Luglio-Agosto
2007
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SCOOP: nuovo Yamaha Tmax!!!
08/08/07 - Anche questa
volta uno scoop da parte di CyberScooter: le prime
immagini al mondo del NUOVO
Yamaha Tmax! Arrivano dal centro di Milano
e sono state scattate al volo da un appassionato,
che ce le ha spedite firmandosi TmaxSuper (grazie!).
E se le foto sono di modesta qualità, la
notizia è invece una vera bomba che arriva
a scuotere il segmento dei maxiscooter e non solo.
Ci sentiamo di scartare l'ipotesi di un fotomontaggio,
sia per la doppia angolazione che per il look dei
due passeggeri, probabili fotomodelli utilizzati
per gli scatti della prossima brochure.
Ma veniamo allo scooter ed a quello che si può
intuire dai particolari. Innanzitutto il carter
trasmissione sembra lo stesso del Tmax attuale,
così come la marmitta, segno che il propulsore
non dovrebbe essere stato stravolto, stesso discorso
per il disco freno con la pinza e il comando esterno
del freno di stazionamento. La ruota posteriore
dovrebbe conservare il diametro di 15 pollici, ma
forse cambia il disegno delle razze. Sicuramente
modificate sono le plastiche della coda, che appare
ora più lineare e slanciata verso l'alto,
con un portatarga più corto e sagomato. Il
guppo ottico è un po' pesante, ma gli indicatori
di direzione sono finalmente trasparenti e le maniglie
del passeggero divise in due pezzi, come nel tuning
introdotto dal Tmax Club e anche nell'X-Max.
Difficile capire l'andamento della zona centrale
con il boomerang completamente occultato dalle gambe
dei passeggeri. Cambia sicuramente l'andamento dello
scudo anteriore, con possibili indicatori di direzione
in corrispondenza della curva esterna alla fine
della pedana. Pedana su cui sembrano applicate finiture
in alluminio di gusto 'racing', che si specchiano
sul tunnel, probabilmente verniciato. Più
in alto sembra modificato il disegno del plexiglass
e della plancia, con i supporti degli specchi retrovisori
che si sono fatti più esili. Impossibile
invece fare ipotesi su forcella e ruota anteriore.
Da questo primo esame quindi potremmo ipotizzare
un restyling più che altro di tipo estetico,
ma la notizia più importante è che
le continue indiscrezioni su un 'nuovo' Tmax sembrano
confermate con la possibilità di vederle
concretizzate al prossimo Salone di Parigi ad ottobre,
o anche prima.
Rimanete sintonizzati per eventuali aggiornamenti,
CyberScooter vigila anche in agosto!
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Nasce il sito dedicato allo Yamaha X-Max
07/08/07 - È
nato il sito Italiano interamente dedicato allo
YAMAHA X-Max.
Molti Xmaxsters da tempo cercano un luogo dove condividere
la loro
passione per il proprio mezzo, ebbene questo luogo
è nato da pochi giorni
ma è in fase di continuo sviluppo il forum
è già attivo e il numero di
utenti cresce, ben presto verranno inserite varie
sezioni riguardanti il
nostro magnifico scooter, come ad esempio la sezione
Guide dove verranno
inseriti vari documenti che spiegano nei minimi
dettagli come eseguire
lavori di manutensione Nella sezione Foto verranno
pubblicate le migliori
foto fatte dagli utenti.
LINK: www.xmaxclub.com
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Provato l'MP3 'ibrido',
sarà in vendita nel 2008
27/07/07 - Piaggio
ha contribuito a rendere ancora più calda
questa estate con una novità epocale: il
primo scooter mondiale a propulsione ibrida, dotato
cioè di un motore a scoppio ed uno elettrico
accoppiati in parallelo.
Solo pochissimi anni dopo la profonda crisi economica
che tutti ricordiamo, l'azienda toscana mostra una
vitalità ed una capacità d'innovare
da far impallidire anche i colossi giapponesi.
Nessuno aveva osato proporre un veicolo così
importante per la sicurezza come l'MP3, ed ora Piaggio
affronta il tema dell'inquinamento con un veicolo
in grado di funzionare sia in modalità solo
elettrica che elettrica+endotermica e fa di più:
abbina queste soluzioni proponendo "MP3 HyS"
(Hybrid Scooter) la ricetta per combattere il traffico,
l'inquinamento e l'insicurezza intrinseca dei veicoli
a due ruote. Un approccio a 360° ai problemi
del traffico, con un veicolo vero, funzionante e
pronto ad entrare sul mercato.
Frutto di un accordo con l'Università di
Pisa all'interno di un progetto da 10 milioni di
Euro, il Piaggio HYS è stato presentato in
tre configurazioni: su base Vespa LX50, X8 125 ed
MP3 250, anche se il primo veicolo che entrerà
in produzione, nella seconda metà del 2008,
sarà proprio un MP3 125.
Il motore elettrico è calettato direttamente
sul mozzo della ruota posteriore e sviluppa 2,5kW
di potenza e 15Nm di coppia massima, così
abbinato al Leader a 4 tempi da 125cc dovrebbe fornire
accelerazioni simili al 250cc, con minori consumi.
La gestione dei motori utilizza un'apposita centralina
attraverso un sistema Drive-By-Wire sensibile ad
acceleratore e freno.
Nel funzionamento solo elettrico raggiunge una velocità
massima di 40km/h con un'autonomia di 20km grazie
a 3 batterie al litio da 36V. Proprio le batterie
al litio sono l'altra novità di rilievo,
e anche le principali responsabili dell'attesa per
la commercializzazione, visto che la loro sperimentazione
è ancora in corso. I veicoli a disposizione
per il test erano infatti dotati di accumulatori
al piombo, più pesanti ed ingombranti, tanto
da riempire completamente il sottosella dell'MP3.
La versione definitiva conserverà invece
lo spazio per un casco jet ed altri oggetti e l'aggravio
di peso sarà contenuto in 20kg. Rinunciando
a questo spazio si potrà aumentare l'autonomia
fino a 30km.
Per i consumi di benzina Piaggio dichiara 60km/litro
per un funzionamento del 65% in modalità
combinata e 35% solo in elettrico, quindi poco più
di un litro di carburante ogni 100km.
Sempre con le stesse modalità di utilizzo,
si dimezzano (40g/km) anche le emissioni inquinanti
di CO2.
C'è già anche un'idea del prezzo che
sarà inferiore ai 10.000 Euro, quindi con
un incremento di circa 4.000 Euro rispetto all'MP3
125.
Difficile fare valutazioni sui tempi di un possibile
break-even con le poche informazioni disponibili,
ma come tutti i veicoli che aprono nuove strade,
va valutato più per le potenzialità
che per i meri calcoli matematici in tempo reale.
Si ma come funziona su strada? Intanto esteticamente
è quasi indistinguibile da un MP3 'normale',
si riconosce per la maggiore sporgenza del carter
motore e per un pomello (non definitivo) sul manubrio,
per selezionare le modalità di funzionamento.
Per il resto non cambia nulla, si avvia tirando
un freno e premendo lo start, come al solito, ed
entrambi i motori sono subito in funzione. L'apporto
del motore elettrico è più significativo
quanto più la cilindrata del motore a combustione
interna è limitata, in questo senso il 250
montato sull'MP3 non mostra particolari incrementi
di accelerazione, mentre confrontando la Vespa LX50
a due tempi con quella a 4 tempi HyS, i vantaggi
in partenza ed in ripresa appaiono più evidenti.
In questo senso la soluzione del motore 125 per
l'MP3 HyS pare la più equilibrata.
Anche ciclisticamente e a livello di guida è
tutto pressoché invariato, l'unico limite
è nell'angolo di piega sul lato sinistro,
dove il carter motore arriva a strisciare sull'asfalto,
ma soprattutto grazie alle doti ciclistiche del
tre ruote e alla sicurezza di trovarsi in una pista
chiusa al traffico. Potrebbe però essere
l'occasione per estendere la ruota posteriore da
14 pollici (anziché 12) anche al 125/250,
sollevando maggiormente il motore dal suolo.
Altra cosa interessante è la presenza della
retromarcia, limitata a 2/3km/h, che funziona anche
a blocco del quadrilatero anteriore attivato, semplificando
di parecchio le manovre da fermo.
Il funzionamento 'solo elettrico' è la cosa
più piacevole, soprattutto per l'assenza
quasi totale di rumore: pensate che pace ci sarebbe
in città, se tutti ci muovessimo in questo
modo! Certo le prestazioni non si possono definire
esaltanti, ma consentono di circolare in zone limitate
o nel caso di blocchi totali del traffico e in questo
senso possono essere sufficienti.
Per la ricarica, attraverso una normale presa di
corrente, in due ore si arriva all'80% e in tre
alla ricarica totale, ma il grosso vantaggio di
un veicolo ibrido rispetto ad uno solo elettrico
è che le batterie si ricaricano anche semplicente
circolando con il motore a scoppio. Esistono tre
modalità differenti: una che privilegia la
ricarica delle batterie, una le massime prestazioni
ed una intermedia, ma l'impatto sulla guida è
molto ridotto, visto che la ricarica avviene principalmente
quando si decelera o si viaggia a velocità
costante. Così si può viaggiare senza
la necessità di soste per la ricarica delle
batterie, avendo l'accortezza di alternare elettrico
e combinato in modo ottimale.
Naturalmente per il successo o meno di un veicolo
del genere, più che dalla sensibilità
ambientalista del singolo, molto dipenderà
dalle decisioni politiche che verranno prese a riguardo:
chiusura dei centri storici, tasse per i veicoli
più inquinanti, agevolazioni fiscali, produzione
pulita dell'energia elettrica, accesso alle tangenziali
per i 125, possibilità di essere guidati
con la patente B etc.
Tante variabili, anche difficili da prevedere, ma
a Piaggio va riconosciuto il merito di aver fatto
il primo passo, dimostrando a politici, ambientalisti,
appassionati ed azionisti, il proprio potenziale
innovativo ed industriale.
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Trofeo nazionale maxiscooter 2007 - nuova stagione
nuove emozioni!
24/07/07 - Magione
(PG). Si è svolta nell’autodromo umbro
la prima prova del Trofeo Nazionale Maxi Scooter
giunto alla terza edizione. Anche quest’anno
l’esordio stagionale si è svolto in
concomitanza con la Coppa Italia di Motociclismo
scuola di formazione per giovanissimi campioni.
Il clima tipicamente estivo e la vicinanza del lago
Trasimeno hanno arricchito il fine settimana.
Il primo turno di prove cronometrate, svoltosi il
sabato, ha assegnato il miglior tempo a Caminiti
Massimo della Olivieri Racing di Roma, che è
riuscito a spuntare un ottimo 1'31.036. Alle sue
spalle Fiorini Davide con 1'31.166. In terza posizione
si colloca Boiani David, in sella ad un nexus 500.
Il campione in carica, Emanuele Berardo in sella
al suo silver wing 600 fermava il cronometro sull’
1'32.
Il secondo turno di crono ha cambiato le carte in
tavola. La wild card Alvisi Alessandro, ha spuntato
un 1'29.965, con un t-max 500 preparato da Massimo
Tittozzi che ha sorpreso tutti compreso Davide Fiorini
che facendo segnare il secondo miglio tempo, 1'30.031
è riesciuto a limitare i danni partendo comunque
in prima fila. La terza posizione è per il
numero 33 Nonno Sport, un altro talento del trofeo
nazionale maxi scooter. Quarto tempo e relativa
posizione in griglia per Emanuele Beraldo.
I risultati delle prove crono hanno definito una
griglia molto agguerrita tanto che al via la prima
fila partiva compatta esibendosi in una staccata
al limite. All’uscita della curva dei vecchi
Box, Davide Fiorini uno dei concorrenti più
accreditati per la conquista del gradino più
alto del podio commetteva un errore nel dosare l’apertura
el gas ed esibendosi in una derapata. Nel tentativo
di riprendere l’equilibrio, il pilota urtava
con il ginocchio la chiave di accensione facendo
spegnere il motore. Il malcapitato concorrente dalla
seconda posizione scivolava fino alla decima, lasciano
al comando Alvisi A. seguito da Nonno Sport.
Nessuno dei presenti avrebbe immaginato che tutta
quella sfortuna si sarebbe trasformata in spettacolo
puro? Da quel momento in poi la gara di Fiorini
è stata un crescendo rossiniano di sorpassi
e di giri veloci che hanno offerto uno spettacolo
di tutto rispetto. Il romano , con i gomiti che
accarezzavano l’asfalto, ha cominciato a spalancare
il gas come solo un veterano come lui sà
fare. In un solo giro ha guadagnato ben 3 posizioni.
Il trio di testa, rimasto invariato dal primo giro,
Alvisi, NonnoSport, e il campione in carica Berardo
Emanuele, è ancora li nello stesso ordine
inconsapevole che alle sue spalle un incontenibile
Fiorini stava inanellando una cronologia di giri
che di lì a poco lo avrebbe riammesso in
bagare..
Con un ottimo 1’30.343 , il numero 3 romano,
oramai in quarta posizione , riesce ad infilare
il triestino Berardo, mettendo cosi il primo piede
sul podio.
Il T-maxer scatenato continua imperterrito nella
sua impresa, con una precisione e una costanza dei
tempi che gli permettono di raggiungere anche il
secondo.
Ora la sfida è proprio tra i due titani romani,
Nonno sport cerca di mantenere la posizione, chiudendo
le traiettorie e cercando di non avvantaggiare la
scia dell’inseguitore. Per ben 3 giri i due
si danno battaglia fino a quando al nono giro Fiorini
riesce a segnare il record della categoria, 1’29,931.
Quest’ultimo grazie al suo tempone e una guida
impeccabile, si ritrova in seconda posizione, ristabilendo
così l’ordine iniziale, dietro ad Alvisi
e davanti a Nonno Sport, mentre Berardo amministra
sapientemente la quarta posizione con circa otto
secondi dalla testa.
Mancano poche curve,la bandiera a scacchi già
si intravede nel muretto dei box. .L’ordine
di arrivo è ormai definito ed uno ad uno
gli scooter sfilano davanti alla linea di arrivo.
Una gara grandiosa ,dove gli inseguitori sono diventati
gli uomini da inseguire, dove chi non ha mollato
ha avuto la meglio.
Gara non troppo fortunata invece per Rocco Di Cosmo,
che chiude solo in decima posizione , prestazione
parzialmente annunciata sin dal sabato durante le
solite chiacchiere, quando confessava che, pur avendo
un mezzo molto competitivo, prima di tutto merito
delle preziose preparazioni dell’abile Vincenzo
Lorini, quasi sicuramente, la sua forma fisica non
gli avrebbe permesso di sfruttare a pieno il suo
velocissimo T-max.
La giornata si conclude con Davide Fiorini sul gradino
più alto del podio “principe della
manifestazione”, secondo Nonno Sport e terzo
Berardo Emanuele.
Prossimo appuntamento sempre a Magione il 22.23/09/2007.
Per info www.trofeomaxiscooter.it
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Nasce lêosservatorio Asaps sullo stato di strade
e segnaletica
20/07/07 - ASAPS:
Indicate al nostro apposito
indirizzo e-mail le situazioni peggiori e corredate
le vostre segnalazioni con immagini fotografiche.
Le “peggiori” saranno subito pubblicate.
Quando si parla di sicurezza stradale, si pensa
quasi sempre alla trasgressione: velocità
eccessiva, manovre pericolose, sorpassi azzardati
o reati come lo stato di ebbrezza e le corse clandestine.
C’è però un altro aspetto, del
quale si parla davvero poco: è lo stato delle
nostre strade, l’incuria in cui versa la nostra
rete viaria, con guardrail rugginosi e al tempo
stesso affilati come sciabole, e poi segnali obsoleti
e in contraddizione tra loro, ma anche semafori
assurdi, passaggi pedonali potenzialmente letali. È
un rovescio della medaglia, che l’Asaps –
seguendo l’esempio di altri enti e di prestigiose
testate giornalistiche – ha deciso di monitorare.Si
tratta di un osservatorio, un altro che si aggiunge
a quelli che la nostra associazione ha in passato
istituito e che tiene in attività, al quale
tutti potranno partecipare. Solo in questo modo,
riteniamo, potremo concorrere in maniera determinante
alla risoluzione di questo
aspetto che ha come protagonista non chi sta al
volante ma chi dovrebbe garantire la perfetta agibilità
della strada e la sicurezza dell’utenza: l’Ente
Proprietario. L’iniziativa dell’Asaps
è rivolta a tutte le categorie di utenti.
Da quelle più deboli, come il pedone, il
ciclista o il motociclista, fino all’automobilista
e l’autotrasportatore.
Il parere dei professionisti ci interessa in modo
particolare, perché è spesso solo
grazie alla loro sensibilità che certe situazioni
possono essere messe a luce. Mano alla macchina
fotografica, dunque, e tenete bene a mente l’account
di posta elettronica che abbiamo appena attivato
per la ricezione delle immagini: segnaletica@asaps.it
Vi preghiamo, per una corretta gestione delle informazioni,
di indicare sempre le vostre generalità,
specificando se intendete che vengano pubblicate,
e di allegare immagini di tipo jpeg con dimensioni
massime 400x300, corredandole di tutte le notizie
necessarie: località, nome della strada e
progressiva chilometrica o numerazione civica, Ente
proprietario e data di esecuzione dello scatto.
Tutte saranno inserite nell’osservatorio e
successivamente divise per regione e provincia:
le migliori saranno pubblicate sul nostro sito web
e sulla rivista Il Centauro.
Lo Staff di Asaps
Testo e immagine tratti da: www.asaps.it
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ADRIA: 23 GIORNATE DI CORSI IN CIRCUITO PER LA SICUREZZA
STRADALE
17/07/07 - Ventitre
giornate di corsi di guida sicura a prezzo “politico”
per sostenere fattivamente la diffusione di comportamenti
responsabili sulla strada.
E’ questa la novità principale dell’edizione
2007 di “Vacanze in moto” che l’autodromo
di Adria organizzerà dal 4 al 27 agosto prossimi.
Grazie alla collaborazione degli istruttori dello
staff di Solopista, verranno proposti moduli didattici
che uniranno teoria e pratica, con modalità
di insegnamento studiate per coinvolgere soprattutto
i più giovani.
Secondo i dati diramati dal ministero della Salute,
infatti, in Italia si registrano annualmente a causa
di incidenti stradali circa 8mila decessi: tra questi
il 50% avviene prima dei 41 anni di età e
il 25% prima dei 23 anni. Negli ultimi 30 anni sono
morti in Italia per incidente stradale circa 300mila
persone, di cui un terzo aveva tra 15 e 29 anni.
«Molto spesso a scatenare queste tragedie
sono comportamenti di guida scorretti – rileva
Mario Altoè, direttore di Adria International
Raceway – altà velocità, imprudenze,
mancato rispetto delle regole. Attraverso 23 giornate
di corsi a costo ridotto per i partecipanti vogliamo
offrire un contributo e introdurre elementi di controtendenza
rispetto a questa situazione. Un modo, insomma,
per dare continuità anche in estate ai progetti
di sicurezza avviati dai diversi enti».
LINK: www.adriaraceway.com
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La filosofia ARAI spiegata da Ferry Brouwer
12/07/07 - Dietro
un grande marchio ci sono spesso personaggi particolarmente
'ispirati' e Ferry
Brouwer, meccanico di piloti del calibro di Phil
Read negli anni settanta e 'da sempre' alla direzione
del quartier generale di Arai Europe è senza
dubbio una persona con le idee chiare e con la determinazione
per metterle in pratica.
È stato così all'inizio degli anni
'80 quando, senza capitali, è riuscito a
convincere Mr Michio Arai ad affidargli la distribuzione
in Europa del marchio giapponese, è continuato
contribuendo a costruire il 'mito' Arai sulle piste
di tutto il mondo con piloti come Freddy Spencer,
Mick Doohan, Joey Dunlop e prosegue oggi nella ricerca
della massima qualità nei caschi di produzione.
Abbiamo fatto la sua conoscenza all'Arai
Inspiration Center, laboratorio di ricerca
immerso nel verde della campagna olandese, nel corso
una recente visita organizzata dal distributore
italiano Ber Racing. Un incontro decisamente interessante
dove è stato possibile cogliere in ogni sfumatura
la filosofia senza compromessi del costruttore giapponese
che si definisce il n°1 al mondo.
Una filosofia fatta di scelte 'differenti', radicali
e in alcuni casi addirittura contraria alle logiche
di mercato. Come definire ad esempio la scelta di
non entrare nel segmento dei caschi apribili, perché
considerati non 'conformi' agli standard di qualità
Arai? E proprio la qualità è stata
al centro dell'incontro, sia dal punto di vista
teorico che pratico, in quella 'stanza delle torture'
per caschi che è l'AIC.
Il concetto di base è quello di costruire
una calotta esterna particolarmente rigida, in grado
di distribuire l'urto su una superficie più
ampia possibile, coadiuvata da una calotta interna
morbida, per assorbire l'urto anziché trasferirlo
alla scatola cranica.
Per farlo si utilizzano materiali e lavorazioni
brevettate da Arai: la calotta esterna utilizza
fibre composite con nervature di rinforzo e viene
realizzata in taglie differenti (fino a sei) per
adattarsi alla perfezione ad ognuno, quella interna
è in polistirolo monoblocco con tre densità
differenti a seconda del punto che deve proteggere.
Queste soluzioni permettono di ottenere caschi in
grado di superare test decisamente più severi
rispetto a quelli richiesti dalla normativa europea
ECE 22-05: 4 impatti ripetuti nello stesso punto
a fronte di 1 solo richiesto (e non nei punti definiti,
ma in qualunque punto) e 1 test di penetrazione
(non richiesto) con un cono metallico da 3kg che
cade da 3 metri.
Test a cui abbiamo assistito personalmente e che,
ripetuti su alcuni modelli della concorrenza, hanno
dato risultati differenti. A questo proposito Arai
propone da anni normative più rigide e/o
differenziate per poter certificare, oltre ogni
dubbio, la qualità dei propri prodotti, al
contrario di taluni produttori che farebbero pressione
per 'ammorbidirle'.
Naturalmente la filosofia Arai non si esaurisce
nelle calotte, ma continua in ogni dettaglio, nei
cinturini a doppia D speciale, nelle visiere in
materiale brevettato, nelle prese d'aria efficaci
pur senza intaccare le calotte, nella visibilità
laterale e in tanti altri piccoli particolari.
È naturale che questa filosofia abbia un
costo e infatti i caschi Arai non sono proprio economici,
ma bisogna pensare che tutte le calotte sono realizzate
a mano da soli 5 operai super-specializzati, che
ne firmano l'avvenuta verifica finale. Il taglio
delle calotte avviene invece attraverso un modernissimo
raggio laser robotizzato, mentre per l'assemblaggio
degli interni, il montaggio dei particolari e l'applicazione
delle grafiche si ritorna alla manodopera altamente
specializzata. Tutta produzione che avviene esclusivamente
in Giappone.
Tornando ai costi, bisogna considerare anche una
cifra non indifferente che se ne va nella 'distruzione'
di caschi, Arai e di tutte le altre marche, per
le continue verifiche di laboratorio.
Un altro punto d'orgoglio per Arai è che
i caschi indossati dai piloti sponsorizzati sono
identici a quelli della normale produzione, solo
personalizzati a livello grafico e d'imbottiture.
Ed è bello saperlo, anche se invece di una
MotoGp, si guida un semplice scooter.
Ci sarebbe moltissimo altro da dire sull'interessantissimo
seminario olandese e sul mondo Arai, soprattutto
mi piacerebbe trasmettere la 'passione', quella
vera, che irradia da Ferry e dal suo professionalissimo
team, con cui si è parlato di sicurezza stradale,
legislazioni, piloti, corse e naturalmente, caschi.
A proposito, aspettiamo un casco per la prova su
strada (speriamo non 'distruttiva') e poi ci riaggiorniamo
nella sezione Prodotti.
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NUOVI AUTOBOX CON I COLORI DELLA POLIZIA PER MISURARE
LA VELOCITA' NEI CANTIERI AUTOSTRADALI
10/07/07 - ASAPS
- Lo abbiamo detto in un nostro comunicato in questi
giorni, la sinistrosità grave sulla rete
autostradale è in netto aumento, +
10,7% i morti nei primi sei mesi, più
22% a giugno, + 21
a luglio. Fra i punti più critice
della rete i cantieri stradali
per l'allargamento delle corsie o per la manutenzione.
Proprio recentemente, di fronte all'indomabile velocità
di molti automobilisti e a una serie di incidenti
anche molto gravi, la Polizia Stradale ha deciso
di posizionare alcuni autobox con all'interno autovelox,
per sanzionare quanti hanno in sommo disprezzo i
limiti di velocità imposti, con andature
pari al doppio o triplo di quella ammesse.
Caratteristica di queste autobox è la loro
plateale visibilità in quanto dipinte con
il blu e azzurro, i tipici colori della Polizia
e accompagnate con l'apposita segnaletica di preavviso
autovelox.
Ci piace l'idea di estrema trasparenza nei confronti
degli automobilisti, motociclisti e camionisti,
con il posizionamento evidente degli autobox.
Per completare l'operazione "trasparenza",
come da tradizione di questo sito, vi diciamo anche
dove sono esattamente posizionati, aggiungiamo solo
che prossimamente, se il sistema funzionerà,
ne verranno attivati anche altri.
Gli autobox al momento sono posizionati sulla A1
nel tratto Milano - Parma alle seguenti progressive
chilometriche:
Corsia Sud (dir.Bologna )
Km.103 e Km.105
Corsia Nord (dir.Milano) al Km.67.
E ora buon viaggio rispettando i limiti.
Testo e immagine tratti da: www.asaps.it
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Evoluzioni
a 3 ruote in pista - Video
07/07/07 - È
da quando è uscito l'MP3 che proponiamo a
Piaggio di organizzare un bel Trofeo in pista per
valorizzare le eccellenti doti dinamiche di questi
mezzi, che fino ad ora gli italiani non sembrano
aver colto appieno, almeno guardando alle vendite.
In Giappone qualcuno ci ha già pensato, non
con Piaggio ovviamente, ma con i minuscoli Honda
Gyro Canopy 50, a ruote affiancate posteriormente,
che come vedete nel filmato offrono già un
bel divertimento. Immaginate che evoluzioni si potrebbero
vedere con il grintosissimo Gilera Fuoco 500!
Se il video vi è piaciuto, ne trovate altri
nello spazio "chiba3rin"
su YouTube
LINK: www.youtube.com/chiba3rin
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Novità
Suzuki 2008: Sixteen 125/150
05/07/07 - Roma -
Cinecittà: presentazione in grande stile
delle novità Suzuki 2008 e fra 'muscle-bike'
da 180cv e sport-touring da 300km/h arriva anche
il primo scooter 'naked' o 'a ruote alte', dal nome
inequivocabile: Sixteen. Un modello entry level
pensato per inserirsi nel segmento più affollato
del mercato e quindi per fare concorrenza all'Honda
SH 125/150 e ai suoi 'derivati'. Chi si aspettava
un'alternativa fatta di originalità e innovazione
però è rimasto deluso, Sixteen ricalca
infatti in modo deciso caratteristiche tecniche
e design dello scooter Honda lanciato anni fa. Nulla
in comune quindi con la gamma Burgman, a partire
dagli inediti propulsori Euro 3 da 124 e 156cc,
dotati di raffreddamento a liquido ed alimentazione
ad iniezione elettronica, di cui non vengono però
dichiarati i valori di consumo, potenza e coppia
massima.
Con una ciclistica tradizionale a motore oscillante,
ruote da 16 pollici, doppio ammortizzatore e forcella
telescopica, si avvale della frenata combinata a
doppio disco e qui segna un punto a favore del competitor
più accreditato, ma non degli altri 'cloni'
in circolazione. Altri piccoli vantaggi sono rappresentati
dal serbatoio carburante leggermente più
capiente e da dimensioni poco superiori con un peso
equivalente.
Quanto ai vani bagagli, il sottosella può
contenere un casco demi-jet, il retroscudo un paio
di guanti estivi, ma si può contare sulla
pedana piatta, sul gancio portaborse e sul portapacchi
posteriore. Tradizionale la strumentazione che però
manca del contachilometri parziale, mentre il blocchetto
d'avviamento è di tipo protetto con sportellino.
Non manca tutta la serie di accessori, fra cui il
classico bauletto e diversi parabrezza, finalmente
anche del tipo più basso, che non limita
la visibilità in caso di pioggia.
Quattro le colorazioni: dal nero opaco al bianco
con sella marrone, passando per un blu elettrico
ed il classico argento.
Per ora è tutto, in attesa della cartella
stampa, dei prezzi e della disponibilità
presso i concessionari, tutte informazioni che non
sono state ancora rese disponibili e che troverete,
appena possibile, nella SuperScheda.
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Le principali modifiche al codice della strada commentate
dall'ASAPS
03/07/07 - (ASAPS)
– Il nostro parere punto per punto. La delega
per la modifica globale al CdS entro due anni.
Pugno di ferro per chi viola il Codice della
Strada. Ma anche riconoscimenti per i più
disciplinati al volante. Il nuovo Ddl Bianchi, già
approvato alla Camera e ora passato al Senato, prevede
il carcere per chi è recidivo nella guida
senza patente, sanzioni più dure per chi
parla al telefonino o ascolta l’I-pod mentre
guida, viola i limiti di velocità, si mette
al volante ubriaco o sotto l’effetto di droghe.
Sanzioni che, poi, diventano più aspre per
i “principianti” che hanno la patente
da meno di tre anni, cui viene proibito di guidare
auto e moto molto potenti. Per i più meritevoli,
invece, è previsto il raddoppio dei punti
“bonus” per gli autisti disciplinati
e l’impegno dello Stato a spendere le maggiori
entrate determinate dagli aumenti delle sanzioni
per migliorare la sicurezza delle strade italiane.
- Tutti gli organi di stampa
si sono più o meno pronunciati in questo
modo.
Riteniamo che complessivamente il testo di legge
contenga novità interessanti. Per altri aspetti
rimaniamo invece perplessi. Per questo inseriamo
alcuni commenti ai vari punti che modificano il
CdS.
Ecco le principali novità che verranno introdotte
quando il testo verrà approvato a Palazzo
Madama.
AUMENTANO SANZIONI LIMITE
VELOCITA'
Per chi supera i limiti di 40 km/h la sanzione sarà
fino a 1.500 euro, che diventano fino a circa 2mila
se il limite è superato di 60 km/h. La
sospensione della patente passa doveva passare da
tre a sei mesi nel primo caso, ma un emendamento
ha riportato la sospensione da 1 a 3 mesi come nella
normativa attuale. Sospensione da sei a dodici mesi
nel secondo caso. Oltre i 60 km/h la patente viene
revocata.
- Una misura giustamente severa.
Tuttavia si è introdotto all’articolo
142 del CdS un comma 6 bis che recita testualmente:
a-bis) dopo il comma 6 è inserito il seguente:
«6-bis. Le postazioni di controllo sulla rete
stradale per il rilevamento della velocità
devono essere preventivamente segnalate e ben visibili,
ricorrendo all'impiego di cartelli e di dispositivi
di segnalazione luminosi, conformemente alle norme
stabilite nel regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n.
495, e successive modificazioni. Le modalità
di impiego sono stabilite con decreto del Ministro
dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno»;
- Capiamo l’esigenza
di trasparenza, ma sinceramente, a nostro parere,
non si sentiva la necessità di collocare
anche dispositivi di segnalazione luminosi. Si tratterà
ora di vedere quali saranno le modalità stabilite
nell’apposito decreto dei due ministeri competenti.
Certamente questa novità porterà acqua
al mulino dei ricorsi ai GdP, argomento che affrontiamo
a parte.
GUAI A ALZARE IL GOMITO
Guidare da ubriachi “costerà”
il doppio: un’ammenda da 500 a 2.000 euro
(attualmente va da 250 a 1.000 euro). E se il conducente
ubriaco provoca un incidente stradale la pena è
dell’arresto fino a due mesi e dell’ammenda
da 1.000 a 4.000 euro, con sospensione della patente
da tre mesi a un anno. Viene punito anche chi guida
dopo aver fumato spinelli o assunto droghe. La patente
viene sempre revocata se l’incidente è
commesso da conducenti di autobus che hanno alzato
il gomito. Se il tasso alcolemico è superiore
a 1,5 grammi per litro, oltre alle ammende c’è
arresto fino a tre o a sei mesi e la sospensione
della patente da sei mesi a due anni.
- Un pacchetto di provvedimenti
sicuramente severi e in linea con il problema alcol
alla guida. Peccato che sia stata eliminata l’ipotesi
della confisca del veicolo, inizialmente prevista
per coloro che risultavano con un tasso alcolemico
superiore a 1,5 g/l, cioè triplo rispetto
al limite legale. Ancora una volta è prevalso
l’interesse delle lobby dei produttori rispetto
alla salvaguardia della vita.
Anche in questo caso insistiamo sull’effettività
della sanzione. Se non si passerà dagli attuali
250.000 controlli l’anno, con l’etilometro
o precorsori a qualche milione come negli altri
paesi europei, con verifiche anche in orari diurni,
la norma non otterrà i risultati sperati.
NIENTE PIU' BOLIDI PER PRINCIPIANTI
Chi ha la patente da meno di tre anni non potrà
mettersi al volante di motocicli con potenza superiore
a 25kW e ad auto più potenti di 60 KW: in
pratica dovrà limitarsi a guidare solo le
utilitarie. Arrivano inoltre revisioni obbligatorie
della patente per i principianti che abbiano commesso
incidenti gravi e, in generale, per chi dopo un
incidente ha avuto la patente sospesa per almeno
due mesi.
- Abbiamo sollecitato questa
modifica. Non è possibile che tutti possano
guidare tutto. Nei primi tre anni è giusto
che vengano limitate le potenze dei veicoli. Così
come avviene in altri paesi. Il provvedimento si
aggiunge per altro al divieto (in pratica mai fatto
osservare) di superare i 100 km/h in autostrada
e di 90 sulle extraurbane principali. Limite quest'ultimo
che viene portato ad 80 km/h dal DDL.
Punto debole del provvedimento è ancora quello
dei controlli. Ricordiamo che l’accertamento
di questa violazione non sarà possibile con
l’elettronica (autovelox, tutor) senza fermare
immediatamente il conducente. Torniamo alla necessità
di avere più pattuglie fisiche su strada.
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Testo e immagine tratti da: www.asaps.it
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