NEWS
2003
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Regali
di Natale...
30/12/03
Riceviamo e pubblichiamo:
"Sono venuto in possesso di alcune foto di Autovelox,
camuffati da bidoni per rifiuti dal comune di Torino,
che ho fatto girare tra amici automobilisti e motociclisti
allertandoli. In seguito sono state pubblicate anche da
alcuni siti specialistici, ma poco più tardi il
Comune di Torino ha smentito il tutto definendola una
bufala.
V'invio quindi una foto mai vista in rete, l'autovelox
imboscato dentro un negozio dismesso nel paese di Are
nella provincia di Torino, dove la velocità di
transito è stata abbassata a 40km/h.
Un regalo di Natale per gli utenti meno disciplinati?"
Mail firmata.
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Raccolta
benefica di giocattoli.
23/12/03
Come consuetudine, anche quest'anno
saremo a Roma in Piazza Madonna di Loreto (Piazza Venezia)
nella mattinata del 26 dicembre, con il classico autobus
inglese, per la raccolta benefica di giocattoli.
Venite a trovarci - se possibile in moto - con un giocattolo
da regalare ad un bambino.
Insieme a noi troverete ad asèettarvi anche l'associazione
Progetto Maluba onlus, che promuove l'adozione a distanza
a sostiene progetti a favore dell'istruzione scolastica
dei bambini dello Zambia. Vi aspettiamo!
Riccardo Forte
Coordinamento
Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 ROMA tel/fax 0658201177
E-mail: info@cmfem.it,
forte@cmfem.it,
coordmotociclisti@compuserve.com
Sito web: www.cmfem.it
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Colaninno,
Piaggio, i nuovi mercati e il Polo della moto.
18/12/03
Debutto europeo a Montecarlo, per
la nuova proprietà Piaggio: il presidente Roberto
Colaninno e l'amministratore Rocco Sabelli, che con la
società IMMSI detengono il 31,25% e il controllo
di gestione del Gruppo di Pontedera.
Nel corso di un intenso pomeriggio si è parlato
dell'attualità Piaggio e delle prospettive future
nei mercati di tutto il mondo e per una volta i termini
tecnici sono stati quelli dell'economia e non dei motori.
Per prima cosa va detto che Colaninno ha candidamente
ammesso: "non sono mai salito su una moto, ma è
un oggetto fantastico...", considerazioni emotive
a parte, sia il Presidente che Sabelli, si sono detti
fortemente soddisfatti della recente acquisizione, tanto
che i piani di rilancio ipotizzati (soprattutto finanziari)
avranno tempi ben più brevi di quanto immaginato
solo pochi mesi fa.
Facendo il punto sull'attuale situazione del Gruppo, che
comprende i marchi Piaggio, Vespa, Gilera e Derbi, si
è evidenziata la sua situazione di leadership
nel mercato italiano ed europeo delle due ruote, con una
quota di mercato in costante ascesa. Merito di modelli
di grande successo come Beverly 200e 500, della gamma
X9 che da sola ha totalizzato 100.000 veicoli in tre anni
e anche dell'ottima accoglienza di prodotti recenti come
Vespa Granturismo e Gilera Nexus 500. Si è poi
posto l'accento sui due modelli qui presentati: X8
e X9 250 a cui abbiamo già
dedicato ampio spazio.
Se la situazione nella vecchia Europa appare rosea, lo
stesso si può dire del mercato statunitense
dove, oltre alla Vespa, vedremo il lancio della gamma
Piaggio, ma soprattutto lo sguardo della proprietà
è rivolto ai mercati orientali in forte espansione.
E per una volta non si è parlato solo di Cina,
anzi Piaggio volge il suo sguardo preferenziale verso
l'India, un paese con un
miliardo di abitanti e con un prodotto interno lordo che
cresce del 7% annuo. Un mercato che vale 31 milioni di
due ruote a motore, 4,5 milioni di autovetture e 2,5 milioni
di tre ruote ogni anno, con una crescita percentuale dell'8%.
Numeri da capogiro, soprattutto tenendo presente che quasi
il 70% del mercato a due e tre ruote utilizza tecnologia
Piaggio, attraverso accordi commerciali con partner locali.
In questo contesto è prevista la realizzazione
di ulteriori strutture di produzione, destinate al mercato
locale. Si è quindi voluto tranquillizzare
i lavoratori di Pontedera, indicando due ruoli di competenza
distinti: l'Italia per la progettazione e realizzazione
di prodotti d'alta gamma e tecnologia e l'India per modelli
ad alta diffusione e forte concorrenzialità per
un consumatore più attento alla mobilità
che allo styling.
Quanto alla situazione debitoria e alla sua evoluzione
si è detto che è ipotizzabile un pareggio
entro il 2004 o al massimo a metà 2005, operando
appena possibile la quotazione in
Borsa.
Per concludere, alla domanda di un giornalista su cosa
ne pensasse di costituire un Polo italiano della motocicletta,
Colaninno ha risposto che questo Polo esiste già
e si chiama Gruppo Piaggio!
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Revocato,
in silenzio, il blocco di scooter e moto in Lombardia!
04/12/03
Dallo scorso lunedì è
stato 'rivisto'
il blocco di moto e scooter nella cosiddetta 'area omogenea
lombarda', durante i periodi di blocco parziale del traffico.
Ecco il testo: "Sono esclusi
dal blocco: ...motoveicoli e ciclomotori dotati di motore
a quattro tempi, anche se omologati precedentemente alla
direttiva 97/24/CEE ( la deroga è valida esclusivamente
per il blocco parziale del traffico (veicoli non catalizzati)
dal 1 novembre al 20 dicembre e dal 7 gennaio al 28 febbraio
e non vale per i blocchi totali domenicali)"
Questo in soldoni significa che tutti i ciclomotori e
motocicli possono ritornare a circolare ad esclusione
dei modelli a due tempi non rispondenti alle normative
Euro 1 o Euro 2. In tutto ciò la presenza o meno
della marmitta catalitica è del tutto ininfluente,
anche se spesso viene indicata, sbagliando, come discrimine.
Una bella notizia, che però rischia di passare
sotto silenzio, visto che non si è fatto nulla
per diffonderla. Tranne i rarissimi
organi d'informazione che l'anno comunicata, brillano
i siti ufficiali della Regione
Lombardia e del Comune
di Milano, che non contengono nessuna informazione
a riguardo, peggio, visto che riportano le 'esclusioni'
originarie
dando quindi un'informazione sbagliata. Speriamo che siano
state avvisate almeno le autorità di controllo!
Fine di un incubo per tutti coloro che non possono o non
vogliono passare all'ultimo modello Euro 2, sapendo che
fra pochi anni sarà comunque 'sorpassato' con l'arrivo
dell'Euro 3 (1 Gennaio 2006).
Il blocco,
lo ricordiamo, va dalle ore 8 alle ore 10 e dalle 16 alle
19, dall'1 Novembre al 20 Dicembre 2003 e dal 7 Gennaio
al 29 Febbraio 2004, nei 135 Comuni delle 'zone
critiche della Lombardia'. A questi blocchi parziali
si affiancano le 'domeniche a piedi': una appena passata
e le prossime il 18 Gennaio e l'8 Febbraio.
Certo la buona notizia riguarda la sola Lombardia, ma
speriamo che l'esempio venga seguito da altre amministrazioni,
sempre più orientate verso i blocchi, anche se
non in modo concorde.
Ma perché esultare per una notizia che sembra andare
contro la salvaguardia dell'ambiente? Semplicemente perché
le cose stanno diversamente, almeno per quanto attiene
all'inquinante monitorato: il PM10.
Citando uno studio dell'Arpa
(Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) apparso
sul quotidiano Metro,
l'emissione di PM10 a 30km/h per motocicli e ciclomotori
a 4 tempi (non si sa se Euro o no) è pari a 13mg/km,
ben poca cosa se confrontati ai 78mg/km di autoveicoli
diesel Euro 1 e 2, che pure non hanno mai subito blocchi.
Diversa la situazione per i ciclomotori due tempi non
Euro, che con 217mg/km tallonano i diesel pre Euro con
244, che infatti rimangono entrambi fermi nelle fasce
orarie interessate.
I valori attribuiti ai motoveicoli valgono però
molto meno, visto che percorrono lo stesso tragitto in
un tempo decisamente ridotto, emettendo di conseguenza
minori inquinanti.
Quello che risulta strano è che la Regione Lombardia,
pur commissionando le analisi ambientali all'ARPA ed essendo
quindi in possesso di questi dati, abbia comunque bloccato
le moto e non i diesel...
Tornando al PM10, non si deve pensare che sia causato
del solo traffico veicolare, ma anche da altri fattori,
fra cui gli impianti termici di riscaldamento, a gasolio
o addirittura a carbone. Pare che siano ancora un'ottantina
i palazzi
riscaldati in questo modo a Milano e da soli inquinerebbero
come 300.000 auto non catalizzate, ma per loro c'é
una deroga fino al 2005!
In chiusura un ringraziamento a chi si è dato da
fare manifestando pubblicamente contro il blocco ai motoveicoli,
siano essi il 'solito' Coordinamento
Motociclisti o un gruppo spontaneo che ha fatto un
paio di 'critical mass' per le vie cittadine.
A chi volesse approfondire l'argomento segnaliamo un sito
denso di materiale, realizzato da Andrea Trentini
del Coordinamento Motociclisti, uno dei protagonisti di
questa battaglia!
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Vespa
GT e Colaninno debuttano negli States!
20/11/03
Roberto Colaninno, presidente del
gruppo Piaggio e Rocco Sabelli, amministratore delegato,
scelgono gli Stati Uniti e il lancio di Vespa Granturismo
come prima uscita pubblica, dopo la recente acquisizione
del gruppo ad opera dell'IMMSI. Un'occasione di prestigio
e ricca di aspettative per un prodotto ed un mercato in
forte crescita.
Vespa GT ha da subito raccolto i consensi del pubblico
italiano scalando le prime posizioni delle classifiche
di vendita, confermandosi erede dell'indimenticabile PX.
Allo stesso modo il mercato statunitense dello scooter
è in forte espansione, intorno al 33% annuo, in
grado quindi di portare le modeste 50.000 unità
del 2003, a volumi ben più significativi.
In questo contesto Vespa s'inserisce forte di marchio
che è sinonimo di scooter tanto quanto Harley Davidson
è sinonimo di motociclette.
Se fate un giro per internet troverete infatti una quantità
di Vespa Club a stelle e strisce da far invidia al nostro
Paese, e questo nonostante le vendite si siano interrotte
dal 1985 al 2000 per via delle restrittive norme antinquinamento.
Ora, con la gamma ET e GT, perfettamente rispondenti anche
alle severe norme californiane, la conquista degli Stati
Uniti può ripartire, forte di una rete commerciale
esclusiva di 66 'Vespa Boutiques ' distribuite in 32 Stati.
E potrebbe essere l'inizio di uno 'sbarco' in grande stile,
seguito dai marchi Piaggio e Gilera. Forse il nome Beverly
doveva suggerirci qualcosa?
La Vespa GT 200L sarà venduta a ben 4.899 dollari,
ma come ha sottolineato Colaninno: "Il cliente americano
che compra Vespa non si pone problemi di prezzo. Comprare
una Vespa è come comprare un rolex, il prezzo è
secondario all'oggetto che si vuole acquistare".
Opinione confermata da Sabelli che così definisce
il cliente tipo: "ha oltre 35 anni, nel 40% dei casi
è una donna e non ha problemi economici" e
aggiunge "se poi in futuro riusciremo ad abbassare
il nostro target ai 25enni, allora il mercato potrebbe
esplodere".
Ed è forse anche in vista di questa escalation,
che è stata infine annunciata la quotazione in
Borsa del Gruppo entro il 2008!
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SCOOP:
nuovo Honda Forza 250!
23/10/03
Una notizia che arriva in anteprima
mondiale direttamente dal Giappone: in nuovo Honda Forza,
da noi commercializzato con il nome di Jazz.
Le notizie sono ancora ridotte al minimo e la sua presentazione
è appena avvenuta al Tokyo
MotorShow, di cui cureremo
a breve lo Speciale.
Non si tratta di un prototipo ma di un modello di normale
e imminente produzione di cui aspettiamo news sulla commercializzazione
in Italia, non escludendo di poterlo osservare all'imminente
Motorshow di Bologna.
Fra gli aspetti più interessanti il sistema di
trasmissione, definito Honda Sportsmatic
Transmission che, un po' come succede sul Suzuki
Burgman 650, prevede una posizione normale Drive,
una Sports in cui il motore
offre migliori accelerazioni e una MT
(Manual Transmission) in cui è possibile cambiare
marcia attraverso i pulsanti alla manopola sinistra.
Il propulsore dovrebbe essere una versione riveduta del
250cc dotato d'iniezione elettronica, ma non escluderemmo
un più performante 400cc.
Altra caratteristica innovativa è lo Smart
Key System, un telecomando immobilizer che sostituzione
la chiave d'avviamento e abilita il selettore per l'avviamento
vero e proprio.
Disponibile anche un sofisticato impianto audio con tanto
di satellite al manubrio e altoparlanti alloggiati in
plancia.
Continuando con l'equipaggiamento troviamo un gigantesco
sottosella da 60litri, nuovo
record assoluto, che può contenere due caschi integrali
e addirittura un casco integrale e una valigia in formato
A3. Altri spazi sono disponibili nel retroscudo. Quanto
alla sella, appare decisamente comodosa, per pilota e
passeggero.
Ciclisticamente si può
notare una nuova forcella a steli avanzati e leggeri cerchioni
a tre razze, visivamente da 14 e 13 pollici, mentre i
freni sono a due dischi.
L'estetica, pur con un'originalità
complessiva, cita il Tmax nella visione frontale e il
Burgman 250/400 in quella posteriore, con evidenti richiami
alla moda giapponese nel basso cupolino e nel manubrio
cromato.
In attesa di altre informazioni e immagini, vi rimandiamo
all'imminente Speciale Tokyo
MotorShow dove troverete
numerose stupefacenti novità!
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Torna
l'Honda CN 250 o meglio l'Helix 250 ma non per tutti...
16/10/03
A grande richiesta del pubblico appassionato,
torna dai concessionari l'Helix 250, conosciuto anche
come CN o Spazio, il primo e indimenticato maxiscooter
lanciato da Honda nell'ormai lontano 1985. Allora era
un'astronave fantascentifica, forse troppo avanti coi
tempi, del resto l'unico concorrente era la Vespa PX.
Come dimenticare la spaziale strumentazione digitale,
l'inarrivabile comfort della posizione sdraiata e il baule
automobilistico. Bisognarà aspettare la metà
degli anni '90 per vederlo in numero massiccio sulle strade
italiane, purtroppo nel 2000 viene pensionato, dopo 15
anni di stile immutato.
Adesso è tornato, ma solo
per il mercato giapponese e quello statunitense.
Disponibile in ben 11 colorazioni, negli Stati Uniti è
in vendita a 4.999 dollari, come il Reflex 250, da noi
Jazz.
Lo rivogliamo anche da noi, fatevi sentire con Honda Italia!
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Pedaggi
Autostradali - AZIONE URGENTE
26/09/03
Ho appena inviato una lettera (potete
leggerla qui sotto) alla segreteria del CIPE (Comitato
Interministeriale per la Programmazione Economica), che
dovrebbe riunirsi a breve per esaminare le proposte di
aumento dei pedaggi autostradali.
Vi invito ad inviare anche voi delle e-mail, anche brevi,
per evidenziare l'ingiusto trattamento riservato ai motociclisti.
L'indirizzo del CIPE è dps.cipe.segreteria@tesoro.it
Ciao
Riccardo Forte
"Gentili Signori,
Vi scriviamo in relazione alla Vostra prossima riunione,
nella quale dovrebbero essere esaminate le proposte di
aumento dei pedaggi autostradali.
Nostro scopo non è quello di chiedervi di non concedere
aumenti tariffari, benché a nostro avviso essi
non siano giustificati dalla qualità della rete
autostradale nel suo complesso e del servizio prestato,
parametri a fronte dei quali le tariffe attuali appaiono
già eccessive, soprattutto se confrontate con quelle
praticate in paesi quali Francia, Austria e Svizzera.
Desideriamo invece richiamare la Vostra attenzione sul
trattamento, iniquo e discriminatorio, riservato in autostrada
ai motociclisti.
Come certamente sapete, l'attuale sistema di classificazione,
denominato "assi-sagoma", è stato introdotto
su tutta la rete autostradale italiana dal 1991. Il passaggio
dai diversi sistemi fino ad allora adottati dalle società
concessionarie a quello attuale ha comportato una riduzione
del numero delle classi di veicoli e, quindi, la soppressione
di alcune di esse. Tra le classi tariffarie abolite c'è
quella riservata ai motocicli, ora inclusi nella categoria
"A" insieme ai veicoli a due assi ed altezza
massima fino a 160 cm. in corrispondenza dell'asse anteriore.
In conseguenza di tale operazione, il pedaggio dei motocicli
ha subìto un incremento vicino al 100%. Prima dell'entrata
in vigore dell'attuale sistema infatti il pedaggio di
una moto era poco superiore alla metà di quello
di un'autovettura di fascia media. Al forte aumento tariffario,
peraltro, non ha corrisposto un miglioramento dei servizi
per i motociclisti, tanto in termini quantitativi come
in termini qualitativi. Viaggiare in motocicletta in autostrada
significa dunque pagare l'identico pedaggio di una berlina
di lusso, senza però poter usufruire di quei servizi
essenziali che sono invece disponibili per autovetture
ed autocarri: gommista, elettrauto, meccanico, ricambi
e accessori di uso frequente (tranne quelli utilizzati
anche sulle autovetture).
I motociclisti non possono usufruire neanche di un adeguato
servizio di soccorso stradale, in quanto i carri attrezzi
operanti sulla rete autostradale e non sono in genere
provvisti di dispositivi adatti al trasporto di un motociclo
in condizioni di sicurezza; le caratteristiche delle infrastrutture
(guard rail, segnaletica orizzontale, fondo stradale)
costituiscono spesso fonte di pericolo per chi viaggia
in motocicletta.
Infine, non esistono parcheggi per moto presso le aree
di sosta, né caselli riservati (nemmeno presso
le stazioni più importanti) e non è disponibile
il servizio Telepass.
Questa situazione è stata ripetutamente segnalata
nel corso degli anni dalla nostra associazione, anche
attraverso lo strumento delle interrogazioni parlamentari,
anche in considerazione del fatto che, nei maggiori paesi
europei in cui le autostrade sono soggette al pagamento
di un pedaggio, le motociclette godono di tariffe inferiori
a quelle delle autovetture: in Francia la riduzione è
del 40%, in Austria (con vignetta) del 30%, in Grecia
del 50%.
In conclusione, Vi chiediamo di intervenire affinché
la prossima revisione dei pedaggi autostradali comprenda
anche il ripristino di una classe tariffaria riservata
ai soli motoveicoli ed una contestuale riduzione del pedaggio
corrispondente, compresa tra il 30% ed il 50%, oltre all'obbligo
di garantire i servizi essenziali di assistenza meccanica
e infrastrutture progettate tenendo conto della sicurezza
dei motociclisti.
Certi del Vostro interessamento, porgiamo distinti saluti.
Coordinamento Motociclisti - Associazione di utenti delle
2 ruote (aderente
alla Federation of European Motorcyclists' Associations)
il presidente Riccardo Forte."
Coordinamento
Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 ROMA tel/fax 0658201177
E-mail: info@cmfem.it,
forte@cmfem.it,
coordmotociclisti@compuserve.com
Sito web: www.cmfem.it
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1°
Scooteresse Day - il primo scooterincontro tutto femminile!
25/09/03
Incontro aperto esclusivamente alle
centaure (alla guida di qualsiasi mezzo di trasporto a
due ruote).
Domenica 28 settembre la Romagna sarà protagonista
della prima scooter invasion tutta femminile! L’Appuntamento
è per le 9 al Circolo Culturale Sportivo A.P.E.M.
Cavea, in via V.Veneto 6 a Predappio (FC), dove centinaia
di scooteriste s’incontreranno nel 1° Scooteresse
day, per festeggiare insieme la nascita di www.scooteresse.it,
il primo sito internet dedicato alle donne in scooter;
nato poco prima dell’estate e diventato subito il
migliore strumento per chi vuole vivere le due ruote in
maniera diversa dal solito tragitto casa-lavoro.
L’invito è aperto a tutte le donne e con
qualsiasi scooter, dal cinquantino al 650, perché
il percorso non sarà impegnativo. Il costo dell’iscrizione,
di soli € 6 a persona comprende il motogiro sulle
colline romagnole, l’aperitivo, un primo piatto
tipico al ragù con una bibita, l’intrattenimento
e i giochi a premi organizzati. L’intero ricavato,
coperte le spese vive sarà devoluto in beneficenza
al GRUPPO A.G.E.S.C.I. Scout Predappio 1°.
Scooteresse day – un raduno diverso da tutti gli
altri, perché i maschietti resteranno a casa! Saranno
finalmente le donne protagoniste, sia sulla strada attraverso
un itinerario che si snoderà lungo le colline romagnole,
sia a Premilcuore, dove sarà organizzato l’aperitivo,
e nella piazza di Predappio, dove sarà servito
un pranzo tipico romagnolo. Durante il pomeriggio all’insegna
di musica, spettacoli saranno organizzati fantastici giochi
con premi offerti da Tucano Urbano.
Momento clou della giornata una novità assoluta:
a Premilcuore, tappa del motogiro,si terrà la prima
Lezione di “scooter fitness”, nuova disciplina
di total body work out studiata appositamente da due scooteresse
insegnanti ISEF, in cui potrete utilizzare come attrezzo
sportivo il vostro scooter!!!
Un’organizzazione ormai rodata e di successo grazie
allo staff della Mototagliatella, che da 8 anni raduna
migliaia di motociclisti a inizio maggio, e dall’animazione
di Jumbo entertainment.
Le iscrizioni sono aperte fino a pochi minuti prima della
partenza. Il pagamento della quota d’iscrizione
avverrà direttamente alla partenza del raduno,
il 28 settembre mattina.
Per informazioni: info@scooteresse.it
oppure A.P.E.M. CAVEYA, tel. 0543-921122
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MILANO
16/9/2003: MANIFESTAZIONE CONTRO I DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
DI MOTO E MOTORINI IN LOMBARDIA, CONTRO I PEDAGGI AUTOSTRADALI
E PER LA SICUREZZA SULLE STRADE
16/09/03
La mattina del 16 settembre, in concomitanza
con l'apertura dell'EICMA (Esposizione Internazionale
Ciclo, Motociclo e Accessori), a partire dalle ore 11
davanti all'ingresso di Via Spinola della Fiera di Milano,
si terrà una manifestazione di motociclisti per
protestare contro il previsto divieto di circolazione
per tutte le moto ed i ciclomotori non Euro1/Euro2. Il
divieto, previsto in una delibera di prossima approvazione
della Regione Lombardia, sarà valido nei giorni
feriali del periodo novembre-febbraio e
nelle fasce orarie 8-10 e 16-19 nella cosiddetta "area
omogenea" (comprendente le zone di Milano, Como e
Sempione) e nelle provincie di Bergamo e Brescia. Scopo
della manifestazione sarà la consegna al Presidente
della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, di una lettera
- sottoscritta dai motociclisti - che intende spiegare,
citando studi e ricerche autorevoli sull'argomento, perché
vietare la circolazione di moto e ciclomotori, anche se
non conformi alle più recenti direttive europee
sulle emissioni, sia un atto inutile e addirittura controproducente.
L'inquinamento atmosferico, a Milano come altrove, dipende
in buona misura anche dal traffico, ma la
quota imputabile alle due ruote a motore è estremamente
bassa e favorire l'uso di questi veicoli contribuirebbe
certamente a ridurre il traffico ed i suoi effetti nocivi.
Senza dimenticare che bollo e assicurazione si pagano
anche quando è vietato circolare.
In considerazione della prevista presenza del Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi,
nel corso della manifestazione verranno toccati anche
altri temi, particolarmente sentiti dai motociclisti:
la pericolosità dei guard rail, moderne ghigliottine
che ogni anno mutilano e uccidono decine di motociclisti,
le cattive condizioni delle strade e della seganletica,
che sono spesso la causa principale di incidenti anche
gravi, e l'ingiusto trattamento riservato in autostrada
ai motociclisti i quali -
caso unico in Europa - a fronte di un pedaggio identico
a quello delle autovetture, non ricevono alcuno dei servizi
assicurati alle altre categorie di utenti (gommista, meccanico,
soccorso, ecc.).
La manifestazione è promossa dal Coordinamento
Motociclisti con la collaborazione di Pista Libera e Associazione
Motociclisti Incolumi.
Chi desidera contribuire alla raccolta di firme può
scaricare la lettera per il Presidente della Regione Lombardia,
elaborata da Andrea Trentini, dall'indirizzo:
http://www.atrent.it/motoblocchi/lettera.pdf.
INVITIAMO TUTTI MOTOCICLISTI A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE
PER DIFENDERE IL LORO DIRITTO AD USARE LA MOTO. LE ORE
DI LAVORO SACRIFICATE OGGI PER FAR SENTIRE LA PROPRIA
VOCE SONO UN INVESTIMENTO NELLA LIBERTA' DI DOMANI..
Coordinamento
Motociclisti
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Nuovo
Tmax versione 2004!
09/09/03
Ecco finalmente la prima immagine
dell'attesissimo Tmax nuova versione.
Anche se a prima vista cambia poco, sono invece molti
gli aggiornamenti al fine di ottimizzare l'equilibrio
fra guida e prestazioni, qualità che caratterizzano
il Tmax fin dall'esordio.
Un pizzico di delusione quinidi per chi si aspettava un
modello interamente nuovo, ma soddisfazione per i 'vecchi'
proprietari che non vedono il loro modello troppo svalutato
e attenzione da parte di tutti noi per valutarne gli aggiornamenti.
Si è lavorato sul propulsore, dotandolo d'iniezione
elettronica e aumentando di poco la compressione,
ottenendo maggiore potenza e minore inquinamento.
Si è quindi adeguata la ciclistica, montando una
nuova forcella con steli
da 41mm, abbinata ad una coppia
di freni a disco. Nuovi i cerchi a cinque razze
e i pneumatici di tipo radiale,
con al posteriore una ruota da
15 pollici, contro i 14 del precedente modello
con un pneumatico maggiorato.
Si è infine agito sulla dotazione, con un nuovo
cruscotto, un sistema antifurto
nella chiave d'avviamento, il freno
di stazionamento ed un nuovo rivestimento per la
sella.
Ecco i dati numerici che contraddistinguono la nuova versione:
• Rapporto di compressione:
10,9:1 (10,1:1)
• Potenza massima:
32.6kW (29,4 kW) a 7.500
giri/min (7.000 giri/min)
• Coppia massima: 47.6Nm
(45,8 Nm) a 6.250 giri/min
(7.000 giri/min)
• Pneumatico posteriore:
160/60-15 (150/70-14)
• Sospensione anteriore:
Forcella teleidraulica steli 41mm (38mm)
• Freno anteriore:
2 dischi 267 mm (1 disco
282mm)
• Peso a secco: 205
Kg (197 Kg)
In distribuzione a partire da dicembre nei seguenti colori:
Silver 3, Dark grayish blue metallic E, Mat blue metallic
2, Black metallic X
Questi in sintesi gli aggiornamenti, in attesa di mostrarvi
e raccontervi tutto in diretta dal Salone di Milano.
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1°
raduno Club MaxiScooter "Garibaldini".
04/09/03
Domenica 03/08/2003, nell’edizionedi
“Essere a Sveria 2003” che ha come motto “Essere
in Movimento” siamo riusciti a realizzare il I Raduno
di MaxiScooter nel meridione. Il Club “Garibaldini”
vanta già dalla nascita 45 iscritti, grazie all’impegno
del Presidente Caligiuri Francesco. I partecipanti provenienti
da tutta la Calabria sono stati numerosi e hanno garantito
al successo dell’iniziativa che sicuramente si ripeterà
anche nei prossimi anni. L’incontro del raduno si
è svolto a P.zza G.Marconi e dopo una piacevole
colazione offerta dal Comune e alla consegna ad ogni partecipante
di una bandana con lo stemma del Club, si è partito
per raggiungere la Sila attraversando numerosi paesi per
concludersi al Ristorante “Granaro” per degustare
prodotti tipici Calabresi.
Il Presidente Francesco
Caligiuri
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Pedaggi
autostradali: in Italia i motociclisti pagano più
di tutti
02/08/03
Lunardi annuncia aumenti dei pedaggi
autostradali, Tremonti frena, gli italiani guardano e
aspettano preoccupati. Intanto l'AISCAT, l'associazione
che riunisce le società concessionarie, in un comunicato
stampa afferma che "le tariffe autostradali italiane
sono tra le più basse d'Europa a fronte di una
rete tra le più sicure e confortevoli", proponendo
un paragone impossibile con paesi come la Grecia (dove
peraltro la rete autostradale è in rapida ristrutturazione,
grazie ai fondi europei), il Portogallo, l'Ucraina e l'Ungheria;
bontà loro, citano anche Francia e Spagna. Però
"dimenticano" di dire che le autostrade francesi
sono in assoluto le migliori in Europa per livello di
manutenzione e qualità dei servizi, mentre nel
paese iberico lo stato sta realizzando da alcuni anni
- con manifesto disappunto delle concessionarie - una
rete alternativa di autostrade gratuite di altissimo livello.
Quanto all'affermazione che la rete italiana sarebbe tra
le più sicure e confortevoli, viene il sospetto
che i dirigenti dell'AISCAT si spostino soltanto in elicottero
o che il loro vocabolario non contempli la parola "vergogna".
La gestione della rete autostradale nel nostro paese è
paragonabile ad una forma di taglieggiamento, dal momento
che è quasi impossibile ricorrere a percorsi alternativi
senza allungare in maniera inaccettabile i tempi di percorrenza.
Del resto basta vedere quello che succede ogni volta che
- prevedibilmente - alcuni milioni di autovetture si riversano
sulle nostre autostrade in concomitanza con le ferie estive
o altre importanti festività nazionali: code di
ore ai caselli, ingorghi biblici, migliai di persone sequestrate
per ore sotto il sole cocente o esposte al rischio di
restare assiderate. Quando finalmente si riesce ad uscire
da uno di questi gironi danteschi, il pedaggio (ma sarebbe
meglio chiamarlo pizzo) viene sempre preteso, benché
sia evidente la mancata prestazione del servizio. In tutto
questo, i motociclisti sono gli utenti peggio trattati.
Essi infatti pagano l'identico pedaggio degli automobilisti
(ma in Francia pagano il 60%, in Austria il 70%, in Grecia
il 50%) ma per loro non sono previsti servizi: niente
meccanico, né gommista, né elettrauto; niente
ricambi, né carro soccorso attrezzato per il trasporto
delle moto, niente parcheggi e nemmeno il Telepass. Di
corsie riservate, almeno alle stazioni più importanti,
neanche a parlarne: anzi, ancora capita di vedere il cartello
di divieto di transito alle moto nelle corsie Viacard-Fastpay.
Un anno fa il ministro Lunardi, intervistato sull'argomento,
si era detto disponibile ad esaminare la questione: a
quanto pare deve essersene dimenticato. Dovremo lanciare
una massiccia campagna per l'autoriduzione del pedaggio?
Va bene, ma poi non si dica che vogliamo fare i furbi.
"Riccardo Forte"
Coordinamento
Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 ROMA tel/fax 0658201177
E-mail: info@cmfem.it,
forte@cmfem.it,
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Sito web: www.cmfem.it
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Colaninno
riporta in Italia la Piaggio?
29/07/03
In anni di mondializzazione e produzioni
decentrate potrebbe far sorridere, ma, affettivamente,
fa piacere che un mito come Vespa ritorni alle sue origini
nazionali.
Pare infatti definito l'accordo fra l'attuale azionista
di maggioranza del gruppo Piaggio: il fondo tedesco Morgan
Grenfell Private Equity e la società IMMSI di Roberto
Colaninno, dopo la firma preliminare apposta venerdì
25 luglio.
Tornerà quindi in Italia (anche se le percentuali
proprietarie sono più articolate) un patrimonio
storico e culturale, oltre che economico, di valore inestimabile,
pur gravato da un indebitamento vicino ai 600 milioni
di Euro, con un pool di Banche.
Naturalmente si tratta del passaggio da un gruppo finanziario
ad un altro, ed è difficile immaginare se e quanta
passione per gli scooter vi si possa trovare.
La nostra speranza è che i tecnici ed il marketing
Piaggio siano messi nelle migliori condizioni per sfornare
mezzi innovativi e fantasiosi come, soprattutto nell'ultimo
periodo, abbiamo visto e che non prevalgano invece speculazioni
finanziarie di breve periodo che non farebbero certo bene
all'immagine del gruppo Derby, Gilera, Piaggio, Vespa.
Insomma speriamo che a Colaninno piaccia 'guidare' la
Vespa e lo faccia con la stessa passione degli altri 'semplici'
proprietari.
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Modifiche
al Codice della Strada
22/07/03
Ecco
il testo della lettera inviata dal Coordinamento Motociclisti
ai parlamentari della Commissione Trasporti riguardo alle
modifica al decreto Lunardi sul Codice della Strada.
"Gentile
onorevole,
constatiamo con grande disappunto che, benché si
tratti di una materia di enorme importanza per il Paese
e soprattutto per i cittadini italiani, il codice della
strada continua ad essere sottratto alla discussione parlamentare
per essere modificato attraverso il ricorso, reiterato
ed ingiustificato, allo strumento del decreto legge. Come
abbiamo più volte denunciato, in questo modo non
è possibile realizzare un testo legislativo efficace
e razionale, ma soltanto un coacervo di provvedimenti
pasticciati, irrazionali e spesso in contrddizione tra
loro. Già il precedente codice varato nel 1992
aveva evidenziato negli anni questi difetti, tanto da
richiedere frequenti correzioni; ora, a causa del percorso
frettoloso che il governo ha scelto, ci avviamo a
percorrere la stessa strada. I primi segni si sono già
visti nei mesi passati, e gli altri non tarderanno a mostrarsi
in tutta la loro evidenza.
Indubbiamente è nelle prerogative del governo e
del parlamento stabilire l'agenda dei lavori, perciò
noi non abbiamo la pretesa di imporre quelle che, anostro
modo di vedere, dovrebbero essere le priorità.
E' certo però che i cittadini terranno nel dovuto
conto il peso che governo e parlamento hanno dato alle
varie materie in discussione, in relazione all'interesse
generale, e faranno le scelte
che riterranno più opportune quando sarà
il momento di esprimersi attraverso il voto.
La circolazione stradale nel nostro paese è ormai
diventato un problema di gravità pari a quella
di una calamità naturale e il fatto che venga affrontato
in maniera così sbrigativa e raffazzonata, mentre
altri provvedimenti, le cui ricadute sulla vita quotidiana
degli italiani sono enormemente più lievi, hanno
ricevuto fino ad oggi ben altra attenzione, non può
che essere motivo di scontento e di delusione.
Ma, come dice un vecchio adagio, bisogna fare buon viso
a cattivo gioco. Perciò, pur profondamente amareggiati
per i motivi sopra esposti, coltiviamo ancora qualche
speranza che, da parte del Parlamento, vi sia la volontà
di ascoltare la voce dei cittadini.
Sapendo che nei prossimi giorni saranno in discussione
alla Camera numerosi emendamenti al decreto Lunardi sul
Codice della Strada, in vista della sua conversione in
legge, desideriamo chiederle di sostenere le modifiche
che qui sotto proponiamo.
•
Casco (art. 171):
ben pochi se ne sono accorti, ma le sanzioni previste
per chi non indossa il casco, oltre ad essere discriminatorie
nei confronti dei motociclisti, puniti in maniera ben
più pesante di chi non fa uso della cintura di
sicurezza, sono anche irragionevolmente severe. Infatti,
mentre chi viene sorpreso senza cintura (condizione meno
evidente di quella di chi non indossa il casco, cosa che
rende più facile l'elusione dei controlli) subisce
una contravvenzione accompagnata dalla decurtazione di
5 punti, chi omette di indossare il casco (o non lo allaccia
correttamente), è soggetto al pagamento della stessa
sanzione, alla sottrazione di 3 punti ed al fermo amministrativo
del veicolo per 30 giorni! Negli ultimi anni molte famiglie
si sono dotate di un ciclomotore o di una motocicletta
per risolvere i problemi di mobilità nelle città
sempre più soffocate dalle automobili: imporre
il fermo amministrativo significa impedire a tutti gli
altri componenti della famiglia di farne uso. Già
questo appare palesemente ingiusto e vessatorio oltre
che probabilmente incostituzionale; inoltre, la più
immediata conseguenza sarà quella di costringere
l'intera famiglia ad
utilizzare l'automobile, contribuendo così ad aumentare
traffico ed inquinamento.
Un'altra innovazione, a nostro avviso ingiustificata e
che mortificherà un'area di mercato ed una fetta
di consumatori che avevano appena cominciato ad emergere,
è l'introduzione del casco obbligatorio anche per
quanto riguarda i motoveicoli a 3 o 4 ruote (salvo il
caso in cui siano dotati di carrozzeria chiusa o cellula
di sicurezza a prova d'urto, impropriamente definita nel
decreto "prova di crash": serve ricordare che
i testi di legge vanno scritti nella lingua ufficiale
della Repubblica?). Questi mezzi, comunemente noti con
il nome di "Trike" se a tre ruote (il nome è
americano, come l'origine di questi veicoli, costituiti
da un retrotreno di derivazione automobilistica ed un
avantreno-posto guida motociclistico) e "Quad"
o "ATV" (abbreviazioni, rispettivamente, di
quadriciclo e All Terrain Vehicle, veicolo per tutti i
terreni), hanno caratteristiche tali da rendere superfluo
l'uso del casco, per varie ragioni che, per brevità,
non possono qui essere illustrate in maniera dettagliata.
E' importante notare però che le caratteristiche
fisiche e dinamiche dei "trike", nonché
il loro peso e la posizione di conducente e passeggeri,
rendono estremamente
improbabile che, in caso di incidente, questi possano
riportare lesioni alla testa. Le possibilità che
ciò avvenga non sono certamente superiori a quelle
di una caduta nel bagno di casa o per le scale: secondo
logica, dunque, si dovrebbe imporre il casco anche in
questi frangenti.
Per quanto riguarda i "quad" o "atv",
oltre a quanto già detto per i "trike",
va tenuto conto del fatto che questi veicoli hanno prestazioni
limitate per legge (non possono superare la velocità
di 80 km/h) e la loro destinazione è soprattutto
cittadina o rurale, comunque a breve raggio. Il principale
vantaggio di questi mezzi è che hanno ingombri
e prestazioni analoghi a
degli scooter di piccola cilindrata ma, avendo quattro
ruote, sono una valida soluzione per chi, per scelta o
per invalidità, non può fare uso di mezzi
a due ruote. Negli ultimi mesi questi veicoli stavano
cominciando a conquistare crescenti fette di mercato,
pur rimanendo in una nicchia, ed è indubbio che
il loro successo era dovuto anche al fatto di non richiedere
l'uso del casco. L'estensione di tale obbligo avrà
sicuramente un impatto negativo sui volumi di vendita
di questi mezzi, senza peraltro dare un contributo apprezzabile
alla sicurezza stradale.
CHIEDIAMO QUINDI :
1 - LA CANCELLAZIONE DELL'OBBLIGO DEL CASCO SUI MOTOVEICOLI
A 3 O 4 RUOTE ("Trike" o tricicli, "Quad"
o "ATV")
al comma 1 sostituire la parola "motoveicoli"
con la parola "motocicli" e aggiungere di seguito
le parole ", anche se dotati di carrozzino laterale";
al comma 1-bis, lettera a), togliere le parole "dotati
di carrozzeria chiusa";
al comma 1-bis, lettera b), sostituire le parole "a
due o tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova
di crash" con le parole "a due ruote dotati
di cellula di sicurezza a prova di collisione";
2 - LA CANCELLAZIONE DELLA SANZIONE ACCESSORIA DEL FERMO
AMMINISTRATIVO E L'EQUIPARAZIONE DELLE SANZIONI PREVISTE
PER IL MANCATO USO DI CASCO E CINTURE:
al comma 3 aggiungere le parole: "Se la violazione
è commessa da conducente minorenne,";
•
Uso delle luci
nella marcia diurna (artt. 152 e 153)
Empiricamente, a qualcuno potrà sembrare utile
e vantaggioso, ai fini di una maggiore sicurezza di marcia,
tenere le luci accese di giorno ed in condizioni di visibilità
normale. In realtà, questo non è mai stato
dimostrato, mentre ci sono numerose ricerche che evidenziano
l'assoluta inutilità e, per certi versi, addirittura
gli effetti controproducenti di questa misura. Nè
appare appropriato fare paragoni con certi paesi scandinavi
(Svezia e Finlandia) dove tale obbligo vige da svariati
anni. Infatti in quei paesi non solo le condizioni di
visibilità e di luce sono spesso insufficienti,
soprattutto nel periodo invernale, ma le caratteristiche
delle strade (in gran parte ampie e diritte) e la bassa
densità del traffico fanno sì che non sia
possibile - se non in minima parte - applicare in Italia
le esperienze lì condotte. Questo sul piano generale.
C'è però un aspetto della questione che
per noi, in quanto motociclisti, è fonte di preoccupazione
e inquietudine. Come sicuramente anche lei avrà
avuto modo di notare in passato, generalmente i motociclisti
da sempre viaggiano con il faro acceso, pur senza esservi
obbligati dalla legge. Addirittura alcuni anni fa, quando
entrò in vigore il Nuovo Codice della Strada (allora
il Ministro dei Trasporti era Tesini), la norma era stata
modificata per PROIBIRE l'uso diurno delle luci, provocando
una pioggia di proteste da parte dei motociclisti, subito
colpiti da severissimi Carabinieri pronti a far rispettare
la norma. In seguito, questa venne modificata rispristinando
l'obbligo nelle ore serali e notturne e in tutti i casi
di scarsa visibilità e consentendone l'uso
facoltativo nelle ore diurne. In tutto il mondo i motociclisti
viaggiano con il faro acceso per distinguersi dagli altri
veicoli. Anche se, in realtà, tenere il faro acceso
di giorno non rende meglio visibili agli altri utenti
della strada, certamente permette di capire se il veicolo
che che sta arrivando è una moto o altro. Questo
elementare principio di "autodifesa" dei motociclisti
ha funzionato abbastanza bene (anche se, dopo un incidente,
la giustificazione più frequente dell'automobilista
è "non ti ho visto") finché non
è diventato obbligatorio per tutti.
Adesso che le strade sono "adornate" dalle luminarie
di auto, moto, autobus e camion, distinguere una moto
da un altro veicolo non è più possibile.
Anzi, molto spesso le moto "annegano" in un
oceano di luci e nessuno le nota più. Soprattutto
nessuno le nota più in tempo per evitarle.
Ci sono altre conseguenze negative di questa misura, come
il maggior consumo di carburante, la più rapida
usura degli accumulatori e la conseguente loro sostituzione
più frequente, l'ulteriore contributo al riscaldamento
ambientale, l'effetto "luminescenza", ecc. Sono
però tutti argomenti che, pur importanti, non intendiamo
sviscerare ora. Quel che ci interessa è creare
condizioni di maggiore sicurezza per i motociclisti.
CHIEDIAMO IL RIPRISTINO DELLA PRECEDENTE FORMULAZIONE
DEGLI ARTT.152 E 153 DEL D.LEG. 30/4/1992 n.285
===
•
Contestazione
immediata delle violazioni (art. 201)
L'incremento del numero di casi in cui è possibile
non procedere alla contestazione immediata, con l'aggiunta
dei seguenti casi:
- impossibilità di raggiungere un veicolo lanciato
ad eccessiva velocità;
- attraversamento di un incrocio con il semaforo indicante
la luce rossa;
- sorpasso vietato;
rappresenta una contraddizione palese e grossolana dello
spirito (dichiarato) con cui il decreto è stato
concepito. A cosa serve introdurre la patente a punti,
la cui efficacia è determinata dalla contestazione
delle violazioni sul posto, se allo stesso tempo si
consente di omettere tale procedura? Oltretutto le violazioni
per le quali viene a cadere l'obbligo di contestazione
immediata sono tra le più gravi e pericolose. Dunque,
se un automobilista passa con il rosso a velocità
sostenuta, si consente alle forze di polizia di limitarsi
ad annotarne il numero di targa, lasciando così
che il pericolo costituito dalla sua condotta continui
a sussistere finché non deciderà di fermarsi
o verrà fermato dall'incidente che egli stesso
avrà provocato. In questo modo viene meno l'attività
di prevenzione e si permette a chi dispone di sufficienti
mezzi finanziari di ignorare le regole fondamentali della
circolazione e della convivenza civile, e si annulla fin
dal suo nascere qualsiasi effetto deterrente derivante
dal meccanismo della patente a punti. In compenso, unica
nota "positiva", è assicurato l'incremento
dei proventi delle contravvenzioni, grazie al pesante
aumento delle sanzioni. Va inoltre considerato che la
contestazione immediata - peraltro abituale in tutti i
paesi del mondo, anche in quelli comunemente considerati
meno sviluppati del nostro - spesso consente di accertare
altre irregolarità (per esempio lo stato di ebbrezza)
e perfino di condotte criminose (furto dell'auto, guida
senza patente o con patente revocata, ecc.).
CHEDIAMO CHE VENGA RIPRISTINATO L'OBBLIGO DI CONTESTAZIONE
IMMEDIATA PER TUTTE LE VIOLAZIONI
•
Infine, avendo appreso
dagli organi di informazione l'esistenza di una proposta
che introdurrebbe l'obbligo di versare una cauzione in
caso di ricorso, dichiariamo la nostra assoluta contrarietà.
L'obbligo di cauzione, in un paese come il nostro dove
i tempi della giustizia superano regolarmente ogni limite
di ragionevolezza e gli errori dello Stato e dei suoi
organismi periferici a danno dei cittadini sono all'ordine
del giorno (basti ricordare le cosiddette "cartelle
pazze", le richieste di pagamento di tasse automobilistiche
non dovute o già pagate, le multe "impossibili"
e le "targhe clonate", eccetera) rappresenta
niente altro che una ulteriore dimostrazione di prepotenza
ed una probabile lesione del diritto costituzionale alla
difesa.
Confidando nel suo interessamento, restiamo a sua disposizione
per ogni chiarimento.
Cordiali saluti
Coordinamento Motociclisti
il presidente Riccardo Forte"
Coordinamento
Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 ROMA tel/fax 0658201177
E-mail: info@cmfem.it,
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Sito web: www.cmfem.it
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In
pista con il Tmax 500 alla Yamaha Fest
15/07/03
IL YAMAHA fest è ormai divenuto
un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati ed
utenti della marca dei tre diapason.
Quest'anno, su richiesta del TMAX
club, la festa sarà estesa ufficialmente
al prodigo
ramo degli scooter ed il TMAX 500 avrà il privilegio
di avere 2 sessioni in pista interamente a lui dedicate.
Quindi gli appassionati proprietari del fortunato scooter
di Iwata potranno vivere una nuova esperienza e confrontarsi
con nuovi obbiettivi.
L'evento è programmato per Sabato 19 e domenica
20 luglio prossimi e quelli che volessero partecipare
sono invitati a collegarsi con il sito www.tmaxclub.it
per rilasciare i dati personali. BUONA PISTA A TUTTI !!
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Dal
Giappone: R5 Club Asozan
10/07/03
Riceviamo una segnalazione direttamente
dal Giappone riguardante questo Club di appassionati proprietari
di Yamaha Tmax 500, che loro chiamano sportivamente 'R5'.
Al di là delle difficoltà linguistiche,
il sito merita sicuramente una visita per le bellissime
special come quella che vedete qui a fianco e per i panorami,
le gite e tante altre cose interessanti. Questo il link:
www.geocities.jp/asozan_r5
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Difendiamo
i nostri diritti!
26/06/03
I
motociclisti, questo lo sappiamo tutti, non hanno mai
goduto di particolare benevolenza, fin dagli albori del
motociclismo ed in
ogni parte del mondo. Vuoi perché - soprattutto
agli inizi - erano considerati gente bizzarra (chi glielo
fa fare ad andare in giro su un arnese instabile e rumoroso,
quando potrebbero viaggiare su mezzi ben più comodi?)
e perennemente sporchi di grasso e polvere, vuoi perché
una certa filmografia li ha sempre dipinti a tinte alquanto
fosche. Poi c'è stato un periodo - più o
meno dai "favolosi anni '60" fino alla metà
degli anni '70 - durante il quale sono stati quasi dimenticati.
Probabilmente quella è stata l'epoca migliore per
gli appassionati delle due ruote, liberi di andarsene
in giro senza troppi obblighi e preoccupazioni e nella
sostanziale (e a volte eccessiva) indifferenza delle istituzioni.
Poi quel periodo è finito e gli occhi del governo
hanno cominciato ad osservarci con intenzioni non sempre
benevole e talvolta piuttosto rapaci. Questa tendenza
è andata facendosi via via più marcata e
sono arrivati i primi segnali: IVA pesante, aumento del
bollo e dei passaggi di proprietà, una-tantum e
tasse varie e fantasiose, divieti e nuovi obblighi...
Il processo di unificazione europea ha portato con sé
gioie e dolori per tutti, ma per i motociclisti italiani
i dolori - o le preoccupazioni - sono stati sicuramente
più evidenti delle gioie, anche perché -
a differenza dei loro omologhi degli altri paesi - non
avevano un'organizzazione (la FMI, come pure le altre
federazioni nazionali, non ha mai brillato in questo campo)
che ne tutelasse i diritti e ne rappresentasse le istanze.
Per questo, nel giugno 1991, è nato il Coordinamento
Motociclisti che, due anni dopo, ha aderito alla FEM (oggi
FEMA), organo di rappresentanza dei motociclisti europei
nei confronti delle istituzioni comunitarie (Commissione
e Parlamento).
Nel corso di questi dodici anni, il CM si è fatto
conoscere nell'ambiente motociclistico come in quello
istituzionale e, nonostante le scarsissime risorse economiche
ed umane, è riuscito ad ottenere alcuni importanti
risultati e a mettere in luce alcune questioni a lungo
ignorate o sottovalutate perfino tra i motociclisti. Tra
queste, merita senz'altro di essere ricordato il problema
dei guard rail, di cui si è parlato recentemente
anche in una puntata del programma televisivo "Report",
realizzata appunto con la collaborazione del Coordinamento
Motociclisti.
Ora nuovi problemi si profilano per i motociclisti italiani:
la decisione della Polizia Stradale di Savona di imporre,
su alcune strade della
provincia, limiti di velocità differenziati per
moto e auto (rispettivamente 60 e 80) e scortare, dopo
averli riuniti in gruppi, i motociclisti che vi transitano;
si vocifera di provvedimenti analoghi nel Veneto; in ampie
aree dell'Emilia Romagna e della Lombardia e in vari comuni,
soprattutto nel periodo invernale, i divieti di circolazione
colpiscono indiscriminatamente le due ruote a motore;
per non citare il controllo dei
gas di scarico, di cui si parla con sempre maggiore insistenza,
l'annosa questione dei pedaggi autostradali, la cronica
carenza di spazi di sosta nelle città, il disastroso
stato delle strade, lo scarso numero di circuiti dove
sfogare in sicurezza la propria passione ed il loro costo
proibitivo, eccetera. Insomma, andare in moto sta diventando
sempre più fonte di pensieri e preoccupazioni.
Eppure, sembra che i motociclisti italiani non se ne cruccino
molto.
Alcuni mesi fa, in Svizzera, si è diffusa la notizia
che il governo avesse allo studio l'ipotesi di introdurre
durissime misure repressive, tra
cui la limitazione meccanica della velocità delle
moto a 80 km/h: è bastato che si diffondesse questa
voce, perché motociclisti e operatori (concessionari,
rivenditori di accessori, meccanici) si organizzassero
per contrastare i piani del governo. In poche settimane
è nata un'associazione per i diritti dei motociclisti
(IG-Motorrad) che ha raccolto ben 210.000 firme e alcune
migliaia di soci ed ha organizzato una manifestazione
di protesta che, lo scorso 17 maggio, ha visto confluire
a Berna 35.000 motociclisti da ogni angolo del paese,
provocando il blocco quasi totale della rete autostradale
elvetica.
In Italia invece è un tutto un fiorire di nuove
associazioni: contro il caro-piste, contro i guard-rail,
contro il caro-assicurazioni e così via. Nella
maggior parte dei casi, esaurita la spinta dell'entusiasmo
iniziale, queste organizzazioni sopravvivono in ambito
locale oppure scompaiono nel nulla, mentre i problemi
restano.
Il nostro paese, con circa nove milioni di veicoli a due
ruote, ha un potenziale enorme in termini di potere contrattuale
e capacità di influenza sulle politiche della mobilità
e su tutto ciò che gravità intorno ad essa,
ma non riesce fare nemmeno quello che fanno gli amici
svizzeri.
L'Italia può a ragione fregiarsi del titolo di
"patria del motociclismo": qui sono nati i marchi
che hanno fatto la storia della moto, qui i campioni,
le corse, i circuiti, le innovazioni tecniche ed i progettisti
più celebrati. Molti italiani, quando escono di
casa ed inforcano la loro moto, si sentono depositari
di questo patrimonio tecnologico e sportivo e spesso lo
dimostrano esagerando su qualche invitante strada statale
(e sarebbe bene che se ne astenessero); gli stessi però
si adattano senza discutere (o, al massimo, mugugnando
sommessamente) ad ogni
ingiustizia o vessazione di cui sono sempre più
spesso fatti oggetto. E non si rendono conto che, così
facendo, non solo rinunciano ai loro diritti sacrosanti,
ma contribuiscono alla progressiva distruzione di un patrimonio
che è anche culturale.
Sembra proprio che gli italiani siano incapaci di organizzarsi
e di rivendicare i loro diritti, preferendo trovare, di
volta in volta, una soluzione individuale ("scorciatoia")
ai problemi. Alla faccia di quel detto che recita: "l'unione
fa la forza".
Ma cambiare è possibile, purché se ne abbia
la volontà. Il Coordinamento Motociclisti è
nato per questo, ma ha bisogno del sostegno di tutti,
nell'interesse di tutti. Non ha partiti alle spalle, né
interessi economici, ma solo la voglia di far rispettare
i motociclisti ed i loro diritti, perché i motociclisti
non sono cittadini di serie B.
Questa lettera vuole essere un invito a tutti - singoli
motociclisti, gruppi, associazioni, aziende e stampa del
settore - a fare ciascuno la sua parte per sostenere il
CM e metterlo in condizione di far pesare la NOSTRA voce.
Alternative, purtroppo, non ce ne sono.
Riccardo Forte,
presidente del Coordinamento Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 ROMA tel/fax 0658201177
E-mail: info@cmfem.it,
forte@cmfem.it,
coordmotociclisti@compuserve.com
Sito web: www.cmfem.it
L'iscrizione al CM può essere effettuata tramite
versamento o bonifico sul C/C postale n.57626004 intestato
a Associazione Coordinamento Motociclisti, ABI 07601 CAB
03200, indicando recapito e dati anagrafici. Quote: Simpatizzante
5 euro, Ordinario 15 euro, Sostenitore 30 euro (indicare
taglia per felpa o maglietta)
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PROVA
IN PISTA IL PEUGEOT JET FORCE!
12/06/03
Quattro domeniche in pista per testare
in anteprima le qualità del supersportivo modello
della Casa del leone.
• 15 giugno 2003,
Pista Happy Valley, S.S. 16 Adriatica, 74, Pinarella di
Cervia (RA)
• 22 giugno 2003,
Pista Le Sirene, Via Ivrea, 41, Cavaglià (BI)
• 29 giugno 2003,
Pista Azzurra, Strada Prov.le Jesolana , Lido di Jesolo
(VE)
• 6 luglio 2003 Pista
Big Kart, Via G. Di Vittorio, Rozzano (MI)
Dopo l'emozionante esperienza vissuta sul circuito
kart di Cipro, Peugeot ha pensato bene di offrire
a tutti gli appassionati l'ebbrezza della pista con JetForce.
Le prove si svolgeranno dalle 9 alle 18:30 sotto la supervisione
di un Istruttore Federale e con la piena garanzia di sicurezza
e serietà di Peugeot Motocycles (ad ogni tester
verranno forniti corpetto, ginocchiere, gomitiere, guanti
e casco). Ma non finisce qui, avrai a disposizione un
Open Bar, spogliatoi, servizio ristoro e a tutti i partecipanti
splendidi gadget in omaggio.
Per prenotare entra in un concessionario Peugeot o vai
su Jetforce.it
oppure chiama il numero verde 800-015800*.
CyberScooter sarà presente
alla giornata del 6 luglio e invita tutti i soci e i lettori
a partecipare prenotando prima possibile.
* Portati un documento d’identità,
età minima 14 anni, i minorenni devono essere accompagnati
da un genitore o tutore legale, e ricorda, se vuoi provare
la potenza del 125 dovrai essere munito di patente A.
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1°
RADUNO MAXISCOOTER "GARIBALDINI" (CZ)
10/06/03
Soveria Mannelli
03/08/2003
Ciò che vi andiamo a presentare è l'evento
più importante mai organizzato in Calabria. L'iniziativa
parte da un piccolo paese della Presila: Soveria Mannelli
"la città dell idee". Con grande soddisfazione
che il Club Invita i Soci e non a partecipare al primo
"incontro di maxiscooter". Occasione questa,
per vivere insieme le emozioni che questi mezzi possono
offrire, ma soprattutto di conoscere nuovi paesaggi, nuove
città, nuove strade, nuovi amici al tanto divertimento.
Il Presidente: Francesco
Caligiuri
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YAMAHA
TMAX 500 'BLACK EDITION'
29/05/03
Mentre in Italia si fantastica su
possibili nuove versioni del'apprezzato megascooter giapponese:
tre cilindri, 600cc o 750cc ad iniezione, ruote da 15"
etc, tutte notizie assolutamente non
confermate dall'importatore italiano, nella sua
patria natale è stata presentata una versione denominata
“XP500C TMAX Black Edition".
Non vi precipitate nelle Concessionarie sottocasa perché
al momento non ne è prevista l'importazione, ma
non è detto che 'facendo pressione' Belgarda non
lo prenda in considerazione.
La novità è ghiotta solo dal punto di vista
estetico, visto che le modifiche rispetto alla versione
2003 si riducono ad una grafica differente della strumentazione,
al cupolino sportivo e ad un differente rivestimento della
sella, con il logo Tmax sullo schienalino. In compenso
la verniciatura mixa nero lucido e nero opaco, con un
risultato estetico veramente azzeccato e grintoso.
Il prezzo in Yen è praticamente lo stesso della
versione 'standard': 750.000, anziché 740.000.
Per ulteriori dettagli potete curiosare a questi link:
http://www.yamaha-motor.co.jp/news/2003-04-14/03_tmax-e.html
http://www.yamaha-motor.co.jp/mc/tmax-black/index.html
Un grazie a Marco
di Bolzano per la segnalazione!
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SCOOTER
RADUNO COSTA DE AZAHAR 2003 (SP)
22/05/03
Riceviamo e
pubblichiamo quest'invito dalla Spagna:
28 y 29 de junio.
-Organiza: Megascooter Club Castellón
-Lugar: Castellón (España), a 200 kms al
sur de Barcelona y 80 kms al norte de Valencia.
-Actividades: ruta “Montaña y Mar”,
con visitas a los castillos mas emblemáticos de
la provincia, como el de Villafames o Peñiscola,
por unas carreteras de impresionantes curvitas. No faltará
tiempo para un chapuzón en la playa, la emoción
de una tienta de vaquillas y otros juegos en scooter o
a pie. Por supuesto se disfrutará de la excelente
gastronomía de la zona.
- Nota: Será la primera Megascooter Concentración
de España.
Información: teléfono 670 271 587 (Gaizka
Garmendia)
E-mail: pantheon130@aolavant.com
Web: www.megascooter.info
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RADUNO
BENEFICO A BIELLA OASI ZEGNA
06/05/03
Il Vespa Club
Biella In collaborazione con: LAMBRETTA CLUB PIEMONTE
E VALLE D’AOSTA, MOTO CLUB AVILIANUM e con la partecipazione
straordinaria dei Volkswagen Maggiolini
organizza per: Domenica 18 Maggio
2003
"Due ruote per l'Orsa Maggiore"
Memorial Ernestino e Paolo
Programma:
8,30 - Ritrovo in Biella centro (Piazza Martiri della
Libertà).
11,00 - Partenza giro turistico per la valli Biellesi
, con destinazione Bielmonte - Oasi Zegna (30 km circa).
12,30 - Aperitivo.
13,00 - Sosta per il pranzo al sacco (non fornito), oppure
pranzo presso ristorante convenzionato (non compresa nella
quota d'iscrizione) Albergo Ristorante Bucaneve –
Bielmonte.
15,00 - Premiazioni e commiato.
La quota di iscrizione di 8 euro comprende: ricordo della
manifestazione, colazione, aperitivo ed una corsa gratuita
sul Rollbarun
Pranzo 15 euro.
La quota d'iscrizione sarà interamente devoluta
alla struttura realizzata dalla Lega Italiana per la Lotta
contro i Tumori, Sezione provinciale di Biella, Hospice
Orsa Maggiore.
LE ISCRIZIONI SONO APERTE A TUTTI I MEZZI PROVVISTI DI
DUE RUOTE E UN MOTORE D’EPOCA E MODERNE, E CHIUSE
AL RAGGIUNGIMENTO DI 350 ISCRITTI. SONO MOLTO GRADITE
LE PRENOTAZIONI.
Per informazioni:
www.vespaclubbiella.it
Email: biella@vespaclub.it
Longhi Nicola: Tel./Fax. 01521262
Bertoloni Mauro: Tel. 015474181
Meriglio Remigio tel. 3287542307
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro
che hanno partecipato alla scorsa edizione (2002) del
nostro raduno. La Vostra partecipazione ci ha permesso
di devolvere in beneficenza all’Hospice l’Orsa
Maggiore la somma di 3000 Euro.
Vi aspettiamo numerosi !!!!!
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IV
MEMORIAL SPADINO - Traforo del Monte Bianco, 22/3/2003
15/04/03
Confermando la tendenza degli anni
precedenti, è cresciuto ancora - siamo ormai a
quota settecento - il numero
dei motociclisti che lo scorso 22 marzo si sono ritrovati
ai piedi del Monte Bianco per partecipare alla quarta
edizione del Memorial Spadino. La manifestazione è
stata organizzata dal Coordinamento Motociclisti per ricordare
Pier Lucio "Spadino" Tinazzi
(il vigilante motociclista deceduto il 24 marzo del 1999
nel tentativo di strappare un automobilista alle fiamme
che avevano inveso la galleria) e per sollecitare le istituzioni
a fare di più nel campo della sicurezza stradale,
a cominciare dalla eliminazione dei guard rail, che rappresentano
una minaccia costante nei confronti dei motociclisti.
Come è stato ricordato durante la cerimonia, alla
quale era presente anche un'ottantina di "motard"
della Fédération Française des Motards
en Colére, molto attivi in Francia proprio su questo
fronte, sono almeno sette
i motociclisti che, nel corso del 2002, hanno
perso la vita a causa di un guard rail: tra questi,
la collaudatrice della Ducati Lea Bisceglie e l'ex importatore
HD e Triumph Carlo Talamo. Parole di rimprovero sono state
rivolte al governo per non essere stato capace - o non
averne avuto la volontà - di portare a termine
la riforma del Codice della Strada: la delega infatti
è ormai scaduta ed è concreto il rischio
che si debba ricominciare daccapo, con un ulteriore e
imprevedibile allungamento dei tempi. Non poteva mancare
un accenno alla nuova guerra appena cominciata, con un
richiamo ai valori di amicizia e tolleranza, da sempre
patrimonio dei motociclisti di tutto il mondo.
Terminata la cerimonia, i motociclisti si sono spostati
nel vicino piazzale della funivia dove l'associazione
dei commercianti ed il Comune di Courmayeur hanno offerto
loro uno spuntino a base di prodotti tipici locali che
sono stati, naturalmente, molto apprezzati.
Riccardo Forte
presidente Coordinamento Motociclisti
www.cmfem.it
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SCOOP:
PEUGEOT JET FORCE RACING
08/04/03
In attesa di rientrare in redazione
e pubblicare un ampio reportage sulla presentazione a
Cipro del nuovissimo scooter sportivo di Peugeot, un'anteprima
tratta dalle prove
sulla pista di Larnaca della versione 150cc 'racing' di
quello che potrebbe il essere il nuovo riferimento per
gli appassionati più grintosi. A risentirci presto
nella sezione Modelli.
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NUOVO
PIAGGIO X9 EVOLUTION
17/03/03
Periodo prolifico per il gruppo Piaggio:
dopo la Vespa Granturismo ed in attesa del Gilera Nexus,
ecco le prime immagini ed informazioni del nuovo X9
Evolution.
Arriva a fine marzo la versione 200 e a fine Aprile quella
da 500cc, entrambe già conformi alle normative
Euro 2, con 'evoluzioni' che spaziano dal''aspetto estetico
a quelli telaistici e di motore.
Tra le modifiche più appariscenti gli specchietti
retrovisori, verniciati nel colore della carrozzeria,
abbinati agli indicatori di direzione,
come sembra dettare la moda del momento. Al posto delle
'vecchie' frecce troviamo due griglie brunite, la sella
mostra una doppia cucitura e la coda disegna un diverso
andamento. Le modifiche comuni ad entrambe le versioni
continuano con i proiettori cromati, una 'V' più
slanciata fra i fari anteriori, nuovi loghi cromati e
nuove grafiche della strumentazione. Sempre accesi i fari
come vuole la legge dal gennaio 2003.
Venendo in particolare la versione da 198cc guadagna il
parabrezza reglolabile su
tre posizioni, la sella apribile con un pulsante nel retroscudo,
il catalizzatore a due vie ed il sistema ad aria secondaria
SAS.
Più sostanziosi gl'interventi al modello da 460cc,
che viene equipaggiato con una nuova forcella
da 41mm, nuovo cerchio posteriore
a 5 razze e nuove pinze flottanti
Brembo Serie Oro, per quanto riguarda la ciclistica.
Il motore dispone di una diversa mappatura della centralina,
nuove pulegge del cambio a variazione continua, il dispositivo
di autospegnimento motore in caso di caduta, oltre
ad una nuova marmitta e al carter motore che riprende
il design inaugurato dal Beverly 500.
Per quanto riguarda la dotazione, il sistema radio interfono
PICS viene montato di serie e la sella viene aperta da
un sistema radiocomandato
a distanza.
Non sono ancora stati comunicati i prezzi ma pensiamo
che non si discosteranno molto da quelli attuali e questa
è senz'altro una buona notizia. Del resto dopo
quasi 75.000 pezzi venduti nelle varie versioni, Piaggio
non ha certo intenzione di lasciare spazio alla concorrenza.
Vi rimandiamo prima possibile ad un test su strada per
toccare con mano e verificare l'Evolution nelle qualità
dinamiche.
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Eccola:
nuova Vespa Granturismo
25/02/03
Dopo alcune indiscrezioni e foto
'rubate' ai collaudatori nei pressi di Pontedera, ecco
la prima immagine ufficiale della Vespa del terzo millennio.
Si chiama "Granturismo",
un nome che evoca i modelli più prestazionali della
gamma Vespa, che dal 1946 ad oggi, totalizza ben 138 versioni.
Il non facile lavoro dei designer di Pontedera è
riuscito a sintetizzare le linee classiche della PX
con quelle più moderne della recente gamma ET4.
E così, come negli anni d'oro si ripropone la doppia
gamma, con due scocche, naturalmente in acciaio:
la prima più agile e compatta denominata ET4 nelle
cilindrate di 50, 125 e 150cc, e la Granturismo più
importante e turistica, disponibile da
fine Marzo in tutta Europa nelle cilindrate di
125 e 200cc.
I moderni propulsori già omologati Euro 2 sono
a quattro tempi, quattro valvole e dispongono di raffreddamento
a liquido. L'evoluzione si estende alla ciclistica, con
due freni a disco e le ruote
da 12 pollici.
Aspettiamo quindi con grande curiosità l'imminente
test di 'un mito viaggiante'.
Ancora sconosciuti i prezzi, che potrebbero non discostarsi
molto da quelli della linea Piaggio Beverly.
Naturalmente Granturismo non sostituisce, ma affianca,
la vendutissima PX, anche perché di quest'ultima
si vocifera un futuro modello con motore a quattro tempi
e cambio sequenziale, insomma dopo 57 anni, per Vespa,
il futuro rimane pieno di sorprese.
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Sostenete
il Coordinamento Motociclisti!
20/02/03
Cari
amici e compagni di strada,
ritengo inutile fare lunghi giri di parole che potrebbero
annoiarvi e forse avere anche un sapore un po' ipocrita,
per cui andrò subito al sodo. Il motivo per il
quale vi invio questo breve scritto è per chiedervi
di sostenere il Coordinamento Motociclisti e fare in modo
che possa continuare a svolgere la sua attività
- che, vi ricordo, prosegue senza interruzione dal 1991
- in difesa dei diritti dei motociclisti. Quando parlo
di diritti non mi riferisco soltanto a questioni annose
come quella dei pedaggi autostradali o dei sempre più
frequenti - e odiosi in quanto discriminatori - divieti
di circolazione per motivi ambientali, ma anche al problema,
sempre più grave, della sicurezza delle strade.
Come sapete, in questi anni non abbiamo mai abbassato
la guardia e abbiamo usato ogni mezzo di pressione per
portare alla pubblica attenzione questi argomenti. Abbiamo
fatto fare interrogazioni parlamentari, presentato reclami
alla Commissione Europea, ci siamo rivolti al governo,
ai ministri, ai parlamentari ed alle autorità locali.
Siamo riusciti in varie occasioni ad ottenere l'attenzione
di stampa, radio e televisione e qualche risultato si
è visto. Ma non è abbastanza, i problemi
che i motociclisti debbono affrontare quotidianamente
sono molti e richiedono un lavoro costante da parte di
tutti. Per questo abbiamo bisogno del vostro sostegno,
sia economico che pratico.
In parole povere, vi chiediamo di aderire - singolarmente
o come gruppo - al CM e di partecipare alle iniziative
che metteremo in campo di volta in volta.
Se deciderete di aderire individualmente, potrete scegliere
tra queste tre forme di iscrizione:
Socio simpatizzante:
solo tessera e adesivi, 5 euro/anno
Socio Ordinario:
tessera, adesivi e marsupio (oppure portadocumenti più
spilla), 15 euro/anno
Socio Sostenitore:
tessera, adesivi, marsupio (oppure portadocumenti più
spilla) e felpa (oppure due T-Shirt), 30 euro/anno
Il versamento della quota di iscrizione può essere
effettuato tramite bollettino postale sul C/C 57626004
oppure con bonifico bancario sul C/C 57626004 ABI 07601
CAB 03200.
Insieme al versamento vanno indicati i seguenti dati:
Nome, cognome, indirizzo completo, tel/fax/e-mail, luogo
e data di nascita, taglia per la felpa/maglietta, eventuali
dati aggiuntivi (tipo di moto, club di appartenenza, ecc.).
Vi ricordo che potete visitare il nostro sito all'URL
www.cmfem.it
(stiamo facendo alcuni aggiornamenti interessanti proprio
in questi giorni).
Vi ricordo anche che il 22
marzo
alle 15 ci troveremo, come avviene ormai da 4 anni, a
Morgex (AO) per andare insieme fino all'ingresso del tunnel
del Monte Bianco e ricordare Pierlucio "SPADINO"
Tinazzi, il motociclista che perse la vita nel tunnel
mentre tentava di salvare una persona rimasta bloccata
dal terribile incendio che distrusse la galleria. Spero
di incontrarvi lì. Ride Free
Riccardo Forte,
presidente del Coordinamento Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 ROMA tel/fax 0658201177
E-mail: info@cmfem.it,
forte@cmfem.it,
coordmotociclisti@compuserve.com
Sito web: www.cmfem.it
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Il
22 marzo "IV MEMORIAL SPADINO"
06/02/03
La manifestazione "IV Memorial
Spadino" in memoria di Pier
Lucio Tinazzi (detto "Spadino"), il motociclista
deceduto il 23/3/99 nel tunnel del Monte Bianco mentre
tentava il salvataggio di un camionista rimasto bloccato
dall'incendio sviluppatosi nella galleria, si terrà
il prossimo 22 marzo.
L'appuntamento è fissato alle ore 15 sulla piazza
del mercato di Morgex (AO), lungo la SS. 26.
Alle 15.30 partirà il corteo che raggiungerà
il piazzale davanti all'ingresso del traforo, dove si
svolgerà la cerimonia di commemorazione alla presenza
delle autorità.
A lato il volantino della manifestazione.
Riccardo Forte
Presidente Coordinamento Motociclisti
Via Camillo De Lellis 8 - 00151 Roma
Tel e fax 06.5820.1177
E-mail: info@cmfem.it
Sito web: http://www.cmfem.it
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IN
MOTORINO LIBERI E SICURI
30/01/03
Parte da Milano un grande Concorso per tutte le scuole
italiane. Una campagna per far ragionare i ragazzi sul
tema della sicurezza (e dei pericoli) sulle due ruote:
IN MOTORINO LIBERI E SICURI: un messaggio che i ragazzi
dovranno comunicare creando un sito web o un mms.
Per presentare contenuti, modalità e premi del
Concorso i promotori invitano la stampa ad una CONFERENZA
STAMPA giovedì 30 gennaio – ore 11,30 Sala
M - Palazzo delle Stelline - Corso Magenta 61 Milano
Relatori:
Pier Giuseppe Torrani - Presidente AIM-ReMida21
Alvise Ulrich – Direttore Motorino.it
Ludovico Grandi – Presidente ACI Milano
Claudio De Viti – Direttore del Settore Moto ANCMA
Guido Venturini – Direttore Generale Touring Club
Italiano
Partecipa il Testimonial:
Roberto Ungaro - Caporedattore Motociclismo
Interverranno:
Antonio Pinna Berchet – Segretario Generale Fondazione
3M
Nicola Poggio – Responsabile Marketing Piaggio Italia
Magda Musso – Responsabile Pubblicità TIM
Il Concorso è promosso dai due portali:
ReMida21
il portale per le scuole di AIM-Associazione Interessi
Metropolitani
Motorino.it
il portale che comunica con il mondo dei giovani su due
ruote
Il Concorso ha il Patrocinio del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti.
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