Prendete il comfort e la protettività
del Silver Wing, mixatela
con la leggerezza e la maneggevolezza dell'SH,
ecco che avete ottenuto l'S-Wing.
Ovvero il veicolo ideale per muoversi in ambito
urbano con tutto il comfort e l'eleganza di uno
scooter di classe superiore, ma con pesi e dimensioni
appena superiori ad uno scooter 'naked'.
Del resto si tratta di una formula ampiamente collaudata
con il Pantheon
150, scooter che va a sostituire e di
cui eredita la ciclistica, mentre il propulsore
arriva direttamente dal best seller SH
150i.
Nota positiva l'adozione del sistema di frenata
antibloccaggio ABS, soprattutto in questa
cilindrata, meno positiva la lievitazione dei prezzi,
soprattutto in quest'ultimo allestimento.
LINEA/COSTRUZIONE
Chi dice che gli scooter sembrano tutti uguali non
potrà che apprezzarne l'originalità
del design, anche se forse ci si è spinti
fin troppo avanti, specie nel frontale.
Ben venga la ricerca di una forte personalità
e di un impatto visivo da maxiscooter di categoria
superiore, ma la verticalizzazione del frontale
ed il suo contemporaneo 'schiacciamento', risulta
poco armonioso, in particolare se paragonato al
più sfuggente retrotreno.
Detto questo, credo che rappresenti un miglioramento
rispetto agli spigoli un po' anonimi del Pantheon,
e probabilmente col tempo si farà apprezzare
maggiormente.
Ben poche critiche si possono invece muovere alla
qualità costruttiva, a quella dei materiali
e degli accoppiamenti. In questo senso siamo effettivamente
di fronte ad uno scooter di grande cura e qualità,
che potremmo definire 'giapponese' se non fosse
che è stato progettato e viene realizzato
interamente in Italia!
Bello il retroscudo verniciato, con le parti più
soggette ad usura in plastica opaca, notevole la
strumentazione ed il manubrio carenato con contrappesi
metallici.
Quattro le colorazioni disponibili, tutte metallizzate:
Quasar Silver Metallic, Interstellar Black Metallic,
Champagne Bronze Metallic e il Pearl Amethyst Purple
del test.
DOTAZIONI
Una volta in sella l'occhio viene attratto irresistibilmente
da una strumentazione
completa ed elegante con grandi elementi analogici
e un display digitale multifunzione centrale. All'esterno
troviamo gli indicatori del livello carburante e
della temperatura del liquido refrigerante, all'interno
tachimetro e contagiri, con al centro il display
in grado di visualizzare il chilometraggio totale
e due parziali, l'ora ed il consumo medio. Abbiamo
poi le spie per: indicatori di direzione, impianto
di iniezione, cambio olio, luci abbaglianti e check
ABS. Se non fosse per la mancanza di informazioni
sulla carica della batteria e la spia di riserva
carburante sarebbe perfetta.
Discreti e funzionali i comandi
al manubrio, che comprendono anche l'hazzard.
Ben sagomate e 'a portata di dita' le leve freno,
mentre gli specchi retrovisori
sono posizionati sulla carenatura, anche se sufficientemente
alti da 'sfuggire' all'incrocio con quelli delle
auto.
Scendendo al retroscudo, affondato in un 'pozzetto'
di sicurezza sulla destra, troviamo il blocchetto
d'accensione che comanda anche l'apertura
della sella e dello sportello per il rifornimento
carburante, posto poco sotto nel tunnel centrale.
Al centro il classico gancio
appendiborse e a sinistra uno sportello con
apertura a scatto che cela un vano
compatto, ma profondo.
Ed eccoci ad un altro caposaldo del fenomeno scooter,
il vano bagagli, posto
sotto una sella che, per una volta, si solleva lateralmente:
è illuminato, moquettato e dotato di presa
di corrente a 12 volt, oltre a sfoggiare un divisorio
removibile per suddividere il carico. Non si tratta
di un vano enorme (è lo stesso del Pantheon),
contiene un casco integrale ed un demi-jet, ma solo
di misure compatte (verificate il vostro) oppure
una valigia 24 ore ed il kit antipioggia.
In un quadro di massimo prestigio, è un peccato
notare l'assenza del freno di stazionamento e dell'immobilizer.
Comodo da azionare anche stando in sella il cavalletto
laterale con blocco dell'avviamento, agevole, ma
non leggerissimo, l'azionamento di quello centrale.
CICLISTICA
È la stessa utilizzata dal Pantheon, con
telaio in tubi d'acciaio
e motore posteriore oscillante. Il reparto sospensioni
vede una forcella con perno trascinato, steli da
33mm ed escursione di 86mm accoppiata ad un doppio
ammortizzatore regolabile su 5 posizioni ed escursione
di 98mm.
Le ruote hanno misure
differenziate: da 13 pollici con pneumatico 110/90
all'anteriore e da 12 pollici per 130/70 dietro,
entrambe 'gommate' Bridgestone Hoop.
L'impianto frenante
utilizza un disco anteriore da 240mm con pinza a
tre pistoncini e un disco posteriore da 220mm a
singolo pistoncino. Il funzionamento è di
tipo combinato (CBS), quindi con la leva sinistra
si agisce sul disco posteriore e su un pistoncino
anteriore, mentre la leva destra lavora sui restanti
due pistoncini anteriori.
Come anticipato è disponibile una versione
con sistema ABS a due canali, che previene il bloccaggio
di entrambe le ruote, e che è anche quella
da preferire (ma non quella
di questo test).
Quanto a misure, ritroviamo
le stesse proporzioni del Pantheon, s'incrementano
solo l'altezza (+25mm), per via del plexiglass più
pronunciato ed il peso (+ 10kg) forse per la carenatura
più estesa (trovate tutti i dati nella SuperScheda).
Per finire, la capienza del serbatoio
carburante è di poco inferiore ai
10 litri, più che sufficienti vista la parsimonia
del propulsore.
MOTORE
Si tratta di un monocilindrico a quattro tempi con
raffreddamento a liquido e distribuzione a due valvole.
Come detto è lo stesso adottato dall'SH 150i
che poi è a sua volta un'evoluzione di quello
adottato dal Pantheon, il primo su cui ha debuttato
l'alimentazione ad iniezione
elettronica compatta PGM-FI.
Grazie al sistema catalizzante HECS3 e alla sonda
lambda supera agevolmente i requisiti dell'omologazione
Euro 3.
Questa soluzione però lascia sul campo 1
kW di potenza (10,7)
ed 1 Nm di coppia (13,2)
massime, sia rispetto al Pantheon (Euro 2) che all'SH
(Euro 3), almeno così indicano le schede
tecniche.
Non vengono invece dichiarati, consumi, accelerazione
e velocità massima.
ACCESSORI
Il bauletto da 35 litri,
verniciato in tinta, è offerto a sole 100
€ in più (di serie con la versione ABS),
compreso lo schienalino, e se ordinato contestualmente
al veicolo viene fornito con chiave unificata, quindi
un accessorio praticamente irrinunciabile, visto
anche che si aggancia direttamente al portapacchi
senza l'interposizione di antiestetiche piastre.
Eventualmente è disponibile anche una borsa
interna coordinata.
Utili contro i piccoli urti quotidiani le modanature
antiurto laterali, mentre l'antifurto
elettronico con sirena aiuta a scoraggiare
i malintenzionati, meglio se coadiuvato dal lucchetto
ad 'U'.
Per 'addolcire' il frontale esiste un cupolino
scuro di dimensioni ridotte, addio comfort però...
Esiste infine il telo protettivo,
traspirante anti UV e con fori di sicurezza.
SU STRADA
La sella è ad
un'altezza intermedia, tanto da accontentare tutti
da 1,70 a 1,90 metri d'altezza.
Una volta in sella lo spazio a disposizione è
da scooter di dimensioni superiori, in particolare
per quanto riguarda lo spazio fra le ginocchia ed
il retroscudo, ma anche la pedana consente di posizionare
le gambe senza angolazioni eccessive, peccato solo
che la parte anteriore di pedana sia troppo inclinata.
Eccellente la conformazione della sella (la stessa
del Pantheon), sia per pilota che per passeggero,
quest'ultimo ha comode pedane reclinabili e maniglioni
integrati nel partapacchi posteriore.
Insomma il 'luogo comune' che vuole l'ergonomia
Honda fra le migliori in assoluto, sembra confermata
per l'ennesima volta.
Si è trattato di un piccolo assaggio in occasione
dell'Honda Festival all'Autodromo di Monza, per
di più con un veicolo praticamente a chilometri
zero, ma sufficienti a ritrovare le positive impressioni
lasciate a suo tempo dal Pantheon.
Si sta comodi come su un'ammiraglia, con uno scudo
ed un parabrezza fra i più protettivi in
assoluto, ma le dimensioni sono compatte, l'interasse
contenuto e l'agilità assolutamente da primato.
Il propulsore poi, rodaggio o non rodaggio, è
vivace e pimpante fin dai regimi più bassi,
e non sembra risentire particolarmente del maggior
peso rispetto all'SH. Vibrazioni inesistenti e trasmissione
perfettamente a punto completano il quadro.
Dell'agilità abbiamo già detto, infatti
l'ingresso in curva o lo slalom fra le auto sono
istantanei, coadiuvati dall'ottimo lavoro delle
sospensioni.
Meno a punto mi è sembrato l'impianto frenante,
probabilmente perché bisognoso di rodaggio,
non per mancanza di mordente però, ma per
un'eccessiva tendenza al bloccaggio della ruota
posteriore nelle frenate d'emergenza.
COMPETITOR
Anche se con qualche cc in più, il confronto
diretto è con il Suzuki
Burgman 200, più potente e capiente,
ma meno confortevole e protettivo.
Meno potente, meno protettivo e curato, ma anche
meno costoso, l'altro italo-giapponese, lo Yamaha
Majesty 180, fermo però all'Euro 2.
Più simili a quest'ultimo, ma Euro 3, Kymco
Dink 200i e Sym Joyride
200fi, mentre i produttori italiani sembrano
aver abbandonato questo segmento, dopo averlo 'inventato'
con il Piaggio X9 180.
CONCLUSIONI
Se il Pantheon mi aveva decisamente
conquistato per dotazioni e qualità dinamiche,
l'S-Wing fa assolutamente altrettanto, e c'è
stato anche un auspicabile passo avanti dal punto
di vista estetico, anche se non tale da conquistare
al primo sguardo.
Con una 'base' di tale qualità però
si diventa incontentabili, per questo sarebbe stata
gradita una leggera maggiorazione di cilindrata,
anche solo per avvicinarlo nominalmente ai competitor
e qualcosa in più che si sarebbe potuto ottenere
anche dal sottosella, vista la ruota da 12 pollici.
La quotazione è allineata alla concorrenza
più diretta, ma anche vicina ad alcuni 250cc
e decisamente superiore al 'vecchio' Pantheon.
Lo ripeto, sono appunti fatti con 'affetto' ad un
grande-piccolo scooter, forse il migliore se v'interessa
più il comfort in ambito urbano, delle prestazioni
velocistiche. Come sempre il consiglio è
di scegliere la versione dotata di ABS, che spero
di riuscire a testare presto.
In vendita da oggi!
Testo: Fabrizio Villa
Foto: Paolo Sacchi e originali Honda
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