Che
il mercato mostri di gradire gli scooter di grossa cilindrata,
magari dotati di un'immagine sportiveggiante, è
sotto gli occhi di tutti, basta guardare i risultati di
vendita che vedono lo Yamaha Tmax 500 primeggiare con
quasi 10.000 pezzi venduti nei primi 10 mesi del 2002.
Per il gruppo Piaggio deve essere stata una sorta di provocazione
e, visto che il marchio Gilera
è sinonimo di sportività, non solo per il
suo passato sportivo, ma anche per l'attuale gamma di
scooter come il Runner
e il DNA,
ha pensato bene d'inserirsi in questo ghiotto segmento
con Nexus.
Non solo un prototipo per ingolosire il proprio pubblico,
ma un veicolo in avanzato stato di sviluppo, che vedremo
nelle Concessionarie entro la tarda
primavera 2003.
Le immagini e le informazioni a disposizioni sono ancora
poche, ma sufficienti a far crescere l'interesse in tutta
quell'utenza che dallo scooter non vuole solo comfort
e spazio bagagli, ma anche precisione di guida con una
buona dose di potenza.
Partiamo proprio da quest'ultima che viene dichiarata
in 29,5 kW a 7.500 giri
con una coppia massima di 43
Nm a 5.500 giri: sono valori
superiori a quelli del pur prestante Piaggio
Beverly 500, dotato del medesimo propulsore, ed ottenuti
grazie ad una nuova scatola filtro, alla bella marmitta
ed alla mappatura dell'iniezione appositamente realizzate.
In più sono dati pressoché sovrapponibili
a quelli dell'attuale bicilindrico leader di segmento.
Per 'contenere' questa potenza Gilera ha studiato una
ciclistica che ha denominato Direct
Link, caratterizzata da un
retrotreno innovativo (su
cui aspettiamo di avere informazioni più dettagliate).
In pratica il motore non sarebbe più legato al
telaio tramite biellette, ma attraverso un perno
passante, giocando così
il ruolo di un vero e proprio forcellone
oscillante. Il motore rimarrebbe
così solidale alla ruota, con conseguente aggravio
sulle masse oscillanti, ma la maggiore scorrevolezza offerta
dall'attacco, abbinato ad una sospensione di tipo progressivo,
dovrebbe offrire vantaggi dinamici, senza portare complicazioni
al reparto trasmissione.
Fra l'altro la sospensione posteriore offre la possibilità
di variare
l'altezza del retrotreno, per adeguarsi alle caratteristiche
di guida e/o di carico, oltre alla possibilità
classica d'intervenire sull'ammortizzatore stesso, montato
in posizione centrale.
Il sistema Direct Link ha poi permesso di centrare
la distribuzione dei pesi che ora versa per il 48%
all'anteriore e per il 52%
al retrotreno, valori tipicamente motociclistici, che
permettono un maggior feeling con il pneumatico anteriore.
Per sostenere il maggior aggravio di peso la forcella
Kayaba ha steli con 41mm di diametro, anche se dovrebbe
trattarsi di una classica monopiastra.
Il sistema frenante mantiene il comando
integrale nella manopola sinistra,
facendo storcere il naso a qualche 'purista', ma garantendo
decelerazioni potenti e facili da gestire per la maggioranza.
In più Nexus ottiene dischi di elevato spessore
e pinze freno flottanti marcate Brembo
con pistoncini ad alta superficie premente.
Anche il settore ruote è ben fornito, forse addirittura
sovradimensionato con un'appariscente gommone posteriore
160/60
per 14 pollici
di diametro. All'anteriore il diametro sale a 15"
con una misura di 120/70.
Il tutto, viene dichiarato per soli 180
kg di peso, valore di assoluto
rilievo e attuale miglior risultato del segmento.
Fino ad ora abbiamo parlato di Nexus come se stessimo
valutando una moto, ma essendo pur sempre uno scooter
con trasmissione CVT, non vanno dimenticate le comodità
come il vano sottosella
in grado di contenere un casco integrale, un secondo vano
nel retroscudo, il parabrezza
regolabile, un cruscotto analogico/digitale
con computer di bordo e i convogliatori
d'aria calda per le gambe, derivati dalla serie Runner
di cilindrata inferiore.
Per quanto riguarda lo styling,
almeno attraverso le poche immagini che abbiamo a disposizione,
nulla o quasi richiama i Runner che conosciamo, ma risulta
ben più affilato e sportivo richiamando, nella
vista laterale, nientepopò di meno che la bellissima
Honda CBR 600RR. Più sportivo di così!
Non abbiamo ancora idea del prezzo,
ma ci piacerebbe pensare che risulti, proporzionalmente,
così appetibile come il gruppo Piaggio ha saputo
fare per il Beverly 500.
Volendo trarre le prime sommarie conclusioni, ci sembra
un modello accattivante, con soluzioni originali e ben
dotato. Sportivo,
per quanto lo possa essere uno scooter che mantenga i
vantaggi del suo codice genetico. Non
si tratta di voler rivaleggiare con le moto sportive,
ma di potersi godere una bella
guida, a bordo di un mezzo
ben più eclettico.
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