TOTALI anno 2012

 


Un'analisi mensile di come si sta muovendo il mercato Italiano dei maxiscooter.
Dati forniti da CONFINDUSTRIA ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.
LINK: www.ancma.it

 
 
N.B.: Per favorire la lettura in senso cronologico, gli articoli più recenti vengono inseriti in coda.
 
21.01.2012 - TOTALE 2012 vs 2008-2012: ANALISI GENERALE

 

N.B.: alcuni numeri possono non corrispondere ad altri già pubblicati perché forniti in veste provvisoria. In questo caso i valori 2012 vano considerati provvisori, mentre gli anni precedenti si possono considerare definitivi.

RIEPILOGO ANNUALE
Le immatricolazioni scooter del 2012 totalizzano 147.119 pezzi, che significano un calo del 37,9% rispetto alla media del quadriennio precedente, risultato peraltro ottimistico perché favorito dalla fornitura di ben 15.611 Piaggio Liberty 125 alle Poste Italiane*.
Scooter venduti certo e che valgono circa 30 milioni di Euro per il Gruppo Piaggio, ma che vanno esclusi se vogliamo valutare l'andamento del mercato 'reale' (e che per questo non considereremo più nel proseguo dell'analisi).
Arriviamo così a sole 131.508 immatricolazioni, che valgono un ancor più triste -44,5% rispetto ai quattro anni precedenti, valore che ci riporta agli esordi del fenomeno maxiscooter, in particolare fra il 1997 e il 1998 quando si registrarono rispettivamente 56.922 e 153.552 immatricolazioni.
Che la situazione si faccia via via più preoccupante lo si evince chiaramente dai grafici e anche dalla progressione numerica: -24% nel 2010, -34% nel 2011 e - 44% nell'anno appena concluso.
E che non sia una situazione particolare del mercato scooter, lo si constata semplicemente seguendo l'attualità!
Bisogna comunque considerare che periodi di 'alti e bassi' il mercato scooter li ha sempre vissuti, basta scorrere lo storico delle immatricolazioni, per scoprire che vendite superiori alle 100.000 unità iniziano nel 1998, raggiungendo il picco record di 399.721 pezzi nel 2000, ma basta tornare al 1990 per trovare il picco inverso, solo 10.824 veicoli, allora però esisteva praticamente solo la Vespa PX!
Non bisogna neppure dimenticare che la media del quadriennio 2008-2011 contiene il dato 2009 'drogato' dagli incentivi, le cui ripercussioni negative si stanno pagando ancora oggi (e c'è qualcuno che li invoca ancora...).
Ma tutto sommato poteva andare ancora peggio, dobbiamo infatti ringraziare un pugno di novità 2012 che ha raggiunto un apprezzabile risultato di vendite, a partire dall'incredibile Yamaha Tmax 530 e dal Piaggio Beverly 350, che da soli superano il 10% delle vendite totali, ma anche Honda Integra e Yamaha Xenter.
In generale, una situazione particolarmente difficile per tutti gli operatori del settore, soprattutto concessionari e rivenditori, stretti fra il crollo delle vendite e le pretese delle aziende produttrici.
Ed è veramente difficile ipotizzare un'inversione di tendenza nel 2013...
* Mi permetto anche una nota polemica sulla scelta tecnica dei Liberty 125 per consegnare la posta: si tratta di percorrere brevi tratti a velocità modeste, con tantissime soste, rimanendo praticamente sempre con il motore acceso, una condizione ideale per l'utilizzo di scooter elettici, infinitamente meno inquinanti ed anche più economici di quelli termici in queste condizioni di utilizzo. Le Poste svizzere ci sono arrivate da anni e utilizzano scooter elettrici, fra l'altro made in Italy, nel 'bel paese' invece quando ci arriveremo?

RIEPILOGO MENSILE
Dall'immatricolato mensile possiamo verificare se e come sono cambiate le abitudini d'acquisto rispetto al quadriennio precedente.
In realtà il calo appare generalizzato, nessun mese riesce a spuntare un segno positivo, si passa infatti dal -25% di Marzo fino al -59% di Dicembre che equivale a 2.567 misere immatricolazioni (in pratica ai negozianti conveniva forse rimanere chiusi...).
Il 'picco' di vendite si è concentrato fra marzo e luglio (maggio, giugno e luglio in particolare) con quest'ultimo mese a far segnare il miglior risultato: 17.366 pezzi. Solo pochi in più di quanti se ne vendevano nel 2008, in un mese particolarmente ostico come febbraio (per poi superare le 40.000 unità a luglio).
In generale mi stupisco sempre dell'andamento tardivo degli acquisti, fosse per me ordinerei lo scooter a dicembre facendolo immatricolare a gennaio, ottenendo il massimo dello sconto possibile (a dicembre si decidono i contest per i concessionari) e la massima quotazione sull'usato in futuro (fra 3/4 anni, un immatricolato a gennaio 2013 vale più o meno come un dicembre 2013, però è stato usato un anno in più), ma tant'è.

 

QUOTE DI MERCATO SCOOTER vs MOTO
Dopo un 2010 che ha visto gli scooter guadagnare 3 punti percentuali sulle moto, nel 2011 queste ultime hanno recuperato uno 0,5% e nel 2012 un ulteriore 0,2%.
Piccole cifre, che stanno però a significare che la recessione non sta favorendo i veicoli 'necessari' come gli scooter, mentre non riesce a 'sopire' la passione motociclistica, che anzi, per quanto riguarda i top di gamma sembra risentire meno di altri segmenti.
Anche qui, il settore motocicli in generale, sembra muoversi come il resto della società, con forti tagli per i ceti medio e medio/basso, meno per chi ha solide basi economiche, che sembra poter continuare ad ordinare BMW GS e Ducati Multistrada. Considerazione confermata dalla classifica scooter, dove lo Yamaha Tmax 530 domina incontrastato con quasi 10.000 unità (ad oltre 10.000 € ciascuno).

23.01.2012 - TOTALE 2012: CLASSIFICA TOP 150

 

Se fino ad ora hai potuto leggere la Top100, quest'anno CyberScooter ti offre la Top150!
Che in realtà conteggia 197 modelli, visto che ho 'pareggiato' quelli col medesimo risultato.
Un altro intervento (doveroso a mio parere) è stato quello di rendere i vari modelli realmente confrontabili, visto che Honda accorpa sia i diversi allestimenti che le vecchie e nuove versioni in un totale unico (Honda SH 150 ad esempio somma nuova e vecchia versione e di quest'ultima anche gli allestimenti Sport e Special), mentre altri li conteggiano separatamente (Piaggio Beverly 300 ad esempio conteggia a parte, nuova, vecchie versioni e anche gli allestimenti speciali) un 'lavoraccio' che spero apprezzerai...
(Modelli e versioni separate le trovi comunque nell'analisi per marchio più sotto).

A titolo statistico l'elenco completo arriva a 481 modelli e versioni diverse, che si 'riducono' a 412 raggruppandoli come ho illustrato sopra.
Premesso questo è facile notare come i modelli più apprezzati (che superano le 1.000 unità) sono poco più di una trentina e dalla 107^ posizione si scende sotto la quota delle 100 immatricolazioni, per arrivare ai soli 21 pezzi della 150^ (oltre ho preferito non andare...).

Su tutti svetta il Piaggio Liberty 125 PPTT, allestimento speciale dedicato alle Poste Italiane, che è stato consegnato in 15.611 unità ed ho inserito solo a titolo statistico, visto che come già segnalato 'gioca fuori mercato'.

Vincitore assoluto del 2012 diventa così lo Yamaha Tmax, che sommando la nuova versione da 530cc (8416 pezzi) con la vecchia da 500cc (890 pezzi) che sostituisce, raggiunge quota 9.306 esemplari, facendo meglio dei due anni precedenti (nonostante la contrazione generale) segno che gli aggiornamenti sono stati apprezzati.
Al secondo posto con uno scarto modesto si piazza l'immortale Honda SH 150 che da ottobre ha ricevuto i rinforzi della nuova versione dotata di ABS, ribaltando il modesto risultato del 2011 e candidandosi come probabile leader del 2013.
Terzo, a circa mille pezzi di scarto, ancora Honda con l'SH 300, che al suo secondo anno di commercializzazione accusa un calo decisamente superiore alla media di mercato.
Con poco più di seimila pezzi (quindi meglio del 2011) si piazza 4° l'Honda SH 125 che chiude il terzetto SH, una gamma che da sola vale quasi il 17% del mercato.
Il 'vero' Piaggio Liberty 125 conclude al 5° posto (comprese un centinaio di vecchie versioni 'S') con un calo superiore alla media di mercato, un risultato inevitabile per uno scooter con ormai quattro anni di vita sulle spalle.
Sesto, ad un soffio dalle 5.000 unità, il Piaggio Beverly 350 al suo primo anno completo di commercializzazione (ha debuttato nel novembre 2011) che sembra aver rubato vendite sia al 'rivale' (non a mio parere) Honda SH 300 che al collega Beverly 300.
Le 4611 unità che valgono il 7^ posto al Piaggio Beverly 300 significano infatti un calo del 56% rispetto all'anno precedente, un autogol della casa di Pontedera che sembra aver 'minato' un protagonista che puntava al 'risultato grosso'.
Agility 125 R16 è sempre il primo Kymco in classifica e si difende ancora bene nonostante un debutto che risale al 2008 e il modestissimo ritocco arrivato nel 2012.
Con un calo quasi doppio rispetto al mercato, Yamaha Xmax 250 riesce comunque a conquistare il 9° posto, battendo il suo agguerrito rivale taiwanese.
Chiude la Top10 il Kymco Downtown 300, che riduce le distanze dal suo rivale storico, ma non riesce ancora a spuntarla, sarà per il 2013?

I primi dieci modelli in classifica raggiungono così 57.783 pezzi, che significano il 44% del mercato, lasciando gli altri 402 a dividersi il restante 56%.

A ridosso della Top10 i primi due modelli Vespa: GTS 300 ed LX 125 che perdono una posizione rispetto allo scorso anno.
Il piccolo Honda Vision 110 riesce a fare meglio del tecnologico Honda Integra 700, anche se quest'ultimo è l'unico fra i bicilindrici 2012 ad ottenere risultati lusinghieri.
Il 15° posto dello Yamaha Xenter 150 non è il massimo per uno scooter che, nel video promozionale, sbeffeggiava quell'Honda SH che l'ha poi 'stracciato' nelle vendite. Va detto che è comunque uno dei rivali storicamente più titolati del fenomeno italo-nipponico.
Lo Yamaha Xcity 250 non ha più molto da dare al mercato, ma si regge in 16^ posizione grazie al brand e ai continui ribassi di listino.
L'Honda PCX 125 torna ai numeri del 2010, subendo un dimezzamento rispetto al 2011, qualcuno mi spiega perché?
Stabile il Kymco Agility 200i R16, uno scooter che potrebbe ambire anche a qualcosa in più.
Al 19° e 20° posto due 'intrusi' per gli appassionati di scooter automatici, gli LML NV 125 e Star 200, due cloni della Vespa PX che mostrano un gradimento quasi 'preoccupante', piazzandosi meglio dell'originale.
Solo 21° lo Yamaha Majesty 400, primo interprete degli scooter comfort di media cilindrata.
Rinnovato a metà 2011, l'Aprilia Scarabeo 200 subisce un calo percentuale pesante rispetto allo scorso anno, a conferma che nelle strategie Aprilia c'è qualche problema (il 125 non arriva a 1000 pezzi).
Vendite dimezzate anche per l'Honda SW-T 400, che fa comunque molto meglio del 600, crollato al 67° posto nonostante il pesante taglio al listino.
Che con i consumatori sia sempre più difficile 'scherzare' lo conferma il risultato di Vespa PX 150, forzatamente rimesso a listino per tamponare il successo di LML, che finisce a vendere meno della 'copia'.
Non c'è nulla da fare, Kymco non riesce proprio a sfondare nei ruote alte di media cilindrata e l'ambizioso People GTi 300 si ferma al 25° posto.

Da questa posizione in poi cercherò di evidenziare solo i risultati delle restanti novità 2012.

La prima si piazza al 35° posto ed è l'Honda PCX 150 che in meno di sei mesi ha piazzato 872 unità.
Non altrettanto bene lo Yamaha Xenter 125 che, con tutto l'anno a disposizione, vende addirittura un esemplare in meno.
Vespa LX 150 3V è sommata con la vecchia versione, in realtà nei quasi sette mesi disponibili non va oltre le 260 unità.
Non sorride neppure il Piaggio X10 350 che in quasi otto mesi si ferma a 688 unità.
Il Sym Joymax 300 My12 è un concorrente diretto del Kymco Downtown, eppure nei quasi 8 mesi a disposizione ha piazzato solo 276 esemplari e arriva 48° solo grazie alla somma del vecchio modello.
Altro errore strategico del Gruppo Piaggio è l'Aprilia SRV 850, un aggiornamento del Gilera GP800, di cui ripete gli scarsi risultati di vendita.
Un debutto tutto da dimenticare anche per BMW (il secondo dopo l'insuccesso della C1) che con le consegne slittate a luglio (per un problema tecnico mai svelato), 'brucia' la coppia C600 e C650, considerate fra le novità più attese dell'anno che invece superano di poco le 900 unità (in due), vendendo un decimo del Tmax.
Coi soli 3 mesi invernali a disposizione il Piaggio Fly 125 3V non va oltre le 30 immatricolazioni, risultato comunque indicativo per il futuro.
Benelli 'scippa' l'Aeon Urban 350 a Pelpi International, abbassa il prezzo e ne vende sei volte tanti col nome di Zenzero 350 (che mossa!).
Non convince il Kymco G-Dink 125 che si ferma a 120 pezzi in 12 mesi, solo 10 al mese.
Aria pesante per il marchio Lambretta, fresco dell'ennesimo rilancio, che con l'LN 125 supera di poco le 100 unità (metà del modello griffato Foshan), altro che schiacciare la Vespa, come si allude nel video promozionale (a meno che si tratti della S 125).
Risultato inadatto al marchio infatti per Vespa S 125 3V, che con 55 unità da maggio a dicembre non migliora i risultati del vecchio modello (di cui somma il risultato).
Performance modeste anche per Quadro 350D, che con tutte le attenuanti del caso: nuovo marchio, nuova rete distributiva, prodotto difficile etc. si ferma a 81 unità (e nel frattempo trasloca in Svizzera).
Che dire delle 73 immatricolazioni di Peugeot Citystar 125? Che tutto sommato fa poco meglio del suo concorrente diretto (ma datato) il Suzuki Burgman 125.
Sono solo 54 i pezzi da maggio a dicembre per l'Aprilia SR Motard 125, clone del Piaggio Typhoon che riesce a vendere anche meno.
Male anche per il Piaggio X10 500, che in quasi quattro mesi ha convinto solo 51 clienti, anche peggio per il 125, che dopo nove ne ha raggiunti 27.
Non so cosa sia successo quest'anno a Peugeot, ma le 11 immatricolazioni per il Satelis 2 125 sono davvero preoccupanti (25 sommando i vecchi modelli).

In mezzo a queste novità, tanti modelli più o meno noti, ma anche tanti del tutto sconosciuti: qualcuno ha visto un Sino BT151 o un Kaitong YB 150T?

25.01.2013 - CLASSIFICHE 2012: GLI ELETTRICI

SCOOTER "ELETTRICI"
Modelli: 19
Totale venduto:
257
Media venduto/modello:
14
Quota di mercato:
0,2%
In un panorama di recessione generalizzata, gli scooter elettrici rappresentano un'isola felice, con un incremento del 60% rispetto alle vendite del 2011 e il raddoppio della propria quota di mercato.
Peccato che si tratti sempre di numeri insignificanti: gli esemplari venduti sono stati infatti solo 257, per una quota di mercato che fatica ad arrivare allo 0,2%...
Qualcosa comunque si muove e se il numero di modelli disponibili cresce di sole due unità, le vendite pro capite crescono del 50%, il tutto nell'apparente disinteresse dei grandi marchi.
A dominare la classifica, come lo scorso anno, è la ligure Ecomission, che assembla e distribuisce uno scooter con componentistica italo/cinese, l'Ecojumbo 5000s, che ha incrementato le vendite del 74% rispetto al 2011.
Segue uno dei marchi più conosciuti del settore l'ormai spagnola E-Max, che però con l'ES3 perde il 10% delle vendite, sempre rispetto all'anno precedente.
Al terzo posto, l'italiana Oxigen vede il Cargo crescere del 1.000%: da 3 a 30 unità!
Va un po' meglio anche ad un precursore come Vectrix, che col nuovo distributore passa da 5 a 15 pezzi del proprio VX-1.

28.01.2013 - CLASSIFICHE 2012: FINO A 125cc (esclusi i 50cc)

SCOOTER FINO A 125cc
Modelli: 184
Totale venduto:
41.346
Media venduto/modello:
225
Quota di mercato:
31,4%
È sempre il segmento più affollato del mercato (anche se il numero di modelli cala leggermente rispetto all'anno prima), in più risulta anche quello con più pezzi venduti in assoluto (anche escludendo il Liberty PPTT), superando di slancio il segmento dei 201-300cc. Nonostante questo perde l'1,4% in quota di mercato rispetto al 2011, valore recuperato con gli interessi dalla fascia superiore (126-200cc).
Un affollamento di modelli davvero eccessivi, basti pensare che (sempre escluso il Liberty PPTT) i primi 5 da soli valgono oltre il 50% del venduto e i primi 33 raggiungono il 90%, lasciando il restante 10% da dividersi fra ben 150 modelli (e proprio per rimanere sui modelli 'più rappresentativi', la classifica pubblicata si ferma a chi vende almeno 20 esemplari).

Ma veniamo alla graduatoria (escluso il Piaggio Liberty 125 PPTT venduto alle Poste Italiane), con l'Honda SH125 (vecchia e nuova versione) che si riporta al primo posto, staccando di quasi 400 pezzi il rivale Piaggio Liberty 125, che scende alla seconda piazza: pur sempre un ottimo risultato considerando che non è più un modello tanto 'fresco'.
Sempre terzo invece il Kymco Agility 125 R16, ma nettamente più staccato dai due storici rivali, rispetto agli anni precedenti.
Grazie all'arrivo della nuova versione 3V, Vespa LX 125 guadagna una posizione e, sommata alla precedente, sfiora la soglia delle 3.000 unità.
Il premio di 'scalatore' dell'anno va al piccolo Honda Vision 110 che balza dalla 17^ posizione del 2011 (in 4 mesi) fino al 5° posto, proponendosi come vera alternativa economica all'SH (più di qualsivoglia 'cinese').
Delude invece l'Honda PCX 125, che oltre ad arretrare di un posto, subisce un calo di vendite ben superiore alla media di mercato.
Perde un posto, anche se percentualmente rimane allineato all'andamento delle vendite, l'LML NV 125, che si prende il lusso di 'stracciare' la Vespa PX 125, solo 14^ con mille vendite in meno.
Un passo avanti per il piccolo Scarabeo 100 4T, il modello più apprezzato in gamma, uno indietro invece per il pur sempre apprezzato Kymco Like 125, mentre a chiudere la Top10 troviamo il primo modello Peugeot, il piccolo ed economico Tweet 125.
Delude lo Scarabeo 125 che nonostante l'arrivo della nuova versione perde quattro posizioni.
Delude ancora di più lo Yamaha Xenter 125, novità 2012 lanciata in grande stile (anche irriverente nei confronti dell'Honda SH) che però in termini numerici fa sette volte peggio del rivale.

Scendendo ancora a caccia di novità 2012, la prima è Vespa S 125 3V, che sommata al modello precedente non va oltre i 259 pezzi.
Al contrario direi che i 229 pezzi fatti registrare dal Benelli Caffènero 125 sono apprezzabili, considerando che si tratta di una 'reincarnazione' dell'ormai datato Keeway Outlook (45°).
Arriva tardi il Piaggio Fly 3V e non riesce a risollevare il risultato del vecchio modello, anzi fa addirittura peggio delle re-immatricolazioni di alcune Vespa d'epoca (fra cui la richiestissima 'Primavera').
Arrivato con un anno di ritardo, il Kymco G-Dink 125 non era comuunque particolarmente atteso, visti i soli 120 pezzi immatricolati.
Da dimenticare il risultato di Lambretta LN 125, che avrebbe voluto far rivivere la rivalità con Vespa e invece arranca in 44^ posizione (molto peggio del vecchio modello brandizzato Foshan che chiude 24°).
Male anche le 73 immatricolazioni di Aprilia SR Motard 125, meno della metà dell'omologo Piaggio Typhoon.
Inferiore alle aspettativa anche il risultato di Peugeot Citystar 125, che conferma il disinteresse italico per i GT compatti.
Il titolo di Flop dell'anno fino a 125cc, se lo aggiudica però il Piaggio X10 125, che evidenzia come dimensioni maxi e potenze mini non interessino a nessuno, almeno in Italia (in Francia ne sono stati venduti 1303).
Non è messo tanto meglio neppure il Peugeot Satelis 2 125, arrivato solo a metà stagione, che però non va oltre le 25 unità e sommando anche il vecchio modello...


29.01.2013 - CLASSIFICHE 2012: da 126 a 200cc

SCOOTER 126-200cc
Modelli: 110
Totale venduto:
30.632
Media venduto/modello:
278
Quota di mercato:
23,3%
Notizie relativamente positive per questo segmento di cilindrate, che guadagna l'1,9% in quota di mercato rispetto al 2011, grazie ad una flessione dell'immatricolato inferiore alla media.
Positivo anche il calo di 19 unità nell'assortimento di modelli, tanto ce ne sono comunque 49 che vendono meno di 10 pezzi all'anno, mentre i numeri importanti si concentrano nei primi dieci, che da soli valgono circa il 70% del totale.
Al primo posto l'Honda SH 150 ribadisce la propria leadership vendendo quasi 2.000 pezzi in più dello scorso anno, risultato ottenuto grazie alle promozioni sul vecchio modello e soprattutto all'arrivo dell'eccellente nuova versione con ABS di serie.
Il segmento guadagna poi i quasi 2500 pezzi dell'inedito Yamaha Xenter 150, che pur osservando il rivale Honda da lontano, se la cava meglio della versione 125.
Guadagna due posizioni il Kymco Agility 200i R16, confermando il gradimento di una gamma, ultimamente un po' trascurata dalla casa madre.
L'LML Star 200 balza dal 17° al 4° posto, convincendo oltre 1500 appassionati, a testimonianza che una Vespa PX 200 a 4 tempi sarebbe stata una mossa commerciale azzeccata.
Come per la versione 125 anche il nuovo Scarabeo 200 sortisce risultati peggiori del vecchio, perdendo due posizioni ed oltre 1.000 vendite.
Solo 6^ Vespa PX 150, che dopo l'incredibile secondo posto del 2011 dimezza il suo risultato commerciale, riuscendo a precedere di poco la rivale LML Star Deluxe 150.
Ancora Tweet, questa volta il 150, permette a Peugeot di entrare nella Top10 (con tanti grazie anche a Sym...).
Giunto ormai a fine carriera, il Kymco People S 200 si prende ancora il lusso di piazzarsi al 9° posto.
Ottimo infine il decimo posto di Honda PCX 150, raggiunto con meno di sei mesi di commercializzazione.
La nuova versione 3V di Vespa LX 150 permette di guadgnare due posizioni in classifica, ma subisce il fatto di essere la prima Vespa 'moderna' dopo ben 3 modelli 'd'epoca' (di cui solo uno 'originale').
Due posizioni che invece perde il Piaggio Liberty 150, nei vari allestimenti disponibili.

E come se la cavano le poche altre novità 2012?
Benelli Caffènero 150 chiude al 25° posto, con 50 immatricolazioni in più del 'clone' Keeway Outlook, segno che 'il marchio' ha sempre il suo peso.
Vespa S 150 naviga ancora in posizioni arretrate, nonostante l'arrivo della versione 3V e a questo punto Piaggio dovrebbe proprio fare qualcosa (e dubito fortemente possa essere la 946).
Situazione allarmante per il marchio Lambretta che con la LN 150 si ferma addirittura a 16 immatricolazioni (fuori dal grafico), facendo peggio sia del modello prodotto in Cina da Foshan (con 283 pezzi) che delle re-immatricolazioni dei modelli Innocenti (sono 20)...


30.01.2013 - CLASSIFICHE 2012: da 201 a 300cc

SCOOTER 201-300cc
Modelli: 54
Totale venduto:
33.797
Media venduto/modello:
626
Quota di mercato:
25,7%
Se è la classe media quella a pagare più pesantemente il prezzo della recessione, anche gli scooter di media cilindrata sembrano seguirne le sorti, con un venduto al -44% e una quota di mercato ridotta di quasi il 10% rispetto al 2011.
Al contrario il calo di modelli è apprezzabile, tanto i risultati li fanno in pochi, con la Top10 che da sola arriva all'84% del segmento e i restanti 44 modelli a dividersi poco più di 5000 clienti.
È sempre Honda ad aggiudicarsi la prima posizione con il 'solito' SH 300, ma con una preoccupante flessione di vendite superiore al 40%.
E va anche peggio al Piaggio Beverly 300 (sommando allestimenti e cilindrate che si sono succedute recentemente) che perde oltre il 57% delle vendite, a mio avviso cannibalizzate dal nuovo Beverly 350, percepito dai più come un'alternativa, invece che come un prodotto di classe superiore (come effettivamente è).
Continua anche il declino dello Yamaha Xmax 250, che perde il 43% delle vendite rispetto al 2011, riuscendo comunque a respingere l'attacco del rivale taiwanese.
Un Kymco Downtown 300 che con un calo del 38% fa solo leggermente meglio dei primi tre, ma sempre peggio della media di mercato preparandosi al sorpasso del giapponese nel corso del 2013.
Calano anche tutti i modelli successivi, ma le posizioni si mantengono invariate fino alla 7^, il primo movimento è il sorpasso del rinnovato Peugeot Geopolis 300 ai danni del quasi pensionato Kymco Xciting 300, che si difende pur sempre bene in 9^ posizione.
Decimo e vincitore del premio di 'scalatore dell'anno' è l'Aprilia SR Max 300 che passa da 279 a 691 immatricolazioni, dando nuova vita al Gilera Nexus 300 (che viene lasciato sfumare...).
Al contrario, il Sym Joymax 300 rimane fermo all'11° posto nonostante le significative novità introdotte col my2012, peccato.
Va un po' meglio al Kymco Downtown 200, un po' peggio al Piaggio MP3 300 Yourban, mentre di seguito, l'unica novità da segnalare è l'ingresso in classifica del Kymco G-Dink 300, purtroppo solo al 19° posto.


31.01.2013 - CLASSIFICHE 2012: da 301 a 400cc

SCOOTER 301-400cc
Modelli: 17
Totale venduto:
10.226
Media venduto/modello:
601
Quota di mercato:
7,8%
Dopo un 2011 difficile, la fascia '301-400' riprende vigore grazie all'arrivo di alcuni nuovi modelli (uno in particolare). Così, in totale controtendenza col mercato, le vendite crescono del 30% e la quota di mercato guadagna 3,2 punti percentuali.
Artefice di tutto, il successo del Piaggio Beverly 350, che aggiunge 4.999 vendite fresche al segmento, portandosi prepotentemente al Top (a cui aggiungiamo le 12 unità vendute del modello 400 Touring, che sostituisce). Un grande risultato, se non fosse per la contrazione di vendite inflitta al Beverly 300, di cui ho già scritto.
Lo Yamaha Majesty 400 si conferma in 2^ posizione, ma con un decremento di vendite ben superiore alla media di mercato.
Va peggio all'Honda SW-T 400 che dal 1° passa al 3° posto, perdendo quasi metà delle immatricolazioni 2011. Situazione simile anche per il Suzuki Burgman 400 che chiude il terzetto giapponese di scooter 'comfort tuttofare', segmento di cui il mercato italiano sembra pronto a fare a meno.
Ed è questo contesto di scarso interesse per la tipologia di modello che spiega il tiepido risultato del Piaggio X10 350, con 688 immatricolazioni in circa 7 mesi, che diventano poco più di 700 sommando i modelli che sostituisce.
Sotto le aspettative anche il risultato di SYM Maxsym 400, che vende si più dell'anno precedente, ma in 12 mesi anziché 7.
Al 7° posto un'altra 'furbata' di Benelli, che ottiene 151 immatricolazioni con Zenzero 350, una 'reincarnazione' dell'Aeon Urban 350 (che vende solo 25 pezzi). Stessa operazione tentata da Keeway con Index 350 che però si ferma a 18 esemplari.
Gli 81 pezzi di Quadro 350D infine, non sono certo un risultato di spicco, considerando i 525 venduti dal rivale Piaggio MP3 300 Touring, ma con 10 mesi a disposizione e un rete distributiva quasi inesistente era difficile fare di più (in Francia infatti, dove i 3 ruote spopolano, ha venduto 673 pezzi, poco meno dell'omologo Piaggio...).
I modelli a seguire sono quasi tutti fuori produzione e gli altri talmente poco diffusi che forse non serve parlarne.


01.02.2013 - CLASSIFICHE 2012: OLTRE 400cc

SCOOTER > 400cc
Modelli: 19
Totale venduto:
15.250
Media venduto/modello:
803
Quota di mercato:
11,6%
Con l'arrivo di ben sette nuovi modelli, quest'anno il segmento degli 'oltre 400' - dove le scelte si fanno più per passione che per necessità - subisce una profonda accelerazione, incrementando le vendite di oltre il 40% e guadagnando 5,3 punti % come quota di mercato.
Il merito di questo up-grade però non è corale, ma concentrato sostanzialmente in uno, al massimo due modelli, che valgono il 77% del segmento.
Leader di segmento e anche scooter più venduto in assoluto (seguendo la logica degli accorpamenti) è risultato il mitico Yamaha Tmax che nel 2012 ha giocato la carta della nuova versione, da 530cc, ottenendo un incremento di vendite del 24% rispetto al 2011, valore cha vale doppio considerando un calo medio del mercato del 23,5%. Yamaha ha poi terminato le scorte del 'vecchio' 500 (890 pezzi) arrivando ad un grandissimo risultato finale.
L'unica altra novità ad aver ottenuto un riscontro apprezzabile, anche se non confrontabile, è l'Honda Integra, che interpretando l'idea di 'maxi-scooter' in modo decisamente innovativo, ed economicamente competitivo, è riuscito (o riuscita?) a superare le 2500 unità.
Niente da fare invece per l'Aprilia SRV 850, che con meno di 600 immatricolazioni in poco più di 9 mesi non sembra aver spostato di molto le sorti di un progetto, nato come Gilera GP800, che si conferma esclusivamente di nicchia.
Grossa delusione anche per il debutto in questo segmento dell'apprezzatissimo brand BMW, l'unico che sembrava avere chance per competere con sua maestà 'il Tmax'. Purtroppo le aspettative dell'azienda tedesca si sono infrante in un problema tecnico, mai svelato, che ha posticipato le consegne da marzo a luglio, lasciando sul campo un numero consistente di prenotazioni annullate. Un debutto imbarazzante, soprattutto se aggiunto al non dimenticato flop della C1. Alla fine le immatricolazioni finali si sono fermate a 909 unità, suddivise al 61% per il C600 Sport e nel restante 39% per il C650 GT (che rimane il mio preferito...).
In questo contesto l'ulteriore crollo di vendite del Suzuki Burgman 650 va ricercato più nell'abbandono della casa madre che nell'assalto dei concorrenti, anche se da quest'anno qualcosa potrebbe cambiare, con l'imminente arrivo del 'nuovo' modello.
Non va bene neppure al Kymco Xciting 500 che perde il 52% delle vendite, ma da un modello ormai prossimo al pensionamento non ci si poteva aspettare di più.
Situazione simile, a livello numerico, per l'Honda SW-T 600, che perde il 54% delle vendite, lasciando così pochi dubbi sul suo futuro commerciale (anche se Honda non si è pronunciata a riguardo).
Risultato simbolico per il Piaggio MP3 500, che in Italia vende solo 260 esemplari contro i 7.618 raggiunti in Francia!
L'esperimento di Kymco nelle grosse cilindrate, con il MyRoad 700, non sembra avere funzionato, viste le sole 156 immatricolazioni, anche se l'incremento rispetto al 2011 è incoraggiante.
Il Beverly Cruiser 500 strappa ancora poco più di 100 vendite, è formalmente ancora nel listino Piaggio, ma di fatto è in pre-pensionamento.
Anche se in Piaggio non sembra lo vogliano ammettere, il marchio Gilera è stato ormai accantonato a favore di Aprilia, quindi i modelli dell'ex casa di Arcore (GP800 e Fuoco 500) procedono 'ad esaurimento'.
Infine, con 51 immatricolazioni in quasi 4 mesi non si può dire che il Piaggio X10 500 abbia incontrato i favori del pubblico e sembra che il risultato valga anche in altri paesi europei.
I modelli a seguire invece sono tutti fuori produzione, inutile soffermarcisi.

E le moto automatiche?
Quest'anno non le ho inserite nella classifica degli over 400, sia per la ritrovata dinamicità del segmento, sia per la natura 'indicativa' dei valori numerici disponibili. Mi spiego meglio: Honda distribuisce 4 modelli con cambio automatico, o tradizionale, peccato non fornisca il dettaglio delle reciproche immatricolazioni, così bisogna accontentarsi di un'indicazione generale, sempre di Honda, che stima in 'circa un terzo' le richieste di modelli 'automatici' rispetto a quelli 'classici'. Ne risulta una classifica solo indicativa che comunque riassumo qui sotto.

HONDA NC700X 692 (2.077)
HONDA CROSSTOURER 250 (751)
HONDA NC700S 176 (527)
HONDA VFR 1200 F 48 (144)
APRILIA MANA 850 29
APRILIA MANA 850 GT 23
HONDA DN-01 15

Se consideriamo attendibile il valore di '1/3' fornito da Honda, possiamo ben dire che il cambio Honda DCT (a doppia frizione) ha finalmente sdoganato il concetto di 'moto automatica', con risultati impensabili solo lo scorso anno.
Le quasi 700 immatricolazioni per l'NC700X sono un record assoluto per questa tipologia di veicoli, detenuto dai 577 esemplari di Honda DN01 nel 2008 (con un mercato ben più florido).
Non male neppure le 250 unità della Crosstourer e accettabili le 176 di NC700S, mentre i soli 48 esemplari di VFR 1200 F confermano un'accoglienza tiepida per la sport-tourer giapponese.
Da dimenticare invece i risultati di Aprilia Mana 850, di cui immagino il Gruppo Piaggio si sbarazzerà a breve, mentre le 15 immatricolazioni di Honda DN-01 fanno riferimento ad esemplari rimasti dai concessionari, visto che il veicolo non viene più distribuito in Italia dal 2011.


06.02.2012 - TOTALE 2012: analisi generale AZIENDE

 

 

 

Immatricolato e quote di mercato
N.B.: anche in questa occasione NON vengono contate le immatricolazioni di Piaggio Liberty 125 alle Poste Italiane.
L'elenco generale comprende ben 74 aziende e i marchi presi singolarmente sarebbero anche di più… Quello che è certo è che le prime 10 in classifica, valgono da sole il 97,3% del mercato, lasciando alle restanti 64 un misero 2,7% in cui affannarsi.
Ma anche fra le Top10 si viaggia a 3 velocità differenti: il Gruppo Piaggio e Honda dominano con il 52,1%, seguono Yamaha e Kymco che aggiungono un altro 30% e via scalando le altre, fino alla new-entry di BMW con un risicato 0,7%.
Il Gruppo Piaggio (che somma i marchi Aprilia, Derbi, Gilera, Piaggio, Scarabeo e Vespa) è ancora leader, ma perde 2,2 punti % rispetto al 2011, continuando un trend negativo iniziato nel 2010.
Al contrario Honda ne guadagna 4,7 avvicinandosi pericolosamente al rivale toscano, prevalentemente grazie al successo di veicoli prodotti ad Atessa, quindi in buona parte 'made in Italy'.
Con un guadagno di 3,1 punti percentuale, Yamaha sorpassa Kymco riprendendosi il 3° posto, posizione che era stata sua fino al 2008. Inutile dire che praticamente tutto il merito va al nuovo Tmax, che da solo vale quasi il 50% dell'immatricolato di Iwata.
Kymco scala quindi al 4° posto, lasciando sul campo quasi 10.000 scooter e 2,3 punti % rispetto al 2011. Il demerito qui però è corale e causato dal mancato arrivo delle novità annunciate ad Eicma 2011.
Dopo la crescita impetuosa degli anni scorsi Sym limita i danni e mantiene la 5^ posizione con un leggero calo rispetto al 2011 (-0,2 punti %),
È sempre più difficile 'non occuparsi' di LML, che pur perdendo oltre 1.000 immatricolazioni rispetto all'anno precedente, guadagna 0,2 punti %.
Molto simile l'andamento di Peugeot che guadagna 0,2 punti % pur perdendo oltre 1000 immatricolazioni, con il vantaggio però di rubare il 7° posto a Suzuki.
Suzuki perde infatti 3.000 immatricolazioni, 1,1 punti % ed una posizione in classifica, scivolando sempre più rapidamente verso il basso.
Al 9° posto un nome che a qualcuno sembrerà sconosciuto, in realtà il Qinjiang Group è uno dei più importanti gruppi cinesi, proprietario dei marchi Benelli, Keeway, Generic e Qinjiang stesso che sommando tutto arriva a sommare poco più di 1.000 immatricolazioni.
Per BMW infine, il debutto nel segmento scooter non è andato secondo i piani e si deve accontentare di poco più di 900 pezzi e un risicato 0,7% di quota di mercato, chiudendo la Top10.

CHI SALE E CHI SCENDE
Proviamo a dare un'occhiata di più ampio respiro per capire come si stanno muovendo le aziende principali nell'arco dell'ultimo quinquennio.
Portando a '0' il -44,5% di calo generale del mercato scooter 2012 rispetto ai quattro anni precedenti, vediamo chi guadagna, chi perde e di quanto.
Anche quest'anno è la francese Peugeot a fare meglio di tutti, perdendo solo il 14,7% rispetto al suo quadriennio precedente, che valgono però un +29,8% rispetto al mercato in generale.
Bene anche Honda che cresce poco meno dell'11%, andando controtendenza rispetto al suo -5,9% del 2011.
Dopo alcuni anni torna a guadagnare anche Yamaha che grazie all'exploit del Tmax (e con l'aiuto dell'Xenter) passa dal -7,3% del 2011 al +8,3 del 2012.
Ultima azienda a segno positivo, se pur di poco, è Sym che però frena la prepotente tendenza positiva fatta registrare negli anni scorsi.
Per Kymco il 2012 è stato un anno da dimenticare, lo conferma anche questo grafico, con un -4,8% rispetto alla media di mercato, rispetto al +12,1 del 2011.
Leggermente peggio fa il Gruppo Piaggio nel suo insieme (sempre senza l'immatricolato alle Poste), che passa dal -5% del 2011 al -6,9%.
L'azienda che va peggio è sempre Suzuki, che da anni subisce un'emorragia di vendite apparentemente inarrestabile, basti pensare che nel 2008 vendeva ancora oltre 15.000 pezzi, mentre nel 2012 non è arrivata a 3.000!

07.02.2012 - TOTALE 2012: analisi SUZUKI

Immatricolato: 2.801
Quota di mercato: 2,1%
VS totale mercato: -27,2%

Con un calo vicino al 72% rispetto al quadriennio precedente Suzuki ottiene il risultato peggiore fra le aziende 'Top' e se continua di questo passo rischia di uscirne. Si perché la contrazione di vendite iniziata nel 2008 continua a peggiorare e nel 2012 non si è andati oltre le 2801 immatricolazioni, risultato che nel non lontano 2010 raggiungeva con il solo Burgman 400 (2756 unità).
La quota di mercato si è così ridotta al 2,1% (era al 6,6% nel 2007) e quello che è peggio è che non s'intravedono spiragli se non un'ufficiosa dichiarazione che data il 2014 come anno del rilancio.
Come ho già scritto gli anni scorsi, in questo caso le responsabilità non possono essere demandate alla recessione, ma vanno ricercate all'interno dell'azienda giapponese e in parte anche nella filiale italiana che hanno 'abbandonato' i propri prodotti, non incrementandoli, non rinnovandoli e non promuovendoli adeguatamente.
Un'implosione che ha dell'incredibile, soprattutto considerando la validità dei prodotti, che con un po' di attenzione in più potrebbero fare molto meglio.

N.B.: la seconda colonna indica il piazzamento in classifica generale, questa volta senza la somma delle diverse versioni (ove indicate), per offrire una panoramica più dettagliata di versioni e allestimenti disponbili.

Andamento modelli
Basta guardare la classifica dei modelli per capire meglio la situazione.
Come prima cosa balza all'occhio l'esiguità dell'offerta: solo 6 modelli, che si riducono a 4 se sommiamo quelli differenziati solo dalla cilindrata.
Il modello più venduto è sempre il Burgman 400, che però è solo al 30° posto, lontano dai rivali storici Yamaha Majesty (21°) e Honda SW-T (23°), ma soprattutto si tratta di un modello rinnovato nel lontano 2006 (3 anni prima dei competitor citati) e di cui neppure per il 2013 sembrano essere previste novità.
Al 50° posto ecco il Burgman 200 con quasi 600 pezzi, un prodotto rinnovato nel 2007, che rappresenta un raro esempio di scooter 'comfort compatto', tipologia che però in Italia non ha mai funzionato. Anche in questo caso nessun aggiornamento previsto.
Solo 58° il Sixteen 150, l'ultima fatica di Suzuki, che sembra essersi 'congelata' nel 2008. Un modello di per se molto valido, ma viziato da un'eccessiva somiglianza con il leader Honda SH, che gli ha impedito di ritagliarsi un suo spazio nel mercato. E per il 2013 tutto tace.
Poco più indietro il Burgman 650 che può essere considerato a tutt'oggi il 'mega scooter' più tecnologico e dotato del mercato. Il problema è che, se non lo si rinnova dal 2004, il cliente premium a cui si rivolge cerca altrove. Ma in questo caso qualcosa si è mosso e ad Intermot 2012 è stata presentata la 'nuova' versione, nuova principalmente nel design, ma solo marginalmente aggiornata nei nei contenuti tecnologici.
Gli altri due modelli a listino sono entrambi oltre la Top 100 e potrebbero anche essere pensionati.
Con queste premesse la previsione per il 2013 è sempre negativa, con il rischio concreto di finire sotto le 2000 immatricolazioni.

08.02.2012 - TOTALE 2012: analisi PEUGEOT

Immatricolato: 4.429
Quota di mercato: 3,4%
VS totale mercato: +29,8%

Dopo una crescita lenta ma costante, nel 2012 il marchio francese è calato del 14,7% rispetto alla media del quadrimestre precedente, un apparente passo indietro, che va però inquadrato nell'andamento generale del mercato. E allora ci si accorge che, 'fatto 0' il calo medio del 44,5%, Peugeot sale del 29,8% risultando per il secondo anno consecutivo il marchio che cresce di più in Italia. Crescita che viene premiata con il sorpasso di Suzuki e con una quota di mercato del 3,4% che vale un +0,2 rispetto al 2011 e soprattutto un + 2,8 rispetto al misero 0,6% del 2006.
Un successo da attribuire più ad una politica creativa e spregiudicata che ad una progettualità interna allineata alle esigenze del mercato. Si perché i modelli 'made in France' si fermano a sole 1.325 immatricolazioni, un risultato decisamente al di sotto del generoso sforzo progettuale messo in campo dai francesi e assorbito praticamente tutto dal solo Geopolis 300. Ci si accorge così che i risultati sono arrivati principalmente grazie all'abile mossa di riproporre (con un leggero restyling) due modelli prodotti da Sym (Tweet e LXR) che da soli hanno totalizzato 3.080 immatricolazioni (a cui vanno aggiunte le 24 unità di Sum-Up ed SV, frutto di ulteriori collaborazioni extraeuropee).
Altro elemento fatto valere da Peugeot rispetto ai competitor è una ricchezza di gamma inferiore solo a Piaggio e Kymco, elemento che le consente di essere presente in quasi tutte le nicchie di mercato, anche senza, a onor del vero, riuscire ad eccellere in nessuna.

N.B.: la seconda colonna indica il piazzamento in classifica generale, questa volta senza la somma delle diverse versioni (ove indicate), per offrire una panoramica più dettagliata di versioni e allestimenti disponbili.

Andamento modelli
Al 28° e 32° posto della classifica generale troviamo Tweet 150/125 i modelli più apprezzati del marchio francese (che vendono più degli 'originali' Sym Symphony) e che da soli valgono quasi la metà delle immatricolazioni Peugeot, confermando sostanzialmente i risultati numerici del 2011 (contro un calo medio del 23,6%).
Allineata al mercato la flessione di Geopolis 300 che però fa peggio dei suoi diretti competitor: Piaggio Beverly, Yamaha Xcity e Kymco People GTi, superando solo lo Scarabeo di pari cilindrata.
Al 43° ed 85° posto ecco gli LXR 200 e 125, altri prodotti made in Taiwan (che vendono più degli originali), con il 200 che cala poco meno della media di mercato (rispetto al 2011) e il 125 un po' di più.
Solo 124° il CityStar 125 che non riesce a vendere più di 73 unità, un'insuccesso che condivide con gli altri scooter 'comfort compatti' come Kymco Dink e G-Dink, Sym Joyride e Suzuki Burgman di pari cilindrata, con la sola eccezione dell'Honda PCX che vende ben 2.000 pezzi in più del francese.
Il Geopolis 400 è andato fuori produzione, quindi le 46 unità del modello 'base' e le 10 del modello RS vanno considerati come 'esaurimento scorte'. Ma quello di conteggiare separatamente i diversi allestimenti va considerato un errore perché toglie visibilità in classifica (lo sa bene Honda che raggruppa tutte le versioni).
Stesso discorso per Geopolis 125, frammentato in versione 'base', RS ed Evo che sommano 71 immatricolazioni, non un gran che, ma che gli valgono la 116^ posizione nella classifica dei 'raggruppati' contro la 151^ fra i 'separati'.
Indicativo che il Geopolis 250, ormai fuori produzione da tempo, sia riuscito a fare meglio del Satelis 250, a listino per tutto il 2012, che conferma come i 'ruote alte' in Italia facciano sempre la differenza.
Non 'incontra' neppure il Vivacity 125 un 'compatto basic', altro genere che in Italia non ha ormai più mercato.
Fra i successivi modelli in classifica, quasi tutti fuori produzioni, troviamo due novità 2012/2013: il Satelis 2 125 che con 11 immatricolazioni in 7 mesi si avvia ad un sicuro insuccesso e il Citystar 200, arrivato ufficialmente a gennaio 2013, che farà sicuramente meglio del 125, pur senza poter puntare alle zone alte della classifica generale.
Con l'arrivo di Satelis 2 300, CityStar 200 e, più avanti, del 3 ruote Metropolis 400, il 2013 potrebbe portare altre soddisfazioni al marchio transalpino con (forse) la possibilità d'insidiare il 6° posto di LML.

11.02.2012 - TOTALE 2012: analisi SYM

Immatricolato: 5.825
Quota di mercato: 4,4%
VS totale mercato: +3,9%

Dopo l'impennata di vendite del 2009, l'immatricolato del marchio taiwanese è andato gradualmente a ridursi e nel 2012 è tornato ai livelli del 2007, quando immatricolò 5.839 pezzi. Bisogna però considerare che nello stesso anno le immatricolazioni erano ben più del doppio di quelle attuali e considerando l'andamento del quadriennio 2008-2011 nel suo complesso, Sym riesce comunque ad ottenere un +3,9% rispetto alla media di mercato, piazzandosi al 4° posto fra le aziende in crescita.
La sua posizione in classifica rimane stabile al 5° posto, anche se rispetto al 2011 si è perso uno 0,25 a livello di quota di mercato. Il motivo va ricercato in un'accoglienza tiepida dei suoi modelli più recenti: Maxsym 400, Joymax 300 my2012 ed HD2 assieme ad un ridimensionamento dei modelli più datati, che non consente di ottenere risultati di primo piano in classifica generale.

N.B.: la seconda colonna indica il piazzamento in classifica generale, questa volta senza la somma delle diverse versioni (ove indicate), per offrire una panoramica più dettagliata di versioni e allestimenti disponbili.

Andamento modelli
La gamma più apprezzata è quella degli entry-level a ruote alte Symphony, in particolare nella versione 'classic', che però non fanno meglio della 34^ e 41^ posizione, con il 125 preferito al 150. Fra l'altro il 150 cala esattamente come la media di mercato, mentre il 125 fa decisamente meglio. Peccato che risultino nettamente staccati dei rivali Kymco Agility R16 e anche dei cloni Peugeot Tweet.
Differenziato principalmente a livello estetico il Symphony SR si rivolge ad un pubblico più giovanile, ma non riesce comunque a svettare, fermandosi in 56^ e 75^ posizione con il 125 che cala poco più del mercato, molto di più 150.
Calo sensibile anche per il Joyride 200 Evo (di cui è atteso un restyling entro l'estate), che rimane comunque uno dei modelli Sym più apprezzati. Un po' meno il 125, anche se in proporzione regge meglio rispetto al calo generale di mercato.
Con soli 359 pezzi il Maxsym 400 è il fanalino di coda fra i 'comfort' da 400cc e in proporzione vende più o meno come nel 2011, un risultato che mette una seria ipoteca sulla sua crescita a 600cc e conferma la difficoltà, per i marchi 'emergenti', nel farsi largo nei segmenti più esigenti.
Non raccoglie neppure l'HD2 200, che fa solo leggermente meglio rispetto al 2011. Da dimenticare invece il risultato del 125, che vende addirittura meno della metà rispetto all'HD 125 che 'dovrebbe' sostituire.
Anche il vecchio Joyride 300 vende più della versione 2012, con l'attenuante dei quasi 5 mesi in meno di commercializzazione. Ma il nuovo meritava sicuramente di più perché l'upgrade è stato significativo, soprattutto a livello di motore, proponendosi come valida alternativa al Kymco Downtown. Speriamo che l'arrivo della versione ABS aiuti a rilanciarlo.
Come abitudine Sym mantiene lungamente a listino anche i modelli 'vecchi' così raccoglie altre 266 vendite con l'HD 200 Evo, che sono poco meno di quelle del nuovo modello.
All'89° posto si conferma in flessione anche il piccolo Mio 100, mentre il 'vecchio' Citycom 300 passa dalle 10 vendite del 2011 alle 179 del 2012! Miracolo? No semplicemente continua la confusione che regna intorno alle statistiche di questo modello, a cui sono sommate le vendite dell'ultima versione (my2012 con frenata combinata) lasciando 'isolato' il my2009. Per evitare confusioni sarebbe ora di accorpare i risultati, una volta per tutte. In generale comunque si nota un calo di gradimento piuttosto sensibile.
Flessione superiore a quella del mercato anche per Fiddle II, con il 125 che fa meglio numericamente, anche se il 150 cala percentualmente meno rispetto al 2011.
Risultati risibili per i modelli Jet 4, Jet V, VS e soprattutto Symply (fuori produzione), tutti in calo tranne il Jet V 125 che passa dalle 5 immatricolazioni del 2011 alle 26 del 2012. Sufficienti per mantenerlo in gamma?
E il 2013? Con quello che si è visto ad Eicma, cioè quasi nulla, è molto probabile che il ridimensionamento continui, con la possibilità di frenarlo leggermente se i nuovi Joyride arriveranno presto. La mia impressione è che l'entusiasmo mostrato negli anni scorsi si sia notevolmente affievolito, peccato perché i contenuti ci sono, un po' meno il marketing.

12.02.2012 - TOTALE 2012: analisi KYMCO

Immatricolato: 18.387
Quota di mercato: 14,0%
VS totale mercato: -4,8%

Dopo una crescita costante dal 2004 al 2009, negli ultimi tre anni la tendenza si è invertita, come si vede nel grafico, anche se nel 2010 e 2011 ha mantenuto comunque un incremento rispetto al calo generale del mercato. Nel 2012 invece c'è stato un tracollo a tutti i livelli: perdendo una posizione in classifica a favore di Yamaha, contraendo di 2,3 punti la propria quota di mercato e facendo segnare un -4,8% rispetto alla media generale del mercato scooter. Andando anche a contraddire le mie previsioni che davano Kymco ancora in crescita. E allora, cosa è successo al marchio distribuito da Padana Ricambi? Semplice, le novità annunciate ad Eicma 2011 e previste per l'inizio del 2012 sono arrivate invece a stagione inoltrata o non sono arrivate proprio, lasciando a secco i concessionari. Ma non ci sono stati problemi tecnici, semplicemente la casa madre sembra aver preferito dedicarsi ai ben più redditizi mercati emergenti, lasciando in stand-by i modelli per l'Europa.
Nonostante tutto Kymco è riuscita a piazzare ben 18 modelli nella Top100 (2 nella Top10), facendo segnare ben 5 new-entry entro la fine dell'anno, fossero arrivate prima...

N.B.: la seconda colonna indica il piazzamento in classifica generale, questa volta senza la somma delle diverse versioni (ove indicate), per offrire una panoramica più dettagliata di versioni e allestimenti disponbili.

Andamento modelli
L'Agility 125 R16 si è confermato il top-seller del marchio taiwanese, facendo registrare una flessione rispetto al 2011 perfettamente allineata con quella del mercato.
Segue il Downtown 300 che però è calato di un 15% più del mercato, finendo così ancora dietro al rivale Yamaha Xmax 250, ma pur sempre davanti a tutti gli altri competitor.
Flessione solo leggermente inferiore a quella generale per l'Agility 200 R16 che si è confermato 3° nella classifica dei 126-200.
Solo 25° in classifica generale il People GTi 300, che al secondo anno di commercializzazione vede già un calo significativo rispetto a quello generale.
Al contrario, nonostante l'anzianità, il People S 200 ha guadagnato leggermente rispetto alla contrazione del mercato.
È continuato anche nel 2012 invece il calo di gradimento per il Like 125, che ad inizio carriera aveva impensierito anche la Vespa LX, a cui s'ispira.
L'Xciting R 300 ha perso oltre metà delle vendite, ma ormai è in via di pensionamento, con l'arrivo del più potente e compatto K-Xct.
Flessione generalizzata anche per tutti i modelli a seguire, con particolare evidenza per Xciting R 500, People GTi 125 e Dink 125 che perdono oltre metà immatricolazioni rispetto al 2011.
L'unica nota positiva la fa segnare il Myroad 700, che passa dai 21 esemplari del 2011 ai 156 del 2012: in 12 mesi invece di 4, è vero, ma proporzionalmente vende comunque più del doppio.
I modelli che perdono di più sono: l'Agility 150 R16 (-87%) cannibalizzato dal 200i e l'Agility 125 'base' (-77%) ormai poco appetibile.
Tra le novità 2012 si segnala il G-Dink 300, che in 7 mesi ha raggiunto 283 immatricolazioni, mentre il 125 si ferma a 120 unità con 10 mesi a disposizione. Meglio di lui fa l'Agility 125 Carry (versione 'pizzeria') che si vende in 142 esemplari. Solo simboliche invece le immatricolazioni di K-Xct 125/300 arrivati solo a dicembre.
Per il 2013 penso che dovrebbe tornare il segno positivo, considerando la disponibilità dei K-Xct, l'arrivo in primavera dell'atteso Xciting 400 e sperando che il People One 125 non tardi troppo. Se andrà tutto bene potrebbe anche puntare a riprendersi il 3° posto ai danni di Yamaha.

13.02.2012 - TOTALE 2012: analisi YAMAHA

Immatricolato: 20.978
Quota di mercato: 16,0%
VS totale mercato: +8,3%

Era dal 2009 che Yamaha registrava flessioni dell'immatricolato più o meno evidenti, ma nel 2012 ha finalmente cambiato ritmo, riprendendosi la 3^ posizione ai danni di Kymco, guadagnando 3,1 punti % come quota di mercato e facendo segnare una crescita dell'8,3% rispetto all'andamento generale delle vendite, tutto rispetto al quadriennio 2008-2011.
Un successo che ha un protagonista assoluto nel nuovo Tmax 530, che ha stravenduto e due alleati negli Xenter 125/150, che hanno portato il marchio dei tre diapason in un segmento di mercato finora inesplorato.
Attenzione però, perché tutti gli altri modelli accusano cali superiori alla media di mercato e in alcuni casi anche preoccupanti.
Di conseguenza, a meno di sorprese, il 2013 si annuncia tutto in salita.

N.B.: la seconda colonna indica il piazzamento in classifica generale, questa volta senza la somma delle diverse versioni (ove indicate), per offrire una panoramica più dettagliata di versioni e allestimenti disponbili.

Andamento modelli
Conteggiato singolarmente il Tmax 530 totalizza 8.416 immatricolazioni, che gli valgono la 2^ posizione assoluta in classifica generale, poco dietro all'Honda SH 150. Sommando però le vendite del vecchio Tmax 500 (come fa Honda con vecchia e nuova versione di SH) si arriva a 9306 unità e alla leadership assoluta, con un incremento del 35,8% rispetto al 2011 (quasi il 60% se consideriamo il contemporaneo calo generale). Un successo che ha dell'incredibile considerando il periodo di recessione e gli oltre 10.000 euro richiesti. Fra l'altro, la 'folla di sedicenti competitor', non si è praticamente vista al conteggio finale, confermando un'imbattibilità nel proprio segmento ormai più che decennale.
Situazione opposta per l'Xmax 250 che perde il 43% d'immatricolato rispetto al 2011 (-20% al netto del calo generale) e il 63% rispetto all'ottimo risultato del 2010, coincidente al suo restyling. Certo, rimane uno scooter da Top10 e il più apprezzato del suo segmento, ma quest'anno andrà sostenuto con generose promozioni per limitare un ulteriore crollo delle vendite (sperando in una nuova versione per il 2014).
Affacciatosi in classifica nel dicembre 2011, l'Xenter 150 ha vissuto il suo primo anno effettivo di commercializzazione, conquistando quasi 2500 nuovi clienti per il marchio giapponese. Un risultato positivo, anche se piuttosto lontano dai numeri del suo competitor di riferimento, quell'Honda SH capace di oltre 6000 immatricolazioni in più.
Al 4° posto della classifica interna, Xcity 250 perde quasi il 50% dell'immatricolato rispetto al 2011, nonostante una riduzione di listino del 17%. Cosa dovranno inventarsi nel 2013 per limitare i danni?
Arretra quasi del 40% anche il Majesty 400, rinnovato nel 2009 e di cui è ipotizzabile un restyling non troppo lontano. A parziale soddisfazione vince però la sfida interna fra i 400 'comfort'.
Del Tmax ho già detto, aggiungo che la vecchia versione totalizza comunque 890 vendite, che sono più di quelle di tutti i nuovi competitor! Honda Integra esclusa, sempre che si possa considerare una rivale.
Debutto sfortunato quello di Xenter 125 che si ferma a 871 immatricolazioni, sette volte meno del rivale Honda SH, a cui avrebbe voluto 'fare la festa'.
La coppia di Xmax ed Xcity 125 perdono dal 40 al 35% confermando che dimensioni generose e cilindrate ridotte in Italia non funzionano (al contrario di quanto succede in Francia).
Terminata la promozione di 1.000 Euro (un terzo del suo valore), il BW's 125 crolla a 64 pezzi, perdendo l'82% rispetto al 2011 e confermandosi il più grosso flop di Yamaha che io ricordi.
Anche i veicoli successivi perdono dal 44 al 67% rispetto all'anno precedente e potrebbero essere avviati al pensionamento.
E veniamo alle prospettive 2013, che purtroppo non sono rosee, considerando che ad Eicma non si è visto (praticamente) nulla di nuovo (solo l'entry level 125 ad Intermot) e che sia Tmax che Xenter non sono più delle novità. Rimane l'incognita di eventuali sorprese nel corso dell'anno, Majesty 400 su tutti, che però dubito possa ribaltare una flessione 'annunciata'.

14.02.2012 - TOTALE 2012: analisi HONDA

Immatricolato: 32.156
Quota di mercato: 24,5%
VS totale mercato: +10,9%

Dopo quattro anni difficili, nel 2012 Honda ha schiacciato sull'acceleratore raggiungendo una raffica d'invidiabili primati.
Ha conquistato 3 primi posti nelle classifiche >125cc, 126-200 e 201-300cc, è arrivata seconda negli >400cc e terza nei 301-400, piazzando 8 modelli (dei 9 in produzione) nei primi 35 posti in classifica generale (separata).
Ha guadagnato 4,8 punti % come quota di mercato, riportandosi a livello del 2007 ed è cresciuta del 10,9% rispetto all'andamento generale, seconda solo a Peugeot, ma vendendo 7 volte più di quest'ultima, con la metà dei modelli a listino.
Coi soli 3 modelli della gamma SH è riuscita a battere il risultato del terzo classificato (Yamaha): 22.219 pezzi!
E infine ha ridotto il distacco dal Gruppo Piaggio di ben 7,4 punti % rispetto al 2011 (ora sono 3,3) e l'ha fatto con soli 19 modelli contro i 139 del gruppo toscano.
Un successo raggiunto principalmente grazie alla promozione dei 'vecchi' SH 125/150, al debutto dei nuovi e al gradimento di novità come Vision 110 ed Integra 700.
E si potrebbero considerare anche i risultati delle moto automatiche, di cui parlo alla fine del prossimo paragrafo.

N.B.: la seconda colonna indica il piazzamento in classifica generale, questa volta senza la somma delle diverse versioni (ove indicate), per offrire una panoramica più dettagliata di versioni e allestimenti disponbili.

Andamento modelli
In un mercato che ha perso il 23,6% rispetto all'anno precedente l'SH 150 si è preso il lusso di crescere del 27,8%, un risultato eccezionale, che 'straccia' ogni possibile concorrente, conseguito grazie agli sconti applicati al vecchio modello e al successo fatto registrare dalla nuova versione con ABS di serie.
Al contrario l'SH 300 è arretrato del 40% (-16,6% al netto del calo generale) perdendo oltre 5.000 pezzi rispetto al 2011, pur confermando saldamente la leadership nella sua fascia di cilindrate, che vede una flessione media del 10%.
Ha ripreso a salire invece l'SH 125, per gli stessi motivi del 150, anche se in misura minore, ma un +5,7% equivale pur sempre ad una crescita prossima al 30% rispetto al mercato 2011.
Grande successo del Vision 110, lanciato a fine 2011, che è passato dalle 769 immatricolazioni nei 4 mesi del 2011 alle 2738 del 2012, risultando un'alternativa economica, credibile, alla gamma SH.
Direi bene anche l'Integra 700, che con oltre 2.500 pezzi ha conquistato la seconda posizione assoluta negli >400, lontano dall'inarrivabile Tmax, ma riuscendo a vendere 5 volte in più rispetto al 3° classificato.
L'unica vera delusione è arrivata dal PCX 125, che dopo il successo del 2011 ha perso oltre il 50% delle vendite, risultato che francamente non riesco a spiegarmi, visto l'immutato rapporto qualità/prezzo e l'assenza di reali competitor, ad eccezione, forse, del gemello da 150cc arrivato a luglio 2012 e capace di 872 immatricolazioni.
Si è ridimensionato, come tutti i 'comfort' da 400cc, anche l'SW-T 400 che ha perso quasi metà degli esemplari venduti l'anno prima. È andata anche peggio al fratellone SW-T 600, che nonostante il taglio di listino ha perso il 55% rispetto al 2011, facendo ipotizzare un non lontano pensionamento di entrambi.
Gli altri modelli sono tutti fuori produzione, passiamo quindi a parlare di moto automatiche.
Dopo l'insuccesso totale di Aprilia Mana e quello parziale di Honda DN-01, i tecnici giapponesi hanno affrontato l'argomento da un altro punto di vista, riproponendo quanto successo in ambito automobilistico. Ai motociclisti il cambio a variazione continua non piace, questo è assodato, quindi viene scelto un cambio meccanico, però in versione a doppia frizione, con modalità manuale o automatiche, che può essere abbinato a qualsiasi motore e l'apprezzamento della moto automatica si è improvvisamente impennato. Almeno così sostiene Honda, che dichiara indicativamente in 'un terzo' le vendite delle versioni DCT rispetto a quelle con cambio classico. In base a questa informazione possiamo stimare 'spannometricamente' una vendita complessiva di 1166 veicoli, così suddivisi:
NC700X: 692
CROSSTOURER: 250
NC700S: 176
VFR 1200 F: 48
a cui vanno aggiunte le ultime 15 unità della DN-01, ancora disponibili nei concessionari.
Nel 2013 non sarà affatto facile replicare gli stessi risultati, potendo contare solo sull'arrivo (tardivo) del Forza 300, a meno che, non si materializzi, a sorpresa, qualche nuovo prodotto.

18.02.2013 - TOTALE 2012: analisi GRUPPO PIAGGIO

Immatricolato: 36.460
Quota di mercato: 27,7%
VS totale mercato: -6,9%

Se avessi conteggiato le 15.611 immatricolazioni di Piaggio Liberty 125 alle Poste Italiane, il Gruppo Piaggio sarebbe l'unica azienda a crescere rispetto all'anno precedente con 52.071 immatricolazioni. Considerazione che fa sicuramente piacere agli azionisti, ma confonde i risultati veri conquistati sul punto vendita, quindi l'analisi ne fa a meno.
Detto questo, i numeri fatti registrare dal gruppo toscano sono purtroppo quasi tutti negativi:
- perde il 51,4% delle vendite rispetto al quadriennio precedente, che si ridimensiona ad un -6,9% 'fatto zero' il calo generale di mercato
- perde oltre 15.000 immatricolazioni rispetto al 2011, che valgono un -5,6% rispetto alla media di mercato
- perde oltre 2,2 punti % come quota di mercato rispetto al 2011, lasciando avvicinare pericolosamente Honda
- vince però la classifica dei 301-400cc con il Piaggio Beverly 350 ST
- e piazza 3 modelli nella Top10, 14 nella Top50 e 30 nella Top100 (dei modelli 'raggruppati').
Risultati non particolarmente lusinghieri per il maggior gruppo motociclistico europeo, che nel 2009 valeva un 33,6% del mercato e che di fatto mostra l'andamento peggiore fra i marchi top, ad esclusione della drammatica situazione di Suzuki.
In parte presumo si tratti di una scelta, vista l'attenzione e la lungimiranza dimostrate nei ben più lucrosi mercati 'emergenti' (ormai più che emersi), ma non si possono neppure dimenticare i tanti modelli 'flop' collezionati in patria.
In particolare trovo discutibile la gestione dei tanti marchi in portafoglio, alcuni dei quali ormai accantonati ed altri che stentano, con strategie anche contradditorie. Un vero peccato per il patrimonio storico ed affettivo di marchi come Gilera e Derbi che sembrano destinati all'oblio (come Laverda), ma anche per i modesti risultati di Piaggio, Scarabeo e Vespa, con la sola eccezione, momentanea, di Aprilia.
Viene da pensare, che alcuni di questi marchi, forse, avrebbero avuto un futuro migliore se acquistati da qualche gruppo straniero...

Brand GILERA
Immatricolato: 360
Quota nel Gruppo Piaggio: 1,0%
Quota nel mercato: 0,27%

Iniziamo con il primo dei marchi 'dismessi', che perde il 70% delle vendite rispetto ad un 2011 già pesantemente in calo. Un risultato inevitabile se consideriamo che l'ex marchio di Arcore ha 'dovuto' passare ad Aprilia i propri modelli più apprezzati: Nexus e Gp800 lasciando i concessionari ad esaurire le scorte.
Certo che 360 immatricolazioni fanno impressione ed inserirebbero Gilera al 14° posto assoluto, dopo il Gruppo Maggiora (Hupper ed Hp Power) e prima di Lambretta.
Anche l'andamento dei modelli fa tristezza, nessuno dei quali riesce infatti ad entrare nella Top100, con la mai apprezzata versione 4T del Runner 125 a fare da 'best-seller' con 92 immatricolazioni. E che dire dei 65 pezzi del Nexus 500, lanciato nel 2003 per fare concorrenza allo Yamaha Tmax? Pesanti anche le 51 unità del GP800, che nel 2008 vendeva quasi 2000 pezzi.
Il calo proseguirà inevitabilmente nel 2013, in attesa di un pensionamento ufficiale.

Brand DERBI
Immatricolato: 361
Quota nel Gruppo Piaggio: 1,0%
Quota nel mercato: 0,27%

Altro brand 'accantonato' è quello della spagnola Derbi, acquistato nel 2001 (principalmente per fare tesoro della squadra corse del Motomondiale, poi abbandonata con l'acquisizione di Aprilia) la cui produzione è stata spostata nel 2011 dalla Spagna agli stabilimenti Aprilia di Noale, da cui non a caso escono dei modelli Aprilia (e Piaggio) differenziati solo nei nomi e nelle grafiche.
Qui il risultato rispetto al 2011 vede una flessione limitata al 20,8% che vale addirittura un leggero incremento rispetto alla media di mercato, ma i numeri di cui si parla sono comunque risibili.
Il più apprezzato Boulevard 125 è un clone del vecchio Piaggio Fly, al secondo e terzo posto Rambla 125/300 due cloni dell'Aprilia Sportcity Cube, mentre il Sonar altri non è che il Piaggio Liberty S e il Variant una riedizione dell'Aprilia Sportcity One, tutti offerti a quotazioni inferiori agli originali (vantaggio che si perde con gli interessi rivendendo l'usato).
Gli unici motivi per cui il marchio Derbi potrà resistere più a lungo di Gilera sono la notorietà e le diffuse reti di vendita che conserva in Spagna e parzialmente in Francia, ma in Italia si limiterà a vivacchiare.

Brand APRILIA
Immatricolato: 2.161
Quota nel Gruppo Piaggio: 5,9%
Quota nel mercato: 1,64%

Alla fine Aprilia l'ha spuntata su Gilera per chi devesse rappresentare il ruolo di marchio dinamico e sportivo nell'ambito del Gruppo Piaggio, ereditandone i modelli più apprezzati.
Si tratta dei 3 modelli che hanno permesso d'incrementare le vendite del 10% rispetto al 2011, valore che cresce al +33,7% considerando la media generale.
Guadagna anche 2,2 punti %
all'interno del Gruppo e un +0,5 rispetto al mercato in generale.
Al primo posto l'SR Max 300, che solo grazie al nuovo marchio ed alla rete vendita cresce del 146% rispetto al risultato 2011 del Gilera Nexus, da cui deriva (praticamente senza variazioni).
Anche l'SRV 850 fa meglio del GP800 da cui deriva, passando da 280 a 559 immatricolazioni (in dieci mesi), peccato continui a fallire nel suo ruolo di alternativa allo Yamaha Tmax (anche 'grazie' ad un poco felice lancio in due tempi).
Solo 3° il primo vero modello Aprilia, il pur valido, ma non rinnovato, Atlantic 300. Poco apprezzati anche i vari modelli di Sportcity, fa cui 'spicca' il più economico One 125.
L'Sr Motard 125 perde il derby interno con il Piaggio Typhoon, da cui deriva, vendendo quasi un quarto in meno e tutti i modelli successivi risultano fuori produzione.
Prima delle previsioni, un accenno alla moto automatica Mana 850, 'base' e GT, che totalizza solo 52 immatricolazioni complessive, lasciando immaginare una prossima sparizione dal listino.
Nonostante il discreto exploit 2012, considerando l'assenza di novità annunciate, le previsioni per il 2013 non sono affatto positive, a meno di sorprese a breve (di cui dubito).

Brand SCARABEO
Immatricolato: 3933
Quota nel Gruppo Piaggio: 10,8%
Quota nel mercato: 2,99%

Altro marchio che nel 2012 è stato completamente dimenticato è stato Scarabeo, che di conseguenza ha perso il 43,9% delle vendite e 1 punto percentuale come quota di mercato (quasi 3 all'interno del Gruppo).
Come avevo previsto, le vendite del nuovo Scarabeo 125/200 sono calate, con percentuali variabili dal -43 a -52, nonostante ciò hanno chiuso al 1° e 3° posto della classifica interna.
Fra i due si è inserito il 100 4T che è calato in modo proporzionale al mercato, grazie all'apprezzamento del pubblico femminile.
Purtroppo il 300ie ha perso oltre metà delle vendite, crollando a meno di 400 pezzi, quasi un decimo rispetto al rivale interno Piaggo Beverly 300 e arrivando dietro a tutti i principali competitor.
E la gamma si chiude con il modello 500ie (i successivi sono fuori produzione) che è crollato del 65% non andando oltre le 40 unità.
In assenza di novità, come si è visto ad Eicma, le previsioni per il 2013 sono di ulteriore ribasso.

Brand VESPA
Immatricolato: 9749
Quota nel Gruppo Piaggio: 26,7%
Quota nel mercato: 7,41%

Le vendite non sono andate bene neppure per il marchio più trendy del gruppo, infatti Vespa ha perso il 33,8% delle immatricolazioni rispetto al 2011, quindi un 10% in più della media di mercato e nonostante il lancio delle nuove LX ed S 125/150 a 3 valvole.
Bisogna poi considerare che quasi un quarto del venduto è costituito dai 'nuovi' PX (1909 pezzi) e dalle re-immatricolazioni di modelli d'epoca. Anche in questo caso quindi occorre rimboccarsi le maniche per cercare di ribaltare la situazione, nonostante la 5^ posizione assoluta virtuale, fra Kymco e Sym.
Il modello più gradito è stato ancora la GTS 300 Super (nei vari allestimenti), che però ha perso, per il secondo anno consecutivo, un 10% in più della media di mercato, del resto è un modello lanciato nel 2008.
Al 2° posto nuovamente la LX 125, con un calo prossimo al 50%, ma se sommiamo le 806 vendite del nuovo modello 3V allora il calo si riduce al 30% che è comunque più della media di mercato.
Senza attenuanti invece la flessione del 50% fatto registrare dalla PX 150, che subisce il sorpasso della LML Star 200 e viene tallonata dalla LML Star Deluxe 150.
La PX 125 ha perso meno in percentuale, anche se più del mercato, ma subisce un distacco abissale dalla rivale LML NV 125.
Sommando vecchia e nuova versione dell'LX 125 il decremento è stato inferiore alla media di mercato, ma il fatto di aver venduto il 37% in meno della 'vecchia' PX di pari cilindrata non può che far pensare.
Cali significativi li hanno fatti registrare anche le S 125 e 150, nonostante il debutto delle versioni 3V, del resto i 4.000 Euro richiesti mi sembrano decisamente troppi.
Si è ulteriormente ridimensionata anche la GTS 125 Super, troppo voluminosa e costosa in rapporto alla cilindrata.
Da qui in poi si alternano modelli fuori produzioni a re-immatricolazioni di veicoli d'epoca su cui non mi soffermo.
Parliamo invece di previsioni e con l'arrivo della 946 ad un prezzo 'suggerito' intorno agli 8.000 Euro, dubito che nel 2013 la tendenza al ribasso si possa invertire, anzi, l'assenza di novità 'accessibili', potrebbe anche accelerarla.

Brand PIAGGIO
Immatricolato: 19896
Quota nel Gruppo Piaggio: 54,6%
Quota nel mercato: 15,13%

Tutto sommato, il marchio più 'pesante' del Gruppo ha limitato la sua flessione a poco più della media di mercato rispetto al 2011 (-25,4%), perdendo solo uno 0,4% di quota di mercato, crescendo invece di quasi 3 punti all'interno del Gruppo, dove vale più di metà del proprio immatricolato.
L'arrivo di novità importanti come il Beverly 350, tutta la gamma X10 e altre novità minori, avrebbe però dovuto portare a ben altri risultati, invece i Beverly 300 e 350 si sono fatti concorrenza fra di loro (come immaginavo), gli X10 non sembrano avere incontrato i favori del pubblico e quasi tutti gli altri modelli sono calati più della media di mercato, con i risultati che vediamo.
Del resto se il best-seller è ancora il Liberty 125 lanciato nel 2009, che comunque perde il 35% dell'immatricolato, qualche riflessione andrebbe fatta.
Con quasi 5000 unità è stato il Beverly 350 la novità di maggior successo per il marchio toscano, del resto le sue qualità sono indiscutibili e infatti si aggiudica anche la classifica dei 301-400cc con larghissimo margine.
Peccato che abbia contribuito a far crollare, del 56%, le immatricolazioni del Beverly 300, che negli anni precedenti si era giocato la prima posizione assoluta con l'Honda SH 300, scivolando invece al 6° posto nel 2012.
Non ho alcun dubbio che gli X10 350/500 siano degli ottimi veicoli, ma le 688 unità fatte registrare dal 350 in 8 mesi e soprattutto le 51 del 500, pur in soli 3 mesi, fanno pensare che il pubblico italiano la pensi diversamente. Prevedibile invece l'insuccesso del 125, troppo voluminoso, pesante e costoso, forse anche per i mercati francese e tedesco a cui si rivolge.
Incredibile il divario che separa il Liberty 150 dal 125cc, vendendo oltre sette volte di meno, oltre a calare del 40% rispetto al 2011.
Nettamente ridimensionato anche l'MP3 Yourban 300, che ha perso il 57% dell'immatricolato, risultato che varia di poco aggiungendo le 63 immatricolazioni della versione LT.
Andamento simile anche per il Carnaby 300 Cruiser, uscito di produzione a fine 2012.
In proporzione ha perso meno l'MP3 300 Touring, a cui andrebbero sommate le 168 unità della versione LT, per un risultato complessivo vicino a quello di Yourban: 520 contro 559 pezzi.
Ha fatto anche meglio l'MP3 500, raccogliendo l'eredità dell'incompreso Gilera Fuoco, mentre il modello da 400cc è finito fuori listino.
Nemmeno 200 pezzi per il Typhoon 125, che comunque ha 'stracciato' entrambi i competitor: Yamaha BW's e Aprilia SR Motard.
Risultati modesti per i vecchi Fly 125/150, mentre la nuova versione con motore a 3 valvole è riuscito a piazzare 30 immatricolazioni nel solo mese di dicembre.
Flessione pesante per il Beverly 500 Cruiser, poco meno per l'X7 300 che però è uscito dal listino a fine 2012.
Di seguito, un nutrito gruppo di modelli ormai pensionati, 'battaglia' con pochi modelli di scarso successo, fra cui si notano gli MP3 Hybrid 125/300, di cui pensavo anche peggio.
Considerato che nei saloni autunnali Piaggio ha 'brillato' per assenza di novità, nel 2013 dovrebbe proseguire l'andamento negativo che va avanti da fin troppo tempo (con l'eccezione del 2009) a meno di sorprese a breve, come un nuovo Liberty col motore a 3 valvole, un MP3 350 Touring...

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