>> MALAGUTI


 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA
Cilindrata: 459 cc
Peso: 204 kg
Velocità: > 160 km/h
Potenza kW: 30
Coppia Nm: 42
Norme: Euro 2
Prezzo: 5.990 Euro

 

 

 

 · MALAGUTI SPIDER MAX GT 500
29/09/06
Prova di Sloper
Presidente Spidermax ... & Scooter Fans
pag. 5/5
>>> Vedi anche: Anteprima progetto, Anteprima statica, Anteprima dinamica, Prova su strada,

Dopo aver cercato in internet qualcosa di diverso e di nuovo che potesse soddisfare
me e mia moglie nei nostri tour turistici in scooter, mi capitò di imbattermi nella Malaguti e nel suo SPIDER MAX GT 500.
Al primo colpo d'occhio lo scooter (lo chiameremo così, ma non lo è) sembrava enorme, con quel suo posteriore decisamente marcato.
Ma a mia moglie piaceva, io non cercavo prestazioni motociclistiche e sembrava dare prova di una certa concretezza d'insieme, così si decise per l'acquisto.
Lasciavo, dopo 2 anni, un X9 500 Piaggio e il passaggio allo Spider Max è stato decisamente traumatico, sia in positivo che in negativo.

La linea dello Spider Max è decisamente unica nel suo genere e si avvicina quanto mai a una moto GT di grossa cilindrata.
Le prime sensazioni alla guida sono di una estrema sicurezza e di padronanza del mezzo e della strada.
La seduta è buona, così come per il passeggero, e l’impostazione di guida è quanto di più si avvicina all’essere seduto in moto. Non si possono stendere le gambe in avanti, stile giap, ma questo da la possibilità di gestire la guida anche in modo sportivo, soprattutto in curva.
Il passeggero non è per niente sacrificato e le staffe poggiapiedi a scomparsa sono di buona fattura, anti-scivolo e nel contesto stilistico molto azzeccate.
Il completare con alcuni accessori (schienalino e bauletto) la parte posteriore, rende sicuramente migliore il viaggio.
La presenza del bauletto, poi, non porta nessuna conseguenza al pilota e la stabilità del mezzo non ne risente, con o senza passeggero. Ottimo.

Motore monocilindrico da 460 cm3.
Nei primi 1500 Km paga un po' troppo per ciò che riguarda il "rodaggio" e ci troviamo di fronte a un motore molto legato, poco scattante e non troppo veloce.
Questo il lato negativo che citavo prima, paragonando il mezzo che avevo precedentemente, ma che ora non può fare testo perchè questo è un altra cosa.
Passati i primi 1500 km, cominciamo a vedere quanto di buono offre il motore Piaggio montato e gradatamente si assapora quanto ci sia di buono nell'erogazione del gas, nello spunto anche da fermo, nei consumi entro la sua categoria (circa 20/24 km/l).
E più lo si usa e più non vorresti mai scendere!
Nota negativa per il discorso serbatoio, che la carattestica particolare del telaio ha costretto il progettista a modellare in una sagoma anomala con problemi al pescaggio.
Capienza di 14 l, di cui 3 di riserva, ma gli ultimi 2 litri non vengono mai segnalati.

Il motore è il cuore del mezzo, molto affidabile, ma la ciclistica?
In questo scooter è quanto di più bello abbia mai potuto guidare fino ad ora.
Preciso in curva, fermo nei rettilinei, nessun sbandamento causato da turbolenze provenienti da auto o autocarri che precedono, e con i suoi pneumatici da 120/80 davanti, e 150/70 dietro, ti fa sentire tutta la sicurezza necessaria.
Il telaio in alluminio tipo V-BOX fa sentire il suo peso, mentre i 224 kg del mezzo non li senti neppure.
Il suo passo corto, poi, di appena 1490 mm, la dice lunga anche nei tragitti urbani.
Nonostante la mole, il mezzo è guidabilissimo nei circuiti cittadini come si trattasse di un cinquantino.
E' davvero incredibile la facilità di guida in tutte le situazioni possibili, ma una cosa importante è che questa peculiarità la si trasmette anche al passeggero e sappiamo tutti quanto sia difficile condividere il 2 ruote con le nostre dolci metà.
Il cavalletto centrale andrebbe sistemato meglio, in quanto presenta 2 alette che servono per aiutare a innalzare lo scooter, ma che in realtà le stesse toccano in curva.
I freni, non troppo capaci inizialmente, tendono a diventare eccellenti e il doppio disco anteriore arriva a svolgere il suo lavoro.
Come dicevo, il mezzo non ha caratteristiche da velocità, anche se raggiunge abbastanza comodamente i 165/170 Km/h dando il meglio di se stesso tra i 4200 e 5500 giri (per intenderci, il punto di coppia).

La parte elettronica è strutturata abbastanza adeguatamente, anche se non impeccabile.
Problemi con l’umidità o il bagnato sono all’ordine del giorno tra gli utenti, ma tutto torna nella normalità non appena si asciugano le parti elettriche interessate.
Il cruscotto non è certo il massimo e il computer di bordo (almeno nei modelli fino a maggio 2005) in alcuni casi presentava dei problemi. Secondo me è stata cercata una soluzione tecnologica che si poteva evitare, mantenendo quella composizione tra analogico e digitale che poteva anche essere intrigante e bella da vedere.

Il gruppo fanaleria e sicurezza passiva, poi, non è certo esaltante La parte anteriore monta in origine lampade alogene da 35 W a luce gialla (sostituibili con 55 W a luce bianca) e la parte posteriore mostra una insufficiente luminosità di giorno, mettendo a rischio il conducente per svolte o sorpassi, a causa della colorazione della fanaleria troppo omogenea e la disposizione delle luci di segnalazione (freni, frecce, posizione).
Il gruppo ottico posteriore sarebbe da rivedere.
Unitamente aggiungo anche la mancanza di un indicatore acustico che possa far sentire, oltre che vedere tramite le frecce, la direzione che si prende (svolta o sorpasso) e in città aiuta parrecchio per essere sentiti da conducenti distratti o per evitare di lasciare inserite le frecce di direzione.
Mancano le frecce di stazionamento, che sarebbero utilissime in caso di necessità.
Nella sicurezza passiva ci inseriamo anche il clacson, decisamente sotto dimensionato, che in città si perde nel frastuono del traffico.
Una tromba da pochi euro risolve egregiamente il problema.

Il mezzo, quando usato per turismo, è veramente ottimo.
Anche carichi, sia nel bauletto posteriore che nel sotto-sella, non ti fa sentire assolutamente la differenza di carico e, con o senza passeggero, con o senza carico, lo si guida sempre con molta naturalezza.
Il vano sotto-sella, che presenta lo spazio per 2 caschi integrali, in verità è limitato per quando bisogna farci alloggiare bagaglio di altra natura dovendo sacrificare spazio a causa della sua conformazione.
Una nota negativa: la mancanza di appigli per i caschi dalla parte esterna, quando il vano sotto-sella è pieno e in una sosta non sai dove metterli.
Personalmente ho creato una soluzione alternativa (non antifurto), ma se non altro può permettere di girare senza avere i caschi in mano.

Sotto il profilo personale, come utente del mezzo in questione, non posso che esserne soddisfatto, stante il fatto che oltremodo è uno scooter.
O meglio, lo chiamano così, ma per noi è una moto.
Tutto questo appena riportato, nel bene e nel male, non ha tolto la soddisfazione di usarlo e quanto più lo si usa, più lo useresti.
In sintesi, un 2 ruote tutto italiano che può essere migliorato in alcuni particolari, ma che non ti fa pentire di averlo acquistato.
E fare turismo con questo mezzo è veramente un divertimento unico da condividere sempre con chi lo sa apprezzare.

Testo e foto: Sloper, Franco Bulgarelli
Presidente Spidermax ... & Scooter Fans

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