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 ·KYMCO PEOPLE GTi 300
01/06/2011
PROVA SU STRADA
pag. 2

Città, extraurbano e autostrada sono le tre ambientazioni in cui si è svolta, come sempre, anche questa prova su strada. Tre contesti differenti, ma ugualmente importanti per un modello che rientra a pieno titolo fra gli scooter 'tuttofare' e che, come puoi leggere più avanti, conferma gran parte delle premesse, raggiungendo in particolare, un rapporto fra prestazioni e consumi davvero invidiabile.



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POSIZIONE IN SELLA
Come già accennato nella parte descrittiva, People GTi offre parecchio spazio a bordo, la sella è ampia, il retroscudo è lontano dalle ginocchia, il manubrio consente di distendere le braccia e lo spazio per i piedi è più che sufficiente.
La sella posta a 780mm lo rende abitabile indicativamente a partire dai 165cm, con pochi limiti anche per i più alti di 190cm.
Un volta seduti si assume una posizione confortevole con gambe piegate ad angolo retto e braccia abbastanza sollevate ad impugnare un manubrio di media larghezza, l'unico appunto va alla sella, più cedevole al centro, che determina una posizione un po' obbligata fra l'accenno di schienale e l'anteriore più compatto.
Più uniforme la porzione di sella dedicata al passeggero, che può allungare le gambe su comode pedane ribaltabili e sorreggersi ai pratici maniglioni in alluminio. Volendo può appoggiarsi al bauletto posteriore anche se per una maggiore comodità Kymco dovrebbe rendere disponibile un poggiaschiena dedicato.
Il peso a secco dichiarato in 177kg (piuttosto realistico) rende People GTi non leggerissimo da muovere da fermo, ma anche equilibrato e basso di baricentro.
Il cavalletto laterale si estrae comodamente anche stando in sella e offre un solido appoggio con la sicurezza del sistema anti-avviamento. Nella media lo sforzo per issare lo scooter sul cavalletto centrale.


 


 

 

CITTĄ
Velocità massima 50km/h. Ove indicato 30 o 70km/h.
Il motore è sicuramente protagonista nel piacere di guida in questo scooter, anche se per muoversi in città non servono certo gli oltre 21kW a disposizione, ma 'averli nel polso destro' fa comunque piacere. La spinta è infatti sempre corposa e non è neppure necessario accelerare troppo per muoversi più velocemente del traffico e arrivare ai 50km/h in una manciata di secondi.
Naturalmente non è in questo contesto che si possono notare prestazioni superiori ai competitor più dotati (Honda e Piaggio), forse solo qualche scuotimento ai bassissimi regimi leggermente superiore alla media.
Se il motore è il primo elemento a colpire, la ciclistica lo asseconda a dovere. Nonostante peso e dimensioni ci si muove agilmente anche nel traffico, merito del ridotto raggio di sterzo che consente (ai più smaliziati) un'inversione di marcia in meno di 4 metri. Lo sterzo poi richiede una guida meno decisa rispetto al suo predecessore e allineata ai competitor (escluso l'agilissimo Honda SH).
Non ineccepibile il lavoro delle sospensioni, che risultano un po' rigide sui fondi disastrati delle nostre città, taratura che condivide con buona parte dei concorrenti.
A riprova che non è il numero di dischi freno a fare la differenza, pur 'perdendone' uno rispetto a S 250/300, la frenata risulta ugualmente autorevole ed equilibrata, con limitati episodi di bloccaggio solo strizzando le leve al limite. Per sfruttare al massimo la potenza frenante, occorre comunque una certa esperienza, come per tutti gli impianti 'separati' privi di sistema antibloccaggio. E pensare che la versione ABS è pronta e aspetta solo di essere commercializzata.
Come per tutti gli scooter 'naked' la protezione dalle intemperie è modesta, soprattutto al busto, ma anche lo scudo non è efficacissimo, lontano com'è dalle gambe di chi guida.
Riguardo al bauletto, montato solidale allo scooter e praticamente indispensabile visto il sottosella 'virtuale', devo ammettere che non crea neppure particolari turbamenti allo sterzo (grazie al modestissimo sbalzo rispetto all'asse della ruota posteriore), a patto naturalmente di non stracaricarlo.
La presenza del passeggero rende più cedevoli le sospensioni, soprattutto al posteriore, facendole lavorare meglio, mentre impianto frenante e propulsore non ne risentono in modo significativo.


 

 


 

 

 

EXTRAURBANO
Velocità massima 90km/h. Ove indicato 70 o 110km/h.
People GTi 300 offre il meglio di se in ambito extraurbano, dove le prestazioni del motore iniziano a fare la differenza, lasciando al palo tutti i concorrenti, Honda Sh 300 compreso. Accelerazione da fermo e ripresa sono effettivamente prossime se non superiori a qualche 400cc, rendendo divertenti i tratti guidati e consentendo di affrontare anche i passi alpini senza faticare troppo.
La ciclistica non è la più rapida nello scendere in piega e nel chiudere la curva, comportamento che può risultare rassicurante, ma che assieme al limite di 'piega' imposto dal sottopedana (striscia prima dei cavalletti) non ne fa lo scooter ideale per i più 'smanettoni'.
Sicuramente più adatto al turismo, grazie all'abitabilità a bordo, all'avantreno che infonde sicurezza e alla potenza di riserva nell'uso col passeggero.
Col migliorare del fondo stradale ne guadagna anche la risposta delle sospensioni, con la possibilità di regolare velocemente il precarico degli ammortizzatori per adattarli al peso trasportato.
Il rigore direzionale non viene meno neppure al crescere della velocità e si comincia ad apprezzare il piccolo deflettore anteriore che risulta più efficace di quanto ci si possa immaginare.
La posizione di guida è adeguata anche in previsione di percorrere parecchi chilometri, con il solo limite della posizione obbligata in sella data dalla cedevolezza centrale dell'imbottitura.
La frenata risulta poi sempre efficace e prevedibile, anche grazie alla solida angolazione di sterzo.


 

 

 


 

AUTOSTRADA
Velocità massima 130km/h, meno ove indicato e in caso di pioggia.
Ed eccoci alla prova forse più attesa, che permette di spremere tutta la potenza del motore, anzi no, visto che la velocità massima va ben oltre al dichiarato da Kymco e al limite di legge. Accucciato dietro al deflettore il GPS ha indicato ben 152km/h, con il tachimetro oltre i 160km/h (a bauletto montato), mentre in posizione eretta se ne perdono meno di una decina. Questo significa che si può viaggiare costantemente al limite consentito senza sfruttare al massimo il propulsore, come accade ai competitor meno potenti.
E anche viaggiando al massimo (dove si può...) la stabilità rimane sempre irreprensibile, almeno sul dritto, visto che nei curvoni affrontati 'in pieno' s'innesca qualche oscillazione che ci riporta all'indole turistica di questo scooter.
Sorprendente il riparo aerodinamico offerto dal piccolo deflettore, anche grazie allo sbalzo fra questo e la sella, che riesce a deviare il flusso d'aria fin quasi sotto il casco. Ovviamente niente a che vedere con uno scooter 'comfort' come il Dowtown (tanto per rimanere in casa), soprattutto a livello di protezione dalle intemperie.
Il piccolo serbatoio da 9 litri offre comunque una discreta autonomia, vista la parsimonia del G5 da 299cc, che non va oltre i 25km/litro anche viaggiando spediti.
Al contrario della città, in autostrada la taratura delle sospensioni appare adeguata, magari andando ad irrigidire leggermente gli ammortizzatori.
Frenare forte a velocità superiori ai 100km/h richiede esperienza e sangue freddo, anche se l'impianto risponde con coerenza e la ciclistica non va in crisi. Ovviamente l'ABS potrebbe fare la differenza avvicinando i neofiti alla frenata di un professionista, anche meglio in caso di fondo bagnato o sdrucciolevole.



 


 

CONSUMI E COSTI
Anche se si è spesso parlato di massime prestazioni il test si è svolto il più possibile nel rispetto dei limiti di legge, forse anche questo ha contribuito ad un consumo medio di 28,4km/litro. Un ottimo risultato, soprattutto viste le prestazioni messe in gioco.
Non altrettanto positivo il giudizio sugli intervalli di manutenzione programmata che prevedono un appuntamento ogni 4000km per la sostituzione dell'olio e del filtro motore assieme ad altri 14 controlli, mentre ogni 8000km va sostituita anche la candela, il filtro aria ed effettuati 13 controlli. Ogni due anni va poi sostituito il liquido freni e ogni 16.000km la cinghia di trasmissione.


 


 

CONCLUSIONI DINAMICHE
Tanti complimenti a Kymco che è riuscita a sfornare il motore sicuramente più potente e forse anche meno assetato del segmento. Motore che risulta protagonista nella guida dello scooter in tutti i frangenti, tranne forse quello urbano.
La ciclistica non ha velleità 'sportive', ma è un'ottima compagna di viaggio nell'utilizzo turistico, anche autostradale, dove la stabilità risulta sempre rassicurante, esclusi i curvoni presi a 130km/h e più...
Oltre le aspettative anche la protezione aerodinamica, mentre il comfort risente, sulle lunghe distanze, della porzione di sella cedevole e, su fondi accidentati, di una tendenza al rigido delle sospensioni.
Ma People GTi 300 se la cava egregiamente anche in ambito urbano, dove il ridotto raggio di sterzo consente slalom e inversioni in spazi ridotti.
Bene anche i freni, ma si potrebbe fare meglio commercializzando la versione ABS.

ABBIGLIAMENTO
Casco:
Schuberth
'C3'
Sottocasco:
Buff® 'Original'
Giacca:
Tucano Urbano 'Steve AB + Airbag'
Airbag:
Tucano Urbano 'Modulo Airbag AB'
Guanti:
Tucano Urbano
'Calamaro'
Pantaloni:
Tucano Urbano
'Panta denim'
Stivali:
Tucano Urbano
New Carabà

 



CONCLUSIONI FINALI
Un prodotto dall'alto rapporto qualità/prezzo, non solo rapportato alle prestazioni (inarrivabili ai competitor), ma anche per la cura costruttiva, le dotazioni e l'equilibrio della ciclistica, peccato per i modesti vani bagaglio.
Dà il meglio di se nell'extraurbano, allunga oltre i limiti di legge in autostrada e si muove sufficientemente agile anche in città.
È abbastanza comodo e inaspettatamente protettivo, consuma pochissimo, ma richiede manutenzioni frequenti.
Insomma, cosa ci fa al 20° posto della classifica di vendita? Meriterebbe molto di più!
P.S.: aspettiamo la versione ABS...

Testo: Fabrizio Villa
Tester: Giovanni Novati, Fabrizio Villa
Foto: Lunassi Emilio

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