>> PROTOTIPI


 

 

 

 

 

 

SCHEDA
Cilindrata: 699,5 cc
Peso: >200 kg
Velocità: 170 km/h
Potenza: 44,1 kW
Coppia: 63,7 Nm
Norme: Euro 3
Prezzo: 9.900 Euro

 

 

 · 'KYMCO' BIKESTER 700
01/09/06
by Oberdan Bezzi

Cosa c'è di nuovo nel campo degli scooter targati di una certa levatura?
Dopo l'atteso Salone di Milano, mi pare poco o nulla.
Ci si è limitati perlopiù a qualche aggiornamento tecnico e per alcuni a dei maquillage diciamo non pesanti.
Certo a Tokyo Honda ha portato delle proposte interessanti, ma con un'allure da showbike che ne fa presagire ancora una certa lontananza dalla produzione reale.
Inoltre personalmente, mi sembra che le pur curatissime realizzazioni del salone giapponese siano un po' troppo orientaleggianti esteticamente, quasi "manga".
Per carità di sostanza ve ne è, ma secondo me è stata "diluita" (probabilmente apposta) su più veicoli, cosicché non se ne ha piena percezione.
Per cui, forse un po' pretenziosamente, proviamo noi a immaginare una possibile "evoluzione scooter".
Per prima cosa domandiamoci: a cosa sono disposto a rinunciare o a non rinunciare perché il mio mezzo abbia un riscontro positivo su un numero di persone cospicuo? (piacere a tutti è impensabile).
Per esempio, negli scooteroni attuali, motorizzati con propulsori di certe prestazioni, il telaio per esigenze strutturali ha degli ingombri che per forza di cose innalzano la "soglia" dello scavalcamento del tunnel pedana, il quale peraltro impedisce di caricare qualunque cosa (anche dimenticandoci che comunque sarebbe vietato).
E allora, se in cambio di questa salita comunque non agevole vi proponessi un "vano bagagli" capace di due caschi integrali big size e altro ancora, addirittura chiuso, ma con una salita a bordo motociclistica, che ne direste???
Inoltre, liberando il vano sottosella dagli alloggiamenti dei caschi e magari anche da alcune componenti elettroniche, che data la maggior ampiezza delle carenature possono trovare spazio in altre zone, si verrebbe ad avere uno spazio atto alla "mitica" 24 ore, croce e delizia di tutti i professionisti urbani che si spostano su due ruote.
Ma l'aspetto generale sarebbe molto simile ad una moto direte.
E' forse un male questo??
Lo sarebbe se assomigliasse ad una moto brutta, ma se l'aspetto fosse gradevole e proprio non lo voleste definire scooter, io direi che "BIKESTER" potrebbe essere un appellativo possibile.
Come si può inoltre notare nei disegni, il "nostro" monta anche dei freni perimetrali con pinze radiali, che sono credo una novità assoluta, una sospensione a monoammortizzatore laterale pneumatico con precarico gestibile elettronicamente dal manubrio per adattarsi alle varie condizioni di carico.
Dimensionalmente siamo su valori medi, visto che l'interasse si attesta sui 1550 mm. con un'altezza sella di 785 mm.
Le ruote entrambe da 16" montano pneumatici 120/70 ant. e 160/60 pos.
Il propulsore ideale sarebbe un bicilindrico frontemarcia orizzontale, ovviamente fisso con trasmissione oscillante con una potenza attorno ai 55/60 CV per 750/800cc.
Siamo di fronte alla Moto-Automatica (non la moto con cambio automatico che è un'altra cosa) che tutti ricercano come l'araba Fenice?
Non lo so, ma se qualche costruttore con idee meno "statiche" volesse cominciare a pensare ad un prodotto futuro, qualcosa di simile potrebbe essere una possibilità.
Ho pensato a Kymco per questo scooter/ moto automatica/ bikester perché mi sembra che questi signori siano ultimamente tra i più attenti a voler crescere in credibilità e immagine con prodotti seri e maturi e quindi pronti ad essere "propositivi".
Oberdan Bezzi


Finalmente riesco a pubblicare questo bellissimo progetto di Oberdan Bezzi, realizzato poco dopo l'Eicma 05 (di cui vi rammento i suoi commenti), che inaugura la sezione 'Prototipi', assieme al precedente BMW S 850 RT e che vedrà presto altri interessanti contributi.
Moto e scooter si stanno contemporaneamente allontanando ed avvicinando, nel primo caso abbiamo moto sempre più sofisticate e costose derivate dalle competizioni e scooter super economici per brevi spostamenti urbani, dall'altro il mondo del turismo a medio raggio e della mobilità urbano dove veicoli come l'Honda Silver Wing e l'Honda Deauville sembrano sovrapporsi. È in quest'ultimo segmento di mercato che va ad inserirsi questa proposta 'crossover' del sempre prolifico Oberdan Bezzi.
Sgombro subito il campo da considerazioni su cosa sia uno scooter e cosa una moto, per noi il 'cyberscooter', come l'abbiamo inteso sin dalla nascita del nostro progetto editoriale, è un veicolo connotato essenzialmente da un cambio automatico (a variazione continua o sequenziale) che sappia coniugare il tragitto casa-lavoro quotidiano con il turismo a medio raggio, nel massimo del comfort e della sicurezza possibili. In questo senso non è certo l'assenza del tunnel a turbarci, così come non vediamo l'ora di testare l'Honda DN-01 o il moto-scooter bicilindrico del gruppo Piaggio, dato ormai imminente.
Fra l'altro l'utilizzo del marchio Kymco (solo ipotetico naturalmente) ha in realtà un solido supporto realistico visto che, sempre ad Eicma '05, l'azienda taiwanese ha presentato un propulsore da 700cc, con le caratteristiche necessarie ad equipaggiare questo prototipo. Aspettiamo quindi con curiosità la proposta ufficiale Kymco che potrebbe arrivare già ai prossimi Saloni autunnali.
Per approfondire il Kymco Bikester 700 provo a descriverlo come se si trattasse di un veicolo pronto alla commercializzazione.

LINEA
Si presenta come una sport-touring dai volumi importanti nella zona anteriore, alleggeriti però dal filante codino posteriore con faro a led. Non si può certo parlare di family feeling con la gamma taiwanese, ma gli specchi retrovisori sulla carenatura in posizione abbassata costituiscono un richiamo evidente. Si tratta di uno strappo al concetto tradizionale di scooter, anche se l'assenza del cambio a pedale ha consentito di utilizzare una pedana, pur risicata, per il piedi del pilota. Un ruolo fondamentale nell'immagine high-tech è fornita dai freni a disco perimetrali e dal poderoso forcellone posteriore in alluminio, mentre il tubo di scarico è 'sparito' sotto la pancia del veicolo, estremizzando una tendenza lanciata da Buell.

VANI BAGAGLIO
Qui il passo avanti è davvero notevole, sia per la quantità di spazio a disposizione che per la sua accessibilità, il vano centrale può essere infatti utilizzato senza scendere dalla sella e una volta caricato, contribuisce favorevolmente al bilanciamento dei pesi, ovviamente al posto dei caschi è possibile stivare anche oggetti di rilevanti dimensioni. In più si sfrutta uno spazio altrimenti inutilizzato come il tunnel, sempre più pronunciato per evidenti esigenze ciclistiche. Il 'classico' vano sottosella è delegato così ad ospitare la classica 24ore portacomputer, in una zona sicura e lontana da fonti di calore. Rimangono poi a disposizione: il portapacchi su cui montare un borsone o un eventuale bauletto, il finto serbatoio su cui alloggiare una borsa motociclistica con in più la possibilità di montare le borse laterali morbide o rigide senza allargare troppo la sagoma del veicolo. Credo che il volume complessivo sia in assoluto il massimo raggiunto su due ruote, Honda Gold Wing compresa, ma con dimensioni complessive e design di ben altra natura.
Da notare il tappo del serbatoio carburante sul fianco anteriore della carenatura, per un agevole rifornimento senza scendere dal veicolo.

CICLISTICA
Il telaio in alluminio accoglie solidamente il propulsore, mentre un generoso forcellone contenente la trasmissione finale ad ingranaggi, consente alla sospensione posteriore di lavorare sgravata dal peso del motore. Il monoammortizzatore è di tipo pneumatico con precarico regolabile elettronicamente dal manubrio per adattarsi alle varie condizioni di carico e lavora orizzontalmente, mentre la forcella è un'unità teleidraulica a doppia piastra con perno in asse.
Entrambi i freni a disco sono di tipo perimetrale, solidali cioè al lato esterno del cerchione e non al mozzo, soluzione 'scenografica' con vantaggi significativi in termini di leggerezza e modulabilità, anche grazie alle pompe freno a doppio pistoncino con attacco radiale. Le ruote da 16" montano pneumatici tubeless da 120/70 all'anteriore e 160/60 dietro.
La sella in due pezzi è posizionata a 785mm, abbordabile ai più, mentre le dimensioni complessive sono sufficientemente contenute come si può dedurre dall'interasse di 1550mm e osservando l'immagine con pilota e passeggero.

MOTORE
Come potete leggere nell'articolo in diretta dall'Eicma 2005 il motore è una realtà e con una cilindrata esatta di 699,5cc è il più generoso fra quelli attualmente disponibili. Si tratta di un bicilindrico con doppio albero a camme, alimentazione ad iniezione elettronica con doppio iniettore, trasmissione primaria a variazione continua e secondaria a cascata d'ingranaggi, come sul Suzuki Burgman 650.
Vengono dichiarati 44,1kW a 7250giri e 63,7 Nm a 5500giri, valori interessanti, ottenuti a regimi prudenziali, come tradizione Kymco. I 56kg dichiarati non sono eccessivi e dovrebbero consentire un peso complessivo del veicolo di poco superiore ai 200kg.

CONCLUSIONI
Anche se si tratta di un semplice progetto di design, nulla di quanto proposto è attualmente irrealizzabile, tenuto presente che il motore è già disponibile.
Si tratta però d'infrangere un tabù, quello della presenza o meno del tunnel centrale, che per molti rappresenta la linea di demarcazione fra moto e scooter.
Con un approccio più pragmatico si possono però valutare i numerosi pregi offerti da questa soluzione, non ultimo quello di fornire un solido appiglio alle gambe nella guida impegnata, soprattutto al crescere della velocità.
Di contro, la praticità dello scooter (stiamo parlando di maxi-scooter ovviamente: Honda Silver Wing, Suzuki Burgman, Yamaha Tmax...) non verrebbe inficiata se non minimamente, richiedendo una salita in sella di tipo motociclistico e non scavalcando il tunnel centrale, cosa del resto sempre più difficoltosa per la continua crescita di questi ultimi.
Ovviamente il prezzo alla soglia dei 10.000 € è solo ipotetico, ma indica un posizionamento ideale nel mercato di riferimento.
La provocazione quindi è stata lanciata, non sappiamo ancora se Kymco o altre Aziende la sapranno raccogliere già dai Saloni 2006, ma lo speriamo e ovviamente saremo qui a raccontarvelo.

Fabrizio Villa

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COMMENTI DEI LETTORI (in ordine cronologico)

>>> Bikester
Sicuramente sarei un potenziale (o certo) acquirente di un simile mezzo. Personalmete avrei preferito una linea, specie nella parte posteriore, meno sportiveggiante e pi turistica, stile Norge, Deauville o come la "mitica" Pacific Coast. Ma un posteriore del genere forse appesantirebbe troppo le linee generali. Complimenti per l'ottimo lavoro. Umberto

>>> Progetto BIKESTER
Ho letto adesso l'articolo sul prototipo egregiamente ideato dal Sig. Bezzi e la speranza che lo realizzino. Posseggo un Tmax (sono al secondo) con cui mi trovo benissimo ma l'idea di una moto automatica con gli spazi per caschi e borse estremamente allettante. Grazie Sig. Bezzi, mi auguro che la Sua idea possa trovare presto una 'casa' Cordiali saluti Gioia - Tmaxclub

>>> Parere Bikester.
Salve sono un possessore di un tmax, devo dire che questo bozzetto rappresenta un gran bel progetto con validissime soluzioni a partire dal vano serbatoio e dal accopiamento dello stile della moto con tutta la sia ciclistica e la comodit di un cambio automatico che fino adesso era parte di uno scooter. non vedo l'ora di vedere e toccare con mano quello che voi con tanta intelligenza avete bozzato su carta. tantissimi complimenti e in bocca al lupo. Grazie, Tiberio

>>> Bikester
Ma.... non sarebbe male ma è ovvio che chi già possiede un burgman 650 non farebbe il cambio per soli 70 cc.caso mai questo modello potrebbe interessare chi ha il kimko 500 o x9 e tutti i monocilindrici in circolazione ciao Fausto

>>> Parere su motoscooter,
Complimenti al designer, io sono possessore sia di una moto sport touring, Kawasaki ZZR 600 del 1990, che da poco di uno scooter di grossa cilindrata; Aprilia Scarabeo 500 del 2003, ma devo dire che il mezzo descritto in questo articolo è veramente ben studiato dal punto di vista design e praticità.
Come possibilità di carico è di gran lunga superiore agli attuali modelli in commercio, e distribuendo bene la dislocazione del serbatoio carburante, batteria, ecc penso che si può ottenere un ottimo bilanciamento dinamico a livello di una moto come quella che uso da 16 anni. Avrei qualcosa da obbiettare sul prezzo, perché a quella cifra si possono comprare dei mezzi come la Honda Deuville dotata di ABS, quindi per un’eventuale lancio commerciale, se davvero fosse Kymco il costruttore, propenderei per una politica aggressiva con un prezzo di lancio compreso tra gli 8000 ed i 9000 euro in modo di essere concorrenziale con i vari Burgman 650 e Silver Wing, che potrebbero appartenere al tipo di mezzo turistico a cui si vuol fare concorrenza, ed anche fare concorrenza a livello moto che possono essere le enduro turistiche di media cilindrata tipo Suzuki V Storm 650 o la prossima Kawasaki sempre da 650 cc prossima alla presentazione, oppure la vecchia ma sempre vendutissima Honda Transalp.
Secondo me un’idea del genere dovrebbe coglierla al volo il gruppo Piaggio, utilizzando il valido motore bicilindrico 850 cc con trasmissione automatica disponibile e visto che con il nuovo modello Norge di Moto Guzzi vorrebbero tornare a vendere molti pezzi di mezzi da turismo, fare una riedizione in chiave moderna del vecchio Guzzi Galletto, diversificando l’offerta con un mezzo di media cilindrata a trasmissione automatica.
Cordiali saluti e complimenti per la rivista da Giancarlo Defilippi Direttore di gara Turismo, Moto Club Vigevano

>>> Commento
Buongiorno il Bikester 700 mi sembra una grande idea, è esattamente il prossimo scooter-moto che vorrei comprare. Solo due suggerimenti, mi piacerebbe che ci fosse anche una versione alimentata a GPL con la bombola alloggiata nel vano destinato ai casco e che lo producesse un'azienda italiana. Per il resto è perfetto. Grazie e complimenti per il sito. Piero

>>> Bellissimo!!!
A me piacerebbe un casino!!! Andrea Anigoni.

>>> Info
Di primo acchitto ..molto interessante...ora ci rifletto e poi ci risentiamo, ciao e complimenti adriano

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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