubblico più ampio. Sono inoltre previsti
annunci radiofonici, un breve spot video, poster
negli autobus, una pagina Internet appositamente
creata con un forum di scambio d’opinioni,
e vari comunicati stampa – tutte misure d’accompagnamento
della campagna che ha preso l’avvio nella
primavera del 2006.
Gli interventi viari
sono volti a limitare il pericolo di lesione. L’Assessorato
provinciale ai lavori pubblici ha già provveduto
nelle scorse settimane a smussare guardrail spigolosi
e affilati nei tratti più a rischio. Si provvede
inoltre alla collocazione di speciali pannelli di
protezione nello spazio compreso tra il guardrail
e il ciglio della strada.
Un’altra misura prevede la collaborazione
con altre organizzazioni, come ad esempio
club motociclistici, scuole guida e altre istituzioni.
La collaborazione con gli organi preposti al controllo,
che si concentra su una campagna di sensibilizzazione
e sull’inasprimento dei controlli stradali,
è un altro strumento per contribuire a ridurre
gli incidenti.
Fonte: www.bikerssafety.it
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INCREDIBILE€. HONDA SILVER WING BATTE T-MAX E NEXUS
18/07/06 - Si e’
svolta a Magione (Perugia) lo scorso 4 giugno la
prima prova del Trofeo Nazionale
Maxi Scooter. Il week-end ha offerto grandi
emozioni riportando in pista gli scooter di alta
cilindrata dopo la lunga pausa invernale.
Avevamo lasciato il 27 novembre del 2005 una classifica
che aveva attribuito il primo posto assoluto a Francesco
Cavallini, in sella ad un Piaggio Zip 180, con uno
strepitoso Beraldo Emanuele che in sella al suo
Silver Wing aveva guadagnato il secondo posto nella
gara romana su una pista completamente bagnata.
Quello che a Vallelunga sembrava solo un presagio
a Magione e’ diventata una concreta realtà.
Il ciclopico mezzo della Honda e’ cresciuto,
e’ maturato ed ha rivelato la sua identita’
sportiva capace di farlo confrontare con suoi pari
piu’ accreditati. Le prove cronometrate del
sabato avevano assegnato la prima fila a Davide
Boiani (pole-position con il tempo di 1’33.558
a bordo del suo Gilera DNA 180cc 2T (di cui è
lui stesso preparatore) Sollevanti Simone (Nexus
500 con il tempo di 1’34.959) Pratali Matteo
(Piaggio Zip 180 con il tempo di 1’35.736)
e Di Cosmo Rocco (T-Max con il tempo 1’35.800)
relegando Beraldo Emanuele soltanto alla quinta
posizione con il tempo di 1’36.533.
Domenica allo spegnimento del semaforo la partenza
veniva interrotta per “falsa partenza dell’intero
schieramento” costringendo la direzione gara
ad un replay e al decurtamento di uno dei 10 giri
previsti. A scattare in prima posizione è
stato Boiani che come un razzo si è presentato
alla staccata della “Merzario” seguito
da i suoi compagni di fila e dal resto del gruppo.
Proprio da questo giro dopo giro è emerso
Beraldo con il suo Silver Wing che gettandosi, come
un leone, all’inseguimento dei primi ha superato
Fiorini Davide con il suo t-max per poi passare
a Pratali, Di cosmo e Sollevanti a bordo di un nexus
500 (new entry di questo trofeo). Giunto in scia
a Boiani il pubblico ha assistito ad un meraviglioso
sorpasso cui il pesarese non ha potuto opporre resistenza.
Incredibile un Silver wing in testa!!!!! Rimaneva
soltanto di apporre la firma su questo “splendido
dipinto” di gara. Mente lucida, razionalità
e parsimonia hanno portato questo ragazzo triestino
alla bandiera a scacchi al termine del nono giro
ed alla prima vittoria assoluta. Completano la classifica
di gara Davide Boiani, Sollevanti Simone, Di Cosmo
Rocco, Pratali Matteo, Andreazzoli M., Fiorini Davide
( cresciuto moltissimo rispetto alla scorsa stagione
) Garzella Federico, Bruciaferri A. e Fassorra C..
Un’altra importante pagina della storia del
nostro motociclismo è stata scritta domenica
a Magione (PG) un pagina di cui solo i grandi estimatori
di questo sport potranno apprezzarne il contenuto.
Forza ragazzi!!!!..... state valorizzando un’intera
categoria di utenti. Complimenti!.
Prossimo Appuntamento l’08-09 luglio p.v.
presso l’autodromo di Magione in concomitanza
con la Coppa Italia.
Fonte: www.trofeomaxiscooter.it
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Malaguti Madison 3: studi
di progetto
11/07/06 - Disponibile
da un paio di mesi presso la rete di vendita, Madison
3, rappresenta l'evoluzione del concetto di scooter
'sport touring' per Malaguti.
Un prodotto con una forte connotazione stilistica
sin dalla prima versione, per questo motivo nelle
tre versioni le linee si sono affinate, ma non stravolte,
tanto che ad un esame superficiale, distinguerle
non è così immediato. Eppure, in questa
terza versione, ogni singolo elemento è stato
ridisegnato completamente.
Approfittiamo allora di alcuni bozzetti originali
gentilmente forniteci da Engines
Engineering, l'azienda bolognese che dal
1979 progetta e sviluppa gli scooter Malaguti, per
scoprirne alcuni dettagli.
Come si vede dai primi schizzi fino ai disegni più
dettagliati, la 'V' del frontale, da cui si slanciano
gl'indicatori di direzione, non è mai stata
messa in discussione, come una sorta di marchio
distintivo. Si è invece lavorato sulla bilanciatura
fra i fari e le prese d'aria ornamentali. Proprio
il gruppo ottico anteriore è stato uno degli
elementi più complessi da realizzare, per
combinare nel migliore dei modi stile, efficacia
e corrispondenza alle norme d'omologazione. Il risultato
è un 'muso' ancora più cattivo, ma
al tempo stesso protettivo, estendendosi fino al
nuovo parabrezza. Più ridotto e 'motociclistico'
il parafango anteriore che lascia scoperto un cerchione
estremamente elegante che richiama quelli utilizzati
da MV.
Si evolve anche la fascia centrale in colore e materiale
contrastante che ha introdotto un vero filone poi
adottato su numerosi modelli, uno fra tutti, lo
Yamaha Tmax 500.
Nei bozzetti non si notano molto, ma spiccano altri
elementi di pregio come il cruscotto, i maniglioni
e il forcellone posteriore, che ritrovate, assieme
alle impressioni di guida, nell'anteprima
su strada.
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MOTO E AUTO: DA OGGI COMPRAVENDITA SENZA NOTAIO
PER I VEICOLI USATI
06/07/06 - Niente
più obbligo del notaio per la vendita di
un veicolo usato e autentica gratuita presso i titolari
degli STA – Sportello Telematico dell’Automobilista.
Con l'entrata in vigore lo scorso 4 luglio del decreto
legge “Cittadino consumatore” viene
eliminato l'obbligo di intervento del notaio per
i passaggi di proprietà di moto
e auto. Basterà infatti la firma di un dirigente
comunale o dei titolari degli Sportelli Telematici.
Quest'ultimi comprendono i funzionari del Dipartimento
Trasporti Terrestri e del Pubblico Registro Automobilistico
oltre ai titolari delle agenzie automobilistiche
abilitati Sportello Telematico dell’Automobilista,
che sono tenuti a rilasciare l'autentica degli atti
di compravendita gratuitamente e nella stessa data
della richiesta.
Non occorrerà però attendere alcun
regolamento ma già da oggi sarà possibile
autenticare gratuitamente l’atto di vendita
di un veicolo usato presso le agenzie abilitate
oltre che al Comune, alla Motorizzazione e al PRA.“Indubbiamente
una novità di rilievo – afferma
Pignoloni, Segretario Nazionale Studi dell’Unasca
– la ferma volontà
del Governo di dare immediata attuazione dell’autentica
gratuita ed un significativo passo avanti in materia
di semplificazione delle procedure per i passaggi
di proprietà dei veicoli”.
''Finalmente gli automobilisti
- afferma Pignoloni - se lo
vorranno, recandosi presso gli STA potranno sottoscrivere
la compravendita ed ottenere targa, libretto e certificato
di proprietà del veicolo acquistato, con
evidenti risparmi sia di costi che di tempo”.
“L'auspicio è
che – conclude Pignoloni - nel
prossimo futuro si possano trovare soluzioni per
la riduzione delle imposte, tasse ed emolumenti
che gravano sulla burocrazia dell’auto, onde
ottenere tra l'altro un ulteriore calo del costo
delle procedure, ferme le tutele e le certezze necessarie
in merito a responsabilità, inquinamento
e quant’altro legati alla circolazione dei
veicoli”.
www.unasca.it
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